Lucinda Williams 10 gennaio 2023 Milano

Dopo la potente versione di Rockin’ in the Free World di Neil Young, Lucinda saluta il pubblico, visibilmente commossa.

Lucinda Williams 10 gennaio 2023 Milano

David Crosby, la musica è amore

David Crosby Flag Gun 1970 di Henry Diltz

David Crosby è stato un grande chitarrista, un vecchio sognatore hippie, un “fricchettone”. Fu uno dei fondatori dei Byrds e ha formato svariate band con Graham Nash, Stephen Stills e Neil Young. Il suo primo album da solista “If I Could Only Remember My Name” (1971) è una meraviglia sonora, frutto dell’estate dell’amore della California degli anni ’60. Suonato e con i contributi di tanti amici, fra cui Joni Mitchell, Jerry Garcia dei Grateful Dead, i Jefferson Airplane, oltre a Nash e Young.
Amo questo disco per il senso di amicizia, di partecipazione e per il calore umano che traspare da ogni sua canzone, spesso arricchita dai cori degli amici. Nella copertina dell’album c’è il viso del musicista sovrapposto ad un tramonto sull’oceano, miglior rappresentazione grafica, penso non si poteva ideare. David Crosby è mancato ieri notte.

David Crosby canta un pensiero di pace

David Crosby è un altro sognatore hippie, come il suo amico Neil Young. Nel meaviglioso brano What Are Their Names c’è un sentiero musicale e lirico che porta al sogno pacifista. La musica nasce da una jam session con molti musicisti, uniti dallo spirito di partecipazione e fratellanza per la pace. I musicisti coinvolti sia nella scrittura che nell’esecuzione, oltre allo stesso Crosby e a Neil Young, Jerry Garcia e Phil Lesh dei Grateful Dead e Michael Shreve batterista per Santana. A parte Garcia, dove sono ora tutti questi vecchi hippie pacifisti americani?

What Are Their NamesQuali sono i loro nomi
I wonder who they are
The men who really run this land
And I wonder why they run it
With such a thoughtless hand.
Tell me what are their names,
And on what street do they live
I'd like to ride right over
This afternoon and give
Them a piece of my mind
About peace for mankind
Peace is not
An awful lot
To ask
Mi chiedo chi siano
gli uomini che realmente guidano questo paese
e mi chiedo perché lo facciano
in questo modo così sconsiderato.
Potete dirmi quali sono i loro nomi
e in quale strada vivono?
Mi piacerebbe partire di corsa questo pomeriggio
e dare loro
una parte dei miei pensieri
che riguardano la pace per l'umanità.
La pace non è
una cosa tanto complicata
da chiedere.

La foto ritrae David Crosby con una pistola imbottita, è stata scattata da Henry Diltz nel 1970, trovata nel sito Morrison Hotel Gallery.
Traduzione del testo a cura di Antiwarsongs.

Pace e amore di Neil Young e Eddie Vedder

Neil Young ed Eddie Vedder

Neil Young e Eddie Vedder scrissero la canzone Peace and Love, pubblicandola nell’album Mirror Ball (1995). Il vecchio sognatore hippie e il giovane alternativo di Seattle provano a cantare la pace con un sottofondo rock. Le loro voci sperano per il meglio, ma la musica è tosta e rabbiosa, per non far dimenticare l’idea di pace e fratellanza.

Peace And LovePace e Amore
Peace and love
Flying so high
Peace and love
Too young to die
Peace and love
Now you decide
Stay for the children
You don't really want to go
Can't feel it pulling like you did
Peace and love

Peace and love
Only a ride
Strength is gone
Dying inside
Tell me now
What did you find
Found love in the people
Livin' in a sacred land
Found love in the people
Peace and love

Found love, found hate, saw my mistake
Broke walls of pain to walk again
I saw the dream, I saw the wake
We shared it all but not the take

Peace and love
Lennon's goodbye
Over now
Living in time
A broken bell
A nursery rhyme
Deserted by heroes
Strangers in your own land
No way to deny you
No way to deny you
Peace and love

I took it all, I took the oath
I took it all 'til I had most
I took what's left, I gave it breath
I had it all once, I gave it back
Gave it back
Pace e amore
Volano così in alto
Pace e amore
Troppo giovani per morire
Pace e amore
Ora sta a te decidere
Resta per i tuoi bambini
Non vuoi davvero andartene
Non sei più attratto come un tempo
Pace e amore

Pace e amore
Solo un giro
La forza se n'è andata
È morta dentro
Ora dimmi
Cos’hai trovato?
Hai trovato l'amore nella gente
Che vive in una terra sacra
Hai trovato l'amore nella gente
Pace e amore

Ho trovato l'amore, ho trovato l'odio, ho capito il mio errore
Ho abbattuto muri di dolore per camminare di nuovo
Ho visto il sogno, ho visto la veglia
Abbiamo condiviso tutto ma non l’incasso

Pace e amore
L'addio di Lennon
È tutto finito
Vivere nel tempo
Una campana rotta
Una filastrocca
Disertata dagli eroi
Stranieri nella tua stessa terra
Non c’è modo di rinnegarti
Non c’è modo di rinnegarti
Pace e amore

Ho preso tutto, ho prestato giuramento
Ho preso tutto finché non ne ho avuto la maggior parte
Ho preso quello che è rimasto, l'ho portato alla vita
Una volta avevo tutto, l'ho restituito
L'ho restituito

Traduzione a cura di Neil Young Tradotto.

Immagine resa dal web.

Pace cantata da Neil Young

La pace ha bisongo di essere cantata e nel 2010 il canadese Neil Young pubblicò Love and War. Una lettera per vincitori e vinti, tutti sullo stesso piano, almeno mi pace pensarla così.
La canzone è per voce e chitarra acustica, semplice e diretta. La voce di Neil è confidenziale e commovente, speriamo che non resti un sogno di un vecchio hippie.

Love and WarAmore e Guerra
When I sing about love and war
I don't really know what I'm saying
I've been in love and I've seen a lot of war
Seen a lot of people praying
They pray to Allah and they pray to the Lord
And mostly they pray about love and war

Pray about love and war
Pray about love and war

Seen a lot of young men go to war
And leave a lot of young brides waiting
I've watched them try to explain it to their kids
And I've seen a lot of them failing
They try to tell them and they try to explain
Why daddy won't ever come home again

Daddy won't ever come home
Daddy won't ever come home

I said a lot of things I can't take back
But I don't really know if I wanna
And songs about love, I sang songs about war
Since the backstreets of Toronto
I sang for justice and I hit a bad chord
But I still try to sing about love and war

Sing about love and war
Sing about love and war

Saddest thing in the whole wide world
Is to break the heart of your lover
I made a mistake and I did it again
And we struggled to recover
I sang in anger, hit another bad chord
But I still try to sing about love and war

Sing about love and war
Sing about love and war
Love and war

When I sing about love and war
I don't really know what I'm saying
I've been in love and I've seen a lot of war
Seen a lot of people praying
They pray to Allah and they pray to the Lord
And mostly they pray about love and war

Pray about love and war
Pray about love and war
Love and war
Quando canto di amore e guerra
Non so davvero cosa sto dicendo
Sono stato innamorato e ho visto molte guerre
Ho visto molte persone pregare
Pregano Allah e pregano il Signore
Pregano quasi sempre per amore e guerra

Pregano per amore e guerra
Pregano per amore e guerra

Ho visto molti ragazzi partire per la guerra
E lasciare tante giovani spose ad aspettare
Le ho viste cercare di spiegarlo ai loro bambini
E ne ho viste molte fallire
Cercano di dire e spiegar loro
Perché papà non tornerà più a casa

Papà non tornerà più a casa
Papà non tornerà più a casa

Ho detto molte cose che non posso rimangiarmi
Ma non so davvero se vorrei farlo
E canzoni sull'amore, cantavo canzoni sulla guerra
Sin dai vicoli di Toronto
Ho cantato per la giustizia e ho preso l'accordo sbagliato
Ma cerco ancora di cantare di amore e guerra

Cantare di amore e guerra
Cantare di amore e guerra

La cosa più triste dell'intero mondo
È spezzare il cuore di chi ami
Ho fatto un errore e l'ho rifatto ancora
E abbiamo lottato per recuperare
Ho cantato con rabbia, ho preso un altro accordo sbagliato
Ma cerco ancora di cantare di amore e guerra

Cantare di amore e guerra
Cantare di amore e guerra
Amore e guerra

Quando canto di amore e guerra
Non so davvero cosa sto dicendo
Sono stato innamorato e ho visto molte guerre
Ho visto molte persone pregare
Pregano Allah e pregano il Signore
Pregano quasi sempre per amore e guerra

Pregano per amore e guerra
Pregano per amore e guerra
Amore e guerra

Traduzione a cura di Neil Young Tradotto.

La mia non classifica musicale del 2018

La non classifica musicale del 2018

Non è una classifica vera e propria, ma soltanto i dischi che ho maggiormente ascoltato del 2018. Mi sono goduto perché alcuni sono album di musicisti che ho scoperto, grazie agli amici o leggendo alcuni blogger. Le autrici hanno avuto una presenza importante, che sia il “girl power“, come dice Anna? Direi proprio di sì. Scrivendo questo post ho notato che più di qualcuno dei musicisti, ha voluto scrivere la propria situazione nell’America di Donald Trump. Quest’anno ho avuto il piacere di essere presente a dei concerti straordinari: Roger Waters, LCD Soundsystem, Beach House e Le Luci della Centrale Elettrica ecc. Un grazie speciale a Giulio, il mio giovane adolescente, che si è fidato nel venire con la banda dei musicofili ai concerti.

Amen Dunes – Freedom

Avere qualcosa da raccontare di personale, vuol dire essere un cantautore. Questo americano ci è riuscito.
Link traccia d’ascolto

Beach House – 7

Un album fra musica elettronica e rock per ottenere dei suoni interessanti, cantati da una voce femminile sognante.
Link traccia d’ascolto

Dead Can Dance – Dionysus

Album straordinario, con delle ritmiche pazzesche, ispirato alla mitologia greca ed agreste. Il duo australiano mi ha portato in giro per il mondo con strumenti etnici e non. In attesa per il concerto a Milano.
Link traccia d’ascolto

David Eugene Edwards & Alexander Hacke – Risha

Un americano e un tedesco che hanno inciso un disco pieno di rock indipendente, libero e di grandi canzoni.
Link traccia d’ascolto

Federico Fiumani & Alex Spalck – Il primato dell’immaginazione

Album interessante, forse più nel progetto che nella realizzazione. Sono stati i protagonisti (a loro non piacerà) della new wave Fiorentina degli anni’80.
Link traccia d’ascolto

Julia Holter – Aviary

Se devo pensare alla fantasia e all’originalità in un album, non ho alcun dubbio: è questo.
Link traccia d’ascolto

Interpol – Marauder

Rock indipendente che parte dal post punk anni’ 80. Non male.
Link traccia d’ascolto

Mark Lanegan & Duke Garrwood – With Animals

Un blues viscerale con venature acustiche ed elettroniche, cantato con una voce profonda e vissuta. Un connubio dei due musicisti molto riuscito.
Link traccia d’ascolto

Low – Double Negative

L’album che più mi ha appassionato, che più mi ha sorpreso e lasciato senza parole. Un analisi dei tempi “Trump” sottoforma di musica. Magnetico e profondo. Duro e lieve. A volte sembra di ascoltare una sorta di scultura sonora, con svariate sfaccettature. Alcuni brani non rispettano la struttura – canzone, per avere qualche riferimento siamo al confine di un rock indipendente ed elettronico. Questo è davvero il mio Album del 2018.
Link traccia d’ascolto

J Mascis – Elastic Days

Bello, acustico ed intimo. Il leader dei Dinosaur Jr rifinisce un album esplorando acusticamente la sua sfera personale. Fra gli ospiti anche Pall Jenkins dei The Black Heart Procession.
Link traccia d’ascolto

Moby – Everything was Beautiful, and Nottingham Hurt

Vi sono molti ospiti alle voci nell’ultimo disco di Moby. Mi è piaciuto abbastanza ma non come gli altri suoi dischi precedenti, gli riconosco una sorta di rabbia e di disillusione, sarà che pure lui è ‘merigano?!?

Mouse on Mars – Dimensional People

Elettronica sperimentale, mah?!? Mi sa che non l’ho capito. Riproverò ad ascoltarlo.

John Parish – Bird Dog Dante

Parish è sia produttore che musicista, una sorta di cantautore che ha sempre deciso di seguire una sua strada personale e in questo album ho trovato canzoni rock nuove rispetto a quello che offre il panorama musicale attuale. Fra i gioielli sonori spicca la canzone dedicata a Mark Linkous degli Sparklehorse, cantata da P. J. Harvey.
Link traccia d’ascolto

Preoccupations – New Material

Sono un quartetto canadese e il loro stile musicale nasce dal post punk anni’80, ma non c’è alcuna operazione nostalgica. Mi sono piaciuti molto per la loro modernità, per le ritmiche ripetitive e per gli intrecci melodici fra gli strumenti. I quattro canadesi definiscono la loro musica come una sorta di labirinto sonoro e credo che sia proprio così. Un gruppo che “spacca“.
Link traccia d’ascolto

Marc Ribot – Songs of Resistance

Un album di “resistenza” ai tempi dell’era Trump, registrato che sembra di avere in salotto il chitarrista e i suoi musicisti. Marc Ribot è conosciuto per essere il chitarrista di Tom Waits, ma ha una ha inciso molti album solisti, che spaziano in svariati stili musicali, di fatto è un chitarrista classico e sperimentale allo stesso tempo. Ribot ha sentito l’esigenza di raccontare la sua resistenza ad una America “trumpiana“, utilizzando stili musicali diversi fra loro (blues, folk, jazz, rap e persino punk). Il brano che ha fatto da apripista è la nostra Bella Ciao, cantata da Tom Waits! Album imperdibile come quello dei Low.
Link traccia d’ascolto

Sparkle in Grey – Milano

Un collettivo musicale italiano davvero davvero molto interessante. Hanno creato un loro universo musicale originale. Musicalmente il gruppo, tanto per dare dei riferimenti, mescola i generi e gli stili musicali della scena indie.
Link traccia d’ascolto

Tracy Thorne – Record

La cantante inglese ha composto un album particolarmente leggero su musiche disco dance, ma è solo un pretesto per cantare la condizione femminile e per dire che le Donne sono vive. Se si vuol ballare e divertirsi con intelligenza.
Link traccia d’ascolto

Jonathan Wilson – Rare Birds

Un disco caldo e molto estivo, registrato molto bene alla vecchia maniera: come essere all’inizio degli anni’70 della West Coast. Wilson sicuramente si ispira a quel periodo ma il disco suona attuale. Il cantante e chitarrista ha suonato sia nell’ultimo album di Roger Waters, che nel tour di quest’anno dell’ex bassista dei Pink Floyd.
Link traccia d’ascolto

Wooden Shjips – V.

Un rock psichedelico che si sviluppa in melodie atmosferiche, per accompagnare viaggi immaginari verso chissà quali nebulose. Piacevolmente estivo.
Link traccia d’ascolto

Neil Young – Roxy

Direttamente dagli archivi live del musicista canadese. Suonato come se fossimo al Roxy. Non occorre aggiungere altro se amate Tonight’s The night.
Link traccia d’ascolto

La mia non classifica musicale annuale degli anni scorsi è qui.

Neil Young e la sua preghiera per Mother Earth

Disegno per Mother Earth di Neil Young

Non è la prima volta che alcuni musicisti dedicano una canzone al pianeta azzurro: la Terra.
Non poteva essere da meno il cantautore canadese Neil Young, ecologista ante litteram ed autore di brani dedicati al rispetto dell’ambiente.
Il suo brano Mother Earth è una sorta di preghiera profana all’uomo moderno, grande inquinatore senza scrupoli dell’ambiente dove lui stesso vive.
L’avidità umana prevale sul rispetto verso l’ecosistema. Passa il tempo e un certo tipo di capitalismo industriale non cambia il senso di poter sfruttare le risorse naturali continuamente, non curante del futuro e senza controllo. Sembra quasi una forma di disprezzo verso il pianeta.
La chiusa del brano è significativa: dobbiamo rispettare la Madre Terra per i suoi doni quali l’aria, l’acqua, la natura, per dare un ambiente naturale e sano ai prossimi abitanti della Terra.

Mother Earth (Natural Anthem)Madre Terra (inno naturale)
Oh, Mother Earth with your fields of green
Once more laid down by the hungry hand
How long can you give and not receive
And feed this world ruled by greed
And feed this world ruled by greed

Oh, ball of fire in the summer sky
Your healing light, your parade of days
Are they betrayed by the men of power
Who hold this world in their changing hands
They hold the world in their changing hands

Oh, freedom land, can you let this go
Down to the streets where the numbers grow
Respect Mother Earth and her giving ways
Or trade away our children's days
Or trade away our children's days

Respect Mother Earth and her giving ways
Or trade away our children's days
Oh, Madre Terra con i tuoi campi verdi
Posáti ancora una volta dalla mano affamata
Per quanto tempo potrai dare e non ricevere
E sfamare questo mondo governato dall'avidità?
E sfamare questo mondo governato dall'avidità?

Oh, palla di fuoco nel cielo d'estate
La tua luce miracolosa, il tuo scorrere dei giorni
Sono traditi dagli uomini di potere
Che tengono questo mondo in mani sempre diverse?
Tengono il mondo in mani sempre diverse

Oh, terra della libertà, puoi lasciare che vada così
Giù nelle strade dove i numeri crescono?
Rispetta Madre Terra e i modi in cui dona
O ci giocheremo il futuro dei nostri figli
O ci giocheremo il futuro dei nostri figli

Rispetta Madre Terra e i modi in cui dona
O ci giocheremo il futuro dei nostri figli

Riferimenti
  • La canzone Mother Earth è tratta dall’album Ragged Glory (1990) di Neil Young & Crazy Horse
  • La traduzione è tratta Neil Young Testi & Traduzioni
  • Scritto e pubblicato per Riusa: il portale dell’economia circolare
  • Il disegno di copertina è di mia figlia Anna

Neil Young e gli OGM di Monsanto

Neil Young + Promise of the Real, The Monsanto Years, 2015

All’inizio dei concerti di Neil Young del 2016 accadeva spesso di assistere ad una scenetta bizzarra: due figuri vestiti con tute di protezione per fitofarmaci, salivano sul palco irrorando la scena poi si ritiravano dietro le quinte. Successivamente apparivano due ragazze vestite da contadinelle, che spargendo semi, passeggiavano felici sul palcoscenico.

Cosa stava portando in scena il cantautore canadese? Neil Young sceglie  di raccontare in maniera fragorosa il ciclo produttivo delle sementi OGM, brevettate e usate nell’agricoltura convenzionale americana: l’agricoltore le semina sul suo campo, e poi il terreno e le falde acquifere si inquinano e lui stesso si ammala usando il Roundup (noto erbicida comunemente chiamato glifosato).

Cresce il seme che poi diverrà farina per pane e biscotti. Essi riempiranno gli scaffali dei supermercati, magari in belle confezioni, con l’immagine di un contadino ideale sorridente e rassicurante.

Con questo album il cantautore denuncia il colosso agroalimentare Monsanto.

Monsanto YearsGli anni di Monsanto
You never know what the future holds in the shallow soil
Of Monsanto, Monsanto
The moon is full and the seeds are sown while the farmer toils
For Monsanto, Monsanto
When these seeds rise they're ready for the pesticide
And Roundup comes and brings the poison tide
Of Monsanto, Monsanto

The farmer knows he's got to grow what he can sell
It's Monsanto, it's Monsanto
So he signs a deal for GMOs that makes life hell
With Monsanto, Monsanto
Every year he buys the patented seeds
Poison ready, they're what the corporation needs
Monsanto

When you shop for your daily bread and walk the aisles
Of Safeway, Safeway
Find the package to catch your eye that makes you smile
At Safeway, Safeway
Choose a picture of an old red barn on a field of green
With the farmer and his wife and children to complete the scene
At Safeway, Safeway

Dreams of the past come flooding back to the farmer's mind
His mother and father
Family seeds they used to save were gifts from God
Not Monsanto, Monsanto
Their own child grows ill near the poisoned crops
While they work on, they can't find an easy way to stop
Monsanto, Monsanto

Don't care now what the Bible said so long ago
Not Monsanto, Monsanto
Give us this day our daily bread and let us not go
With Monsanto, Monsanto
The seeds of life are not what they once were
Mother Nature and God don't own them anymore
Non saprai mai quale futuro cova nel sottile terreno
Di Monsanto, Monsanto
La luna è piena e i semi piantati mentre l'agricoltore suda
Per Monsanto, Monsanto
Quando questi semi spuntano sono pronti per i pesticidi
E arriva il Roundup [1] portando l'onda velenosa
Di Monsanto, Monsanto





L'agricoltore sa di dover coltivare ciò che potrà vendere
E' Monsanto, è Monsanto
Quindi firma per gli OGM e la sua vita diventa un inferno
Con Monsanto, Monsanto
Ogni anno compra i semi brevettati
E velenosi, che fanno comodo alla multinazionale
Monsanto




Quando vai a comprare il pane e passi tra le corsie
Di Safeway, Safeway [2]
Trova la confezione che ti salta all'occhio e ti fa sorridere
Da Safeway, Safeway
Scegli la figura di un fienile rosso su un campo verde
Con l'agricoltore, la moglie e i figli a completare la scena
Da Safeway, Safeway





Sogni del passato ritornano impetuosi alla mente dell'agricoltore
Sua madre e suo padre
I semi usati dalla famiglia un tempo erano doni di Dio
Non di Monsanto, Monsanto
Loro figlio cresce malato accanto alle colture avvelenate
Più lavorano, più è difficile trovare il modo per smettere
Monsanto, Monsanto





Ora non importa ciò che diceva la Bibbia tanto tempo fa
Non Monsanto, Monsanto
Dacci oggi il nostro pane quotidiano e non lasciarci
Con Monsanto, Monsanto
I semi della vita non sono più ciò che erano
Madre Natura e Dio non li posseggono più


---
[1] Gruppo di erbicidi prodotti da Monsanto
[2] Safeway Inc., la seconda più grande catena di supermercati in Nord America. Safeway

Riferimenti
  • La canzone MonsantoYears è tratta dall’album The Monsanto Years (2015) di Neil Young + Promise Of The Real
  • La traduzione è tratta Neil Young Testi & Traduzioni
  • Scritto e pubblicato per Riusa: il portale dell’economia circolare

Songs of your life TAG

Songs of your life TAG

Ho scritto il post che stai leggendo, su invito di Kikkakonekka del 16 febbraio. E’ stato gentile a coinvolgermi nell’iniziativa fra blogger: Songs of your life TAG. In pratica si tratta di scrivere un articolo e di rispondere a delle domande riguardanti le canzoni che ti hanno particolarmente segnato nella tua vita. Il post è collegato idealmente e digitalmente ad altri articoli dei partecipanti di Songs of your life TAG. Ero un pochetto indeciso se parteciparvi, sarà che non amo le classifiche definitive e che non è facile sintetizzare una passione di una vita in un post, ma alla fine per rispetto di Kikkakonekka, ci ho voluto provare.

Regole facili di Songs of your life TAG
  • Citare il creatore del post (leggi sotto)
  • Inserire l’immagine ufficiale del post (vedi sopra)
  • Rispondere alle 15 domande (leggi sotto)
  • Nominare 10 blogger più lo stesso Neogrigio che è il creatore dell’iniziativa ed è molto curioso di leggere le risposte dei colleghi
Le 15 domande

Domanda: La tua canzone preferita?
Risposta: Non vale sono sempre tante o troppe, sono fatto così, sono in difficolta, allora scelgo La guerra di Piero di Fabrizio de Andrè.

D: Il tuo cantante/gruppo preferito?
R: Idem come sopra. Devo scegliere eh? Resto ancora in Italia: Vinicio Capossela.

D: Il tuo musicista preferito?
R: Uffa! Nick Cave! Non ci sto: Neil Young, Giorgio Gaber, Tom Waits, Blixa Bargeld, Paolo Conte, Franco Battiato, Ian Curtis dei Joy Division, i Tuxedomoon … vabbè mi fermo.

D: Il vostro cd preferito (no raccolte, live o greatest hits)?
R: Silence is Sexy dei berlinesi Einstürzende Nuebauten: è la somma della loro ricerca sonora e lirica.

D: Potessi fare un duetto in un live, con chi lo faresti? E con quale canzone?
R: Non lo farei proprio, sono stonato come una vecchia campana! Però ci metto due canzoni: Henry Lee cantata da P. J. Harvey e Nick Cave e un terzetto con Pensiero stupendoPatti BravoJoe dei La Crus e Manuel Agnelli degli Afterhours. Sto iniziando a rispondere liberamente.

D: Concerti: l’ultimo visto? Quello che vorresti vedere? Quello più bello? E quello più brutto?
R: Sono stato a tantissimi concerti, spesso ne ho scritto qui nel blog. L’ultimo è stato venerdì sera: Sick Tamburo, un gruppo di rock alternativo italiano, bravi, energetici. Mi piacerebbe vedere moltissimo dal vivo Tom Waits. Devo riconoscere che ho sempre assistito a concerti quasi tutti belli, se devo proprio scegliere, quello che mi è rimasto nel cuore è di Jeff Buckley a Correggio (RE), il 15 luglio del 1995. Il mio brutto? C’è di sicuro ma non lo ricordo.

D: Il tuo più vecchio ricordo musicale?
R: Il giradischi portatile automatico GA 45 POP della Grundig: ce lo alternavamo fra noi fratelli. Poi mia madre che ci raccontava di Sergio Endrigo, Luigi Tenco e metteva sullo stereo grande gli album di Mina.

D: Chi fareste tornare in vita per godere ancora della sua musica?
R: La vita non è come un nastro che puoi riavvolgere. C’e chi se ne è andato troppo presto come Jeff … comunque mi piacerebbe sentire come racconterebbero questo Paese il Signor G e Faber, ma forse l’avevano già fatto in alcune loro canzoni.

D: Dance anni ’70, ’80 o ’90?
R: Non sono mai stato un gran frequentatore delle discoteche, per età anagrafica direi gli anni ’80. In un lampo di memoria sento nelle orecchie New gold dream dei Simple Minds, Tainted love dei Soft Cell e Marian dei The Sisters of Mercy.

D: La canzone che vorreste fosse suonata al vostro matrimonio?
R: Non saprei ora, non mi devo risposare. Al tempo scegliemmo tre canzoni con la mia ex, ma non le scrivo. Si perderanno nella memoria.

D: Cd, mp3, Spotify o vinile?
R: A seconda della praticità della situazione. Non sono un maniaco del vinile, sebbene qualcuno lo compro ancora, se costa poco. Generalmente prendo i Cd, perché ascolto la musica in casa. Se trovo un buon negozio di musica compro sempre qualcosa che sia in Cd o in vinile ma usato: a Padova c’è il 23. In automobile prevalentemente la radio o su una chiavetta usb con gli album che ho in casa.

D: Che ne pensi della discografia musicale italiana degli ultimi 5 anni?
R: Direi che abbiamo Vasco Brondi de Le Luci della Centrale Elettrica: riesce a raccontare bene il recente passato e il presente con una visione futuribile. È molto sulle mie corde. Colgo l’occasione poi di segnalare il lavoro costante ed importante dell’Alligatore: nel suo blog da spazio in modo approfondito a musicisti esordienti. Non entro nel tema festival o altre trasmissioni televisive perché non mi interessano.

D: Qual è l’ultimo cd che hai acquistato?
R: Come ho risposto prima, dopo il concerto dei Sick Tamburo, il loro album del 2017 Un giorno nuovo, a dire il vero in vinile.

D: C’è una canzone che associ ad un bel ricordo? (indica canzone e ricordo).
R: È intrecciata spontaneamente ad un bel fine settimana: Antonella Ruggiero e i Subsonica con Per un ora d’amore.

D: Canzone e cd del momento?
R:  Circa un anno fa, uno dei gestori del sito Riusa: il portale dell’economia circolare, mi ha chiesto una collaborazione per scrivere qualche articolo sulla musica e sull’ecologia. Il tema mi ha parecchio intrigato, ho fatto e sto continuando a fare delle ricerche per pubblicare qualche post: l’ultima canzone quindi è Meat is Murder degli Smiths. L’album che sto ascoltando è Sound of  Silver degli LCD Soundsystem, andremo con un amico ad ascoltarli fra qualche mese a Berlino.

I 10 blogger a modo mio

Ammetto che ho cambiato la regola finale, perché non sono riuscito a raggiungere i dieci nomi di blogger: alcuni sono già coinvolti in Songs of your life TAG, oppure hanno partecipato in passato a qualcosa di simile. Comunque ho pensato ad una sorta di elenco diviso in due parti: nella prima ho messo i compagni musicofili che potrebbero essere interessanti, mentre nell’altra riprendo i blogger musicali che mi piacciono tanto e che ho già citato in La mia non classifica 2017. Dateci una letta ai loro blog, vale il tempo dedicato.

Inoltre ho invitato gli amici del portale RiusaLo scopo di riusa.eu è mettere in rete tutti gli operatori del riuso: aziende, associazioni, enti pubblici, singoli cittadini.” Ecco il loro post Songs of your life TAG.

In questi blog i post sono scritti con una particolare originalità ed accuratezza. Durante la lettura immediatamente si capisce il genere musicale e se vale la pena di approfondire il gruppo. Vi è ironia, profondità e competenza, senza essere saccenti. Sono blog che cerco di leggere con attenzione.

Neil Young sta con i nativi di Standing Rock

Proteste Standing Rock NODAPLIn onore delle nostre future generazioni, noi combattiamo questo oleodotto per proteggere la nostra acqua, i nostri luoghi sacri e tutti gli esseri viventi.
Standing Rock.org

Purtroppo la storia si ripete con gli indiani d’America: pochi giorni fa è stato sgombrato il campo base dell’accampamento di protesta di Standing Rock. I nativi americani che vivono nella omonima riserva stanno contestando e cercando di bloccare pacificamente la costruzione dell’oleodotto Dakota Access Pipeline che attraverserà delle aeree fluviali e lacustri. I nativi sono molto preoccupati per l’impatto ambientale e ai possibili danni causati dall’inquinamento. Le proteste sono iniziate nel 2014 e hanno avuto una risonanza anche internazionale. Molte celebrità hanno dato il loro supporto e sono state a Standing Rock. Fra chi ha dato il suo contributo, non poteva mancare il rocker Neil Young. Il cantautore canadese ha dedicato una canzone alla battaglia di Standing Rock, tratta dal suo ultimo disco Peace Trail (2016).

L’album è stato definito un instant record perché affronta temi contemporanei su cui c’è un forte dibattito: la politica, l’ambiente da salvaguardare o la riflessione sul disinteresse delle persone. Il disco è diretto e scarno per testimoniare l’urgenza dei messaggi. Proprio il brano Indian Givers è a favore delle persone di Standing Rock e della loro causa. Il video della canzone è stato montato con reportage televisivi e riprese fatte con lo smartphone da Neil Young stesso. La canzone è un duro atto d’accusa verso i bianchi e l’ipocrisia che sta dietro alla costruzione del Dakota Access Pipeline. È noto che fra i finanziatori ci sono due banche europee: l’italiana Intesa Sanpaolo e l’olandese ING.

Greenpeace Italia ha lanciato una petizione per chiedere a Banca Intesa di non finanziare il Dakota Access Pipeline. [Si può firmare qui].

There’s a battle raging on the sacred land
Our brothers and sisters have to take a stand
Against us now for what we’ve all been doin’
On the sacred land there’s a battle brewin’
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
Now it’s been about five hundred years
We keep taking what we gave away
Just like what we call Indian givers
It makes you sick and gives you shivers
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
Big money goin’ backwards and ripping the soil
Where graves are scattered and blood was boiled
When all who look can see the truth
But they just move on and keep their groove
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
Saw Happy locked to the big machine
They had to cut him loose and you know what that means
Yeah, that’s when Happy went to jail
Behind big money justice always fails
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
Bring back the days when good was good
Lose these imposters in our neighborhood
Across our farms and through our waters
All at the cost of our sons and daughters
Our brave songs and beautiful daughters
We’re all here together fighting poison watersStanding against the evil way
That’s what we have at the end of dayI wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
C’è una battaglia che infuria sulla terra sacra
I nostri fratelli e sorelle devono prendere posizione
Contro di noi per colpa di ciò che stiamo facendo
Sulla terra sacra una battaglia si avvicina
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Ormai sono cinquecento anni che
Continuiamo a tenerci quello che abbiamo portato via
E continuiamo a dirci, “che indiani generosi” (1)
Ti fa sentire disgustato e ti dà i brividi
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Il denaro torna indietro e lacera la terra
Cosparsa di tombe e dove il sangue ribolliva
Quando chiunque guarda può vedere la verità
Invece se ne va e torna alla sua vita
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Ho visto Happy incatenato alla grande macchina (2)
Dovevano dargli il benservito, sai cosa vuol dire
Yeah, fu così che Happy andò in prigione
Davanti ai soldi la giustizia perde sempre
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Torniamo ai giorni in cui il bene era il bene
Cacciamo questi impostori dal nostro quartiere
Dalle nostre fattorie e dai nostri fiumi
Ne va dei nostri figli e delle nostre figlie
I nostri coraggiosi figli e le nostre bellissime figlie
Siamo qui tutti insieme a combattere le acque avvelenate
In piedi contro il male
E’ quello che ci resta alla fine della giornataSpero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Note

(1) “Indian givers” è un’espressione che significa “persona che vuole riprendersi ciò che ha regalato”. Tale espressione nacque in America all’epoca dei colonizzatori europei e viene oggi ritenuta offensiva nei confronti dei nativi americani (Wikipedia). Non essendo possibile tradurla letteralmente, si è optato per una traduzione che rendesse lo stesso significato critico e ironico che costituisce il messaggio della canzone. Con l’espressione originale Young intende sottolineare che l’uomo bianco si comporta esattamente come coloro che ha sempre criticato e combattuto: i nativi.
(2) Young si riferisce ad un episodio avvenuto durante le proteste a Standing Rock. Dale “Happy” è un attivista che è stato arrestato per essersi incatenato alle attrezzature in segno di protesta.
Curiosità: Neil Young ha festeggiato il suo 71° compleanno suonando con gli indiani a Standing Rock.
Nota: Il testo e la traduzione sono del sito neilyoungtradotto.blogspot.it.

Pubblicato su Bioimita.