Sono rimasto indietro con il mini diario degli arresti domiciliari. I quaranta giorni sono passati ampiamente e mi é rimasto un bel ricordo. Tutto finora é andato bene. Buona estate a tutti.
Il disegno è gentilmente offerto da Anna.
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Sono rimasto indietro con il mini diario degli arresti domiciliari. I quaranta giorni sono passati ampiamente e mi é rimasto un bel ricordo. Tutto finora é andato bene. Buona estate a tutti. Il disegno è gentilmente offerto da Anna. Sono rimasto indietro con il mini diario degli arresti domiciliari. Vedrò di recuperare in qualche modo e di chiudere, con un riepilogo: per me questo periodo sta giungendo al termine. La scorsa settimana, durante la passeggiata consentita, ho notato un’altra divertente bandiera italiana: tre pantaloni che formano il tricolore. Fanno il paio anzi il trio con le polo del post Tutto andrà bene 35. Sta diventando una seccatura questo mini diario degli arresti domiciliari. Ieri sera. Lei: “… ma quanto hai intenzione di andare avanti a scrivere con il ‘Tutto andrà bene‘ ?”. Io: “Non saprei, ma un po’ mi sto stufando di scriverlo.”. Lei: “Arriva fino a quaranta, no?”. Io: “Si, giusto, andata”. Ripresa la settimana lavorativa, mi correggo la settimana telelavorativa. Avrei preferito avere una giornata di ferie o almeno dormire un pocchetto, per riprendermi/ci dalle megapuliziespostamentosvuotamentospolveramentolavaggio di primavera, di rifare ordine di ecc ecc ma che lo scrivo affare?!? Fortuna vuole che lo posso e ho potuto farlo. La giornata è proseguita svotando, controllando, facendo sacchi di roba da buttare e da donare. Tutti suddivisi per tipologia di materiale. Aiutoooo!!! Abbiamo festeggiato la festa della liberazione molto semplicemente: un pensiero e qualche canzone ascoltata. Mentre qualcun’altro ha pensato ad una bandiera italiana originale. Foto di Domenica poetica E il resto della giornata? Beh grandi pulizie e svuotamento delle camere da vecchie cose… e mi sa che l’operazione continuerà anche domani. Finita una riunione con un collega, abbiamo parlato dei nostri figli. Concordavamo sul fatto che i figli sono riusciti ad organizzarsi per vedersi fra amiche ed amici, utilizzando svariati programmi di videoconferenza e di gioco nella rete internet. Si parlano e giocano in rete, interagendo fra “loro” e con il gioco. Mentre sto preparando da mangiare, ascolto i loro dialoghi surreali : a volte sembra che mi stiano chiedendo qualcosa… si fanno una gran risata: “È mio padre che non ha ancora capito che sto giocando con voi”. Allora io che combino? Mi faccio passare la cuffia da mio figlio e comincio a dire agli altri giocatori: “Attento! Alla tua destra, abbassati. Sposta, salta. Guarda alla tua sinistra che è invece la mia sinistra con super orizzontale di lunghezza siderale, abbassa a ore ventidue, con centottanta gradi. Corri su dai, piglia in basso”……Insomma creo una grande confusione ai giocatori in rete . Tutti ci facciamo una gran risata e … pazienza se hanno perso. Foto di Rafael Javier da PixabayMattinata dedicata al telelavoro, mentre il pomeriggio in ferie! Dove? A casa, ovviamente. Non avendo faccende domestiche ho fissato con un mio conoscente un “check up” del suo blog,. sviluppato con WordPress. È stato bello perché avevo proprio voglia di tornare ad insegnare come usare meglio WordPress. Gli ho suggerito come gestire correttamente, per i motori di ricerca, l’indicizzazione delle immagini e l’archiviazione nella Media Library. Abbiamo rivisto il tema grafico, utilizzando delle funzioni che non conosceva. Fatto un ripasso della nuova gestione di scrittura a blocchi. Due ore di insegnamento remoto, utilizzando Telegram per parlarci, mentre vedevo interagivo con il suo pc, usando un programma di condivisione a distanza del suo schermo. Bella esperienza, mi mancava. Torno sul dopo cena, cosa guardare che non duri troppo e che sia interessante ma divertente? Dopo varie puntate di Rick and Morty, The Mandalorian e Big bang theory, si doveva vedere qualcos’altro. Ci ha pensato G. (figlio): “Dovete vedere Cowboy!” Noi: “Eh? E sarebbe?!?”. Lui: “Un anime“. Vale a dire un cortometraggio a cartoni animati giapponesi (spero di avere reso l’idea…). La serie è una sorta di noir fantascientifico con una colonna sonora composta di vari stili musicali di jazz e blues, un particolare molto interessante che identifica in modo originale la serie. I protagonisti sono dei cacciatori di taglie che navigano nello spazio, di pianeta in pianeta, per ricercare criminali. Hanno un’astronave chiamata Bebop. Uno degli aspetti della serie è il taglio psicologico dei personaggi: tutti hanno un qualcosa di irrisolto, con cui dovranno confrontarsi prima o poi. Niente male, davvero. Gli episodi durano venti minuti e solitamente ne guardiamo due o tre e poi a nanna. Meglio di così… Dedicato a G. e al jazzista Guido. Nulla da dichiarare, se non che si sta bene e già questo è una bella cosa. Cosa scrivere qui, oggi? Non lo so, ho cercato un immagine di un foglio bianco da riempiere. Scrivo qualche pensiero in libertà per riempiere questo foglio bianco che ora mi sembra una bandiera. |
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