Le voci delle balene registrate da Roger Payne

Balene Megattere: le voci registrate da Roger Payne

Il dottor Roger Searle Payne (29 gennaio 1935) è un biologo e ambientalista statunitense, noto per la scoperta, avvenuta nel 1967 (con Scott McVay e Katharine Boynton), del canto delle megattere, fra i più famosi cetacei marini. Payne è diventato un attivista importante nella campagna mondiale per la salvaguardia delle balene e per mettere un freno alla caccia commerciale di questi splendidi abitanti del mare. Il biologo, ascoltando dei nastri d’archivio della marina militare statunitense, resta colpito dalla raccolta di questo “canzoniere” dei maschi di megattere. Sono delle vere e proprie canzoni, dalla lunghezza variabile, composte da “voci” che si ripetono seguendo degli schemi ritmici. Di volta in volta, il repertorio mantiene caratteristiche comuni, ma ogni traccia è singolare e si differenzia dalle altre. Nel 1970 fu pubblicato “Songs of the Humpback Whale“, che era ed è un esperienza sonora naturale incredibile. Quando lo ascolto mi perdo nel sentire le voci delle megattere, i loro gorgoglii, assieme alle bollicine d’aria che salgono. Mi auguro il meglio per questi cetacei, cittadini dei mari.

Dr. Roger S. Payne
Roger S. Payne

Riferimenti

Energia nucleare? No grazie

Energia nucleare? No grazie

Voglio ribadire la mia contrareità all’uso e allo sviluppo dell’energia nucleare.

Energia nucleare? No grazie.

Il provider dove si trova il blog, utilizza energia elettrica amica dell’ambiente. Il blog è presso Tophost, che è certificato dalla Green Web Foundation in quanto ospitati nell’infrastruttura ad alta sostenibilità di Seeweb.

Il mio sito web è amico dell’ambiente

Mi sono chiesto spesso se il mio blog inquina, pensando all’uso dell’energia elettrica per far funzionare e raffreddare i server. Oggi ho scoperto che il provider internet che uso, Tophost, è certificato dalla Green Web Foundation in quanto ospitati nell’infrastruttura ad alta sostenibilità di Seeweb. E’ sicuramente una goccia nell’oceano “internet”, ma per me è una bella notizia!

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Appello a tutti i cantanti, compositori, musicisti, cantautori della galassia

Questo post è ripreso dal blog Anna scrive,
mi è sembrato divertente ma allostesso tempo intelligente: si sente un bisongo di spensieratezza ma anche di maggior profondità sul mondo. Voi che ne dite ?

—– Re – post —–

Appello a tutti i cantanti, compositori, musicisti, cantautori della galassia

Ciao a voi e a tutte le stelle del sistema solare!

Lo, lo so è da un secolo che non vi scrivo e mi dispiace, ma in questi giorni nella mia testa regna il caos più assoluto. Scusate!! Ma ora, seduta sul mio letto, in pigiama, ho ben pensato di scrivere un articolo sul mio blog: un appello a tutti i cantanti, compositori, musicisti e cantautori della galassia d’oggi!

Appello a tutti i cantanti, compositori, musicisti, cantautori della galassia

C’è, voglio dire, ormai i cantanti d’oggi scrivono solo canzoni d’amore, tristezza, storie sdolcinate che finiscono male?! Non sono una senza cuore, che detesta l’amore è quelle cose lì, perché, lo ammetto certe canzoni d’amore sono carine, però adesso basta!

O scrivono canzoni senza senso, dove basta che siano rimate e sceme, o canzoni amorose…. Sono capace anche io di inventare una canzone in rima che non ha senso:

Ho visto un cane blu,

e ora non lo vedo più.

Ho mangiata pastasciutta,

secondo voi quanto questa canzone è brutta?

Tanto!

Oppure posso inventarmi pure io una canzone che parla di una storia d’amore, che la maggior parte dei casi è inventata:

Sei bellissima stasera,

il tuo viso rallegra la giornata nera.

Ti amo così tanto,

che non posso non starti affianco,

perché siam due anime gemelle,

e ‘ste rime non sono molto belle.

Già!

Quindi, a tutti voi che create musica scrivete una canzone che parli di…

CARLO MAGNO, I BEATLES, IL GOSPEL, ZURIGO, IL BUCO DELL’OZONO, GLI EFFETTI DEI VIDEOGIOCHI SUI RAGAZZI!!! O comunque un’argomento che insegni qualcosa a tutti i ragazzi che passano su YouTube ad ascoltare SFERAEBBASTA (si scrive così), DARK POLO GANG (che razza di nome è?!) ecc.

Appello a tutti i cantanti, compositori, musicisti, cantautori della galassia

Perciò se qualcuno di voi ha voglia di aiutarmi, scriva una canzone,
la faccia diventare virale and CHANGE THE WORLD!!!!

Riferimenti

Neil Young e la sua preghiera per Mother Earth

Disegno per Mother Earth di Neil Young

Non è la prima volta che alcuni musicisti dedicano una canzone al pianeta azzurro: la Terra.
Non poteva essere da meno il cantautore canadese Neil Young, ecologista ante litteram ed autore di brani dedicati al rispetto dell’ambiente.
Il suo brano Mother Earth è una sorta di preghiera profana all’uomo moderno, grande inquinatore senza scrupoli dell’ambiente dove lui stesso vive.
L’avidità umana prevale sul rispetto verso l’ecosistema. Passa il tempo e un certo tipo di capitalismo industriale non cambia il senso di poter sfruttare le risorse naturali continuamente, non curante del futuro e senza controllo. Sembra quasi una forma di disprezzo verso il pianeta.
La chiusa del brano è significativa: dobbiamo rispettare la Madre Terra per i suoi doni quali l’aria, l’acqua, la natura, per dare un ambiente naturale e sano ai prossimi abitanti della Terra.

Mother Earth (Natural Anthem)Madre Terra (inno naturale)
Oh, Mother Earth with your fields of green
Once more laid down by the hungry hand
How long can you give and not receive
And feed this world ruled by greed
And feed this world ruled by greed

Oh, ball of fire in the summer sky
Your healing light, your parade of days
Are they betrayed by the men of power
Who hold this world in their changing hands
They hold the world in their changing hands

Oh, freedom land, can you let this go
Down to the streets where the numbers grow
Respect Mother Earth and her giving ways
Or trade away our children's days
Or trade away our children's days

Respect Mother Earth and her giving ways
Or trade away our children's days
Oh, Madre Terra con i tuoi campi verdi
Posáti ancora una volta dalla mano affamata
Per quanto tempo potrai dare e non ricevere
E sfamare questo mondo governato dall'avidità?
E sfamare questo mondo governato dall'avidità?

Oh, palla di fuoco nel cielo d'estate
La tua luce miracolosa, il tuo scorrere dei giorni
Sono traditi dagli uomini di potere
Che tengono questo mondo in mani sempre diverse?
Tengono il mondo in mani sempre diverse

Oh, terra della libertà, puoi lasciare che vada così
Giù nelle strade dove i numeri crescono?
Rispetta Madre Terra e i modi in cui dona
O ci giocheremo il futuro dei nostri figli
O ci giocheremo il futuro dei nostri figli

Rispetta Madre Terra e i modi in cui dona
O ci giocheremo il futuro dei nostri figli

Riferimenti
  • La canzone Mother Earth è tratta dall’album Ragged Glory (1990) di Neil Young & Crazy Horse
  • La traduzione è tratta Neil Young Testi & Traduzioni
  • Scritto e pubblicato per Riusa: il portale dell’economia circolare
  • Il disegno di copertina è di mia figlia Anna

Marghera e la rabbiosa accusa della Banda Bassotti

Porto Marghera

I Pitura Freska avevano cantato il sogno di una Marghera più sana, con un ambiente alternativo a quello inquinato. Qualche anno più tardi, si è aggiunto il collettivo musicale della Banda Bassotti che ha dedicato al petrolchimico lagunare una canzone: Marghera 2 novembre. Quest’ultima non è una data casuale: fu il giorno in cui furono assolti i 28 dirigenti della Montedison,  imputati per strage, omicidio colposo e lesioni plurime ai danni di 157 operai morti e decine di malati. Questi lavoratori furono esposti al CVM/PVC, gravemente nocivo per la salute. Non si può dimenticare che per decenni vi fu uno sversamento di tonnellate di rifiuti tossici nella laguna e nell’entroterra, provenienti dagli impianti del petrolchimico. Nel 2010 la sentenza venne ribaltata ma fu troppo tardi: di fatto erano scaduti i tempi processuali e i colpevoli godettero della prescrizione dei reati. Cadde anche in prescrizione il reato di disastro ambientale in laguna veneta.
Probabilmente è per questo che a “Marghera non si sogna più”.

Marghera 2 novembre
Quanto disagio di una generazione stanca della bugia
Ancora 160 operai morti di gas e sfruttamento
I porci tutti assolti come sempre ridendo da chi servo ubbidisce
Stato incivile regna sovrano
Falso come suo solito vive nell’impunità vera
dove si è sempre boia e mai – dico mai – condannati…
Ancora non sempre scrivo d’amore ma sogno ancora
Sogno il Fuoco, Fuoco e Fiamme…

Politici mercanti
Fingono non sapere
Suonava la sirena
E gli operai andavano a morire

Non ci basta la metà dell’aria
Non ci basta la metà del sole
La metà di questa nostra vita chiusa dentro una fossa comune
A Marghera si muore due volte
Grazie, giornalisti e magistrati
Grazie, cavalieri del lavoro
A Margherà non si sogna più

Riferimenti
  • Il brano Marghera 2 novembre fa parte dell’album L’altra faccia dell’impero (2002) inciso dalla Banda Bassotti, collettivo musicale ska punk
  • La situazione del Petrolchimico di Porto Marghera dall’Atlante Italiano dei Conflitti Ambientali
  • La pagina di Wikipeadia dedicata alla Banda Bassotti
  • Scritto e pubblicato per Riusa: il portale dell’economia circolare

Neil Young e gli OGM di Monsanto

Neil Young + Promise of the Real, The Monsanto Years, 2015

All’inizio dei concerti di Neil Young del 2016 accadeva spesso di assistere ad una scenetta bizzarra: due figuri vestiti con tute di protezione per fitofarmaci, salivano sul palco irrorando la scena poi si ritiravano dietro le quinte. Successivamente apparivano due ragazze vestite da contadinelle, che spargendo semi, passeggiavano felici sul palcoscenico.

Cosa stava portando in scena il cantautore canadese? Neil Young sceglie  di raccontare in maniera fragorosa il ciclo produttivo delle sementi OGM, brevettate e usate nell’agricoltura convenzionale americana: l’agricoltore le semina sul suo campo, e poi il terreno e le falde acquifere si inquinano e lui stesso si ammala usando il Roundup (noto erbicida comunemente chiamato glifosato).

Cresce il seme che poi diverrà farina per pane e biscotti. Essi riempiranno gli scaffali dei supermercati, magari in belle confezioni, con l’immagine di un contadino ideale sorridente e rassicurante.

Con questo album il cantautore denuncia il colosso agroalimentare Monsanto.

Monsanto YearsGli anni di Monsanto
You never know what the future holds in the shallow soil
Of Monsanto, Monsanto
The moon is full and the seeds are sown while the farmer toils
For Monsanto, Monsanto
When these seeds rise they're ready for the pesticide
And Roundup comes and brings the poison tide
Of Monsanto, Monsanto

The farmer knows he's got to grow what he can sell
It's Monsanto, it's Monsanto
So he signs a deal for GMOs that makes life hell
With Monsanto, Monsanto
Every year he buys the patented seeds
Poison ready, they're what the corporation needs
Monsanto

When you shop for your daily bread and walk the aisles
Of Safeway, Safeway
Find the package to catch your eye that makes you smile
At Safeway, Safeway
Choose a picture of an old red barn on a field of green
With the farmer and his wife and children to complete the scene
At Safeway, Safeway

Dreams of the past come flooding back to the farmer's mind
His mother and father
Family seeds they used to save were gifts from God
Not Monsanto, Monsanto
Their own child grows ill near the poisoned crops
While they work on, they can't find an easy way to stop
Monsanto, Monsanto

Don't care now what the Bible said so long ago
Not Monsanto, Monsanto
Give us this day our daily bread and let us not go
With Monsanto, Monsanto
The seeds of life are not what they once were
Mother Nature and God don't own them anymore
Non saprai mai quale futuro cova nel sottile terreno
Di Monsanto, Monsanto
La luna è piena e i semi piantati mentre l'agricoltore suda
Per Monsanto, Monsanto
Quando questi semi spuntano sono pronti per i pesticidi
E arriva il Roundup [1] portando l'onda velenosa
Di Monsanto, Monsanto





L'agricoltore sa di dover coltivare ciò che potrà vendere
E' Monsanto, è Monsanto
Quindi firma per gli OGM e la sua vita diventa un inferno
Con Monsanto, Monsanto
Ogni anno compra i semi brevettati
E velenosi, che fanno comodo alla multinazionale
Monsanto




Quando vai a comprare il pane e passi tra le corsie
Di Safeway, Safeway [2]
Trova la confezione che ti salta all'occhio e ti fa sorridere
Da Safeway, Safeway
Scegli la figura di un fienile rosso su un campo verde
Con l'agricoltore, la moglie e i figli a completare la scena
Da Safeway, Safeway





Sogni del passato ritornano impetuosi alla mente dell'agricoltore
Sua madre e suo padre
I semi usati dalla famiglia un tempo erano doni di Dio
Non di Monsanto, Monsanto
Loro figlio cresce malato accanto alle colture avvelenate
Più lavorano, più è difficile trovare il modo per smettere
Monsanto, Monsanto





Ora non importa ciò che diceva la Bibbia tanto tempo fa
Non Monsanto, Monsanto
Dacci oggi il nostro pane quotidiano e non lasciarci
Con Monsanto, Monsanto
I semi della vita non sono più ciò che erano
Madre Natura e Dio non li posseggono più


---
[1] Gruppo di erbicidi prodotti da Monsanto
[2] Safeway Inc., la seconda più grande catena di supermercati in Nord America. Safeway

Riferimenti
  • La canzone MonsantoYears è tratta dall’album The Monsanto Years (2015) di Neil Young + Promise Of The Real
  • La traduzione è tratta Neil Young Testi & Traduzioni
  • Scritto e pubblicato per Riusa: il portale dell’economia circolare

Noi siamo il traffico, l’inno alla bicicletta in città dei Têtes de Bois

Ascoltando la canzone Noi siamo il traffico dei Têtes de Bois viene da chiedersi: a chi pensa ai ciclisti urbani? La canzone è un accorato e divertente inno all’uso della bicicletta nelle città. Andare su due ruote fa bene alla propria salute, facendo del sano movimento. L’ascolto del brano però solleva delle domande che le amministrazioni pubbliche dovrebbero porsi: i ciclisti cittadini hanno delle corsie preferenziali? Le strade ciclabili sono collegate fra loro? Vengono fatte in tratti in cui ce ne è bisogno? I percorsi ciclabili sono sufficientemente attrezzati e protetti? Periodicamente sono fatte le manutenzioni stradali? È lasciata la precedenza ai ciclisti dagli altri mezzi di trasporto?

Andare in bicicletta è un grande diritto e quindi:

  • reclamiamo piste ciclabili;
  • richiediamo il buon mantenimento delle ciclabili;
  • ricordare alle persone al volante delle automobili di avere rispetto dei ciclisti.

È un bel invito ad usare la bicicletta, più spesso o magari ogni giorno, per compiere spostamenti!

Noi siamo il traffico
noi siamo il traffico

Siamo il caos e ci fottiamo le macchine
tutti in gruppo sulla tangenziale
vogliamo aria e strada senza catrame
e acqua e terra
da bere e coltivare

Noi siamo il traffico
noi siamo il traffico

Passiamo la notte a benedire una bici
che dorme allacciata ad un vecchio lampione
catena leggera
preghiera ogni sera
pisciata di cane proprio sul cerchione

noi siamo il traffico
noi siamo il traffico

che ogni mattina
s’incontra per caso
e s’incammina
che non fa proclami e agisce d’istinto
che non s’iscrive all’alba
e a niente obbedisce
e gira gira e vola
che muove i piedi e vola
divide la corsia ed esce sull’aiuola

siamo il traffico
siamo il traffico

che si rompe e si ripara
che se è vecchio si trasforma
che se è scrostato si vernicia
che se è passato si riaggiorna

Riferimenti
  • Il sito ufficiale dei Têtes de Bois
  • La canzone Noi siamo il traffico fa parte dell’album Goodbike (2010) e della raccolta Mai di moda – Since 1992 (2012)
  • Scritto e pubblicato per Riusa: il portale dell’economia circolare

Marghera, la Montedison e il sogno dei Pitura Freska

Marghera senza fabbriche, pitura freska

Il gruppo musicale veneziano dei Pitura Freska ha un sogno e lo esprime con una canzone dedicata a Marghera: “il cantante Skardy e i suoi compagni desiderano una Laguna di Venezia sana, dove poter respirare aria buona, coltivare verdure, frutta e piante” … La realtà però è ben diversa: le attività’ industriali del petrolchimico di Porto Marghera sono la maggiore causa di emissione di sostanze inquinanti riscontrabili nella Laguna Veneta. Persino l’attore di teatro Marco Paolini ne Il Milione dice che “Quella che scorre nei canali a Venezia non è acqua, è un brevetto della Montedison.

Marghera è una località che occupa una superficie di circa 5.800 ettari; è situata nel territorio comunale di Venezia e a sud della città di Mestre. A partire dal 1950, essa divenne uno dei poli industriali italiani grazie a una forte concentrazione di investimenti: la Montedison S. p. A. fu una delle aziende ad avere una presenza nel territorio. Uno dei prodotti del colosso petrolchimico è il cloruro di vinile monomero, meglio noto come CVM: un componente gassoso per la produzione del PVC. Nel corso degli anni la magistratura ha appurato che l’azienda non fece nulla per salvaguardare la salute degli operai, causando 157 morti e un centinaio di persone ammalate gravemente.

Oltre ai danni all’uomo, la Montedison S. p. A. ha inquinato la Laguna Veneta “buttando” gli scarichi delle lavorazioni nell’aria, nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque lagunari.

Marghera
Ogni anno in Italia mor 30.000 persone de alcol
ogni anno in Italia mor 20.000 persone de tabacco
ogni anno mor 1.000 persone di eroina
ricordete: di marijuana non xe mai morto nissuni!

nialtri assicurem che no xe un bidon
l’erba no ga fato mai mal a nissun
a Marghera nialtri lo femo presente
che par lori la xe aria bona par niantri la xe fetente

Marghera sensa fabriche saria piu’ sana
‘na jungla de panoce pomodori e marijuana.

inquinemo sempre tuti contenti
mandemo ancora el mondo un fia’ ‘vanti
se qua sciopa tuto tanto no ti scampi
butemo xo le fabriche e coltivemo i campi

Marghera sensa fabriche saria piu’ sana
‘na jungla de panoce pomodori e marijuana.

i costruisse armi i sciopa nove bombe
intanto nialtri se femo e trombe
fuma e ciminiere intanto i ne inquina
per sopportare sta aria bevo tanta bira a spina

Marghera sensa fabriche saria piu’ sana
‘na jungla de panoce pomodori e marijuana.

niente da ridar i bidoni xe rival
boia i sa morti chi li ga mandai
stemo tenti no assarghe le strasse
papa butilia fane ‘ste grassie

i bruxa l’erba i costruisce le centrali
chissa’ che i mora tuti quanti fulminai
sara’ sempre meio poco che niente
vivaremo meio in mezo a orti, animali e piante

Marghera sensa fabriche saria piu’ sana
‘na jungla de panoce pomodori e marijuana

Riferimenti

R. E. M. – Orange Crush

Vietnam, missione di disboscamento, operazione Ranch Hand, USAF, National Museum of the U.S. Air Force, photo 071002-F-1234P-022, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3455354

Vietnam, missione di disboscamento, operazione Ranch Hand, USAF.

Ci beviamo un’aranciata fresca, all’ombra degli alberi del Vietnam?“.

Mah… forse forse non è proprio una brillante idea“.

L’aranciata che intitola la canzone dei R. E. M., si riferisce all’agente arancio: un potente defoliante prodotto per l’esercito statunitense ed utilizzato durante la guerra nel Vietnam. Era un liquido incolore,  il cui nome nasceva dalle strisce colorate presenti nei fusti usati per lo stoccaggio e il trasporto. L’uso che ne fu fatto, dal 1965 al 1971, era tramite irrorazioni aeree sugli alberi vietnamiti, per distruggere le foglie e non permettere ai soldati avversari di nascondersi. L’effetto dell’agente arancio fu devastante per l’ambiente e per l’uomo: uno dei suoi principali composti inquinanti era infatti la diossina.
Gli aerei distribuirono il defoliante su centinaia di villaggi vietnamiti (i dati ufficiali superano i tremila) lasciando danni permanenti ma anche futuri sulle popolazioni: neoplasie e malformazioni ai feti durante la gravidanza. Uno dei componenti dell’agente arancio può infatti rimanere nell’ambiente per vent’anni, e su alcuni materiali, quali il legno, può restarvi anche di più.

Questa fu la prima volta che flora fauna e esseri umani simultaneamente vennero colpiti in modo brutale e devastante da agenti chimici.

Orange CrushAranciata
Follow me, don't follow me
I've got my spine, I've got my orange crush
Collar me, don't collar me
I've got my spine, I've got my orange crush
We are agents of the free
I've had my fun and now its time to
Serve your conscience overseas (over me, not over me)
Coming in fast, over me


Follow me, don't follow me
I've got my spine, I've got my orange crush
Collar me, don't collar me
I've got my spine, I've got my orange crush
We are agents of the free
I've had my fun and now its time to
Serve your conscience overseas (over me, not over me)
Coming in fast, over me


High on the roof,
thin the blood,
Another one on the waves tonight,
comin' in, you're home

We'd circle and we'd circle and we'd circle to stop and consider and
centered on the pavement stacked up all the trucks jacked up and our wheels
in slush and orange crush in pocket and all this here county hell any county
it's just like heaven here and I was remembering and I was just in a
different county and all then this whirlybird that I headed for I had my
goggles pulled off I knew it all I knew every back road and every truck
stop.




Follow me, don't follow me
I've got my spine, I've got my orange crush
Collar me, don't collar me
I've got my spine, I've got my orange crush
We are agents of the free
I've had my fun and now its time to
Serve your conscience overseas (over me, not over me)
Coming in fast, over me.
Seguimi, non mi seguire,
ho il coraggio, ho la mia aranciata
Acchiappami, non mi acchiappare,
ho il coraggio, ho la mia aranciata
Siamo agenti della libertà
Mi sono divertito e ora è tempo
di servire oltremare la tua coscienza (oltre me, non oltre me)
sta arrivando presto, sopra di me

Seguimi, non mi seguire,
ho il coraggio, ho la mia aranciata
Acchiappami, non mi acchiappare,
ho il coraggio, ho la mia aranciata
Siamo agenti della libertà
Mi sono divertito e ora è tempo
di servire oltremare la tua coscienza (oltre me, non oltre me)
sta arrivando presto, sopra di me

Su, sopra il tetto,
diràdati il sangue,
un altro sulle onde, stasera
che sta arrivando, sei a casa

Ci muovevamo in cerchio e in cerchio e in cerchio per fermarci
a riflettere e, ammassati sul marciapiede, accatastavamo tutti i camion
dopo essere stati richiamati al dovere, le nostre ruote erano piantate
nella melma, in tasca avevamo aranciata e tutto quest’inferno di
provincia, ogni provincia è proprio come il paradiso qui, e io stavo
ricordando ed ero in una contea differente e tutto quanto allora
quell’elicottero che dirigevo strabuzzavo gli occhi sapevo tutto
conoscevo ogni strada secondaria e ogni fermata di camion.

Seguimi, non mi seguire,
ho il coraggio, ho la mia aranciata
Acchiappami, non mi acchiappare,
ho il coraggio, ho la mia aranciata
Siamo agenti della libertà
Mi sono divertito e ora è tempo
di servire oltremare la tua coscienza (oltre me, non oltre me)
sta arrivando presto, sopra di me.

Riferimenti