La Crus – Mangia dormi lavora ripeti, dall’album: Proteggimi da ciò che voglio (2024).
Corri e competi Dentro un ruota di quattro pareti, come criceti Mangia, dormi, lavora, ripeti e poi crepi Dentro l’inferno di un flusso di dati e di reti Mangia, dormi, lavora, ripeti
Si sta rintanati Fuori santi, ma dentro dannati, blindati Mangia, dormi, lavora, ripeti, rifiati E tieni a bada i tuoi vecchi segreti spietati E dimmi la verità
Ma tu come fai? Non dico l’amore Ma tu come fai? A non crollare
Ti alzi e combatti Come di notte nei buchi gli insetti, gli specchi Svelano tutto il tuo mondo negli occhi già vecchi Mangia, dormi, lavora, ripeti, ripeto E dimmi la verità
Ma tu come fai? Non dico l’amore Ma tu come fai?
Non ti stupire se sei devastato Se sposti il tuo limite sempre più in là Se un vuoto dentro ti toglie anche il fiato La vita normale è un passo più in qua
Ma tu come fai? Non dico l’amore Ma tu come fai?
Ma tu come fai? Non dico l’amore Ma tu come fai? A non sprofondare
5 anni fa crollava il Ponte Morandi a Genova in Liguria. Ero in vacanza come tutti gli anni in estate. Fui molto impressionato dalla notizia, ovviamente ciò successe in Italia.
Io odio i capi, odio le dittature… Durante la guerra rischiai guai seri perché in teatro feci una feroce parodia di Hitler. Non me ne sono mai pentito perché il ridicolo era l’unico mezzo a mia disposizione per contestare quel mostro. Grazie a me, per una sera almeno, la gente rise di lui. Gli feci un gran dispetto, perché il potere odia le risate, se ne sente sminuito.
Dichiarazione tratta da Web sul blog, che ringrazio.
Julian Assange è un giornalista che ha svelato gli atti criminali degli Stati Uniti nelle guerre in Afghanistan e Iraq. È stato ingiustamente imprigionato, gli è stato impedito di fare il proprio lavoro e di avere una vita con la sua famiglia.
Julian Assange rischia di essere “portato” negli Stati Uniti e di ricevere una condanna a morte, con 175 anni di carcere. Julian Assange rappresenta l’emblema di tutti i giornalisti, le giornaliste, le voci libere che con lui potrebbero essere sottomesse al silenzio.
Julian Assange chiede soltanto un futuro migliore, dove l’ingiustizia va condannata, i diritti umani rispettati e difesi.
Oggi in tutto il mondo si terranno iniziative per Julian, maggiori informazioni su 24 ore per Julian Assange.
Julian Assange deve essere liberato! E’ di ieri la notizia, che la ministra dell’Interno britannica, Priti Patel, ha ordinato l’estrazione negli Stati Uniti del giornalista e attivista che con il portale web WikiLeaks rivelò documenti secretati del governo USA. I documenti provavano numerosi crimini di guerra commessi dall’esercito di Washington negli anni delle missioni militari in Iraq e Afghanistan. Julian Assange rischia una condanna fino a 175 anni di carcere negli USA. #FreeAssange
È da giorni che continuano a morire civili innocenti in Palestina, mentre la comunità internazionale resta silenziosamente a guardare davanti a questa brutalità! Mi rendo conto che serve a poco o nulla (ma forse no), il blog si ferma per 24 ore, per protestare contro l’indifferenza verso questi atti violenti.
I negozi di dischi sono ingiustamente chiusi per decreto, mentre le librerie e le edicole sono aperte. Mi pare che i nostri governanti si siano scordati di queste piccole, ahimè, realtà. Riporto l’appello tratto dal blog In Retrospettiva.
NEGOZI DI DISCHI CHIUSI… PER SEMPRE? Incredibili “disparità di trattamento”… in piena pandemia, dopo più di un anno di restrizioni e di chiusure imposte, i dischi continuano a non essere considerati prodotti culturali, a differenza dei libri. Mentre i negozi di dischi in zona rossa sono insensatamente chiusi (piccoli negozi dove peraltro non ci sono mai stati assembramenti e si sono sempre rispettate tutte le regole di utilizzo delle mascherine, di distanziamento e di igienizzazione), le librerie e le edicole rimangono invece aperte, e addirittura importanti catene commerciali in ambito elettronico/tecnologico ma anche librario vendono liberamente dischi e cd, quando secondo il decreto sarebbero tenute a delimitare quei prodotti con il nastro e ad impedirne la vendita. La domanda dunque è: “Forse lì ci si contagia di meno?” Si tratta insomma di un decreto fatto apposta per far chiudere definitivamente i negozi di dischi che, pur con grandi difficoltà, erano tornati ad aprire negli ultimi 10 anni? Ricordiamo che nelle “zone rosse”, tra il 2020 e il 2021, i negozi di dischi sono stati sottoposti a una chiusura forzata in alcune regioni fino a 200 giorni, oltretutto mitigata da bonus e ristori a dir poco irrisori o addirittura inesistenti, che non hanno consentito di coprire neppure una piccola parte delle numerose spese vive (affitti, utenze, spese condominiali, tasse sui rifiuti, tasse sulla pubblicità, spese bancarie etc.) che ogni attività commerciale ha costantemente a carico, indipendentemente dal fatto se sia aperta o chiusa. Va anche segnalato come praticamente quasi nessun negozio di dischi possa beneficiare del recente “decreto sostegni”, visto che raggiungere perdite di fatturato di almeno il 30% avrebbe significato non lavorare del tutto, mentre noi negozianti, nei mesi di apertura e grazie alle vendite on-line, abbiamo cercato di “tirare al massimo”, di limitare le perdite e di aumentare i fatturati giusto per cercare di pareggiare i conti. Ed ora, con le nuove restrizioni, il Governo ci impone di chiudere senza offrirci neppure un centesimo di ristoro per questa completa mancanza di attività. Pur non essendo organizzati formalmente come associazione di categoria e pur non avendo un sindacato di riferimento, noi negozianti di dischi siamo tutti in stretto contatto e in questi mesi abbiamo portato avanti varie azioni di sensibilizzazione sul tema. Le 3 richieste essenziali che vorremmo portare all’attenzione del Ministro della Cultura Franceschini e dei Presidenti delle Regioni (che dovrebbero essere particolarmente attenti alle piccole attività commerciali, che sono tessuto fondamentale dei Comuni, e delle Regioni) sono i seguenti: 1) chiediamo innanzitutto la possibilità di lavorare ed essere regolarmente aperti al pubblico, anche in zona rossa, così come i nostri concorrenti (librerie, edicole, catene di centri commerciali) che vendono lo stesso tipo di prodotti, ovviamente nel rispetto di tutte le norme di sicurezza. 2) richiediamo la possibilità di offrire il servizio di “asporto” per i clienti. Non riusciamo davvero a capire dove risiederebbe il pericolo nel far entrare un cliente alla volta per il tempo del ritiro di un disco, guando invece bar ed altre attività, che sono libere di offrire ai loro clienti caffè e bevande da asporto, sono costantemente affollati, nelle immediate vicinanze, di persone che si intrattengono per molto tempo a bere e a fumare ovviamente senza mascherina, senza distanziamento e nel più completo spregio delle norme in vigore. 3) i libri beneficiano della tassazione IVA agevolata al 4%, i dischi continuano ad essere sottoposti a una gravosa tassazione IVA al 22%. Chiediamo che anche i dischi vengano elevati, come in molti Paesi esteri, al rango di prodotti culturali, e tassati al 4%. Questo consentirebbe una ripresa per tutto il settore, particolarmente “dimenticato” dalle autorità e dall’opinione pubblica. Aderiscono a questo comunicato questi negozi di Dischi (negozi di dischi fisici e indipendenti!): AII the Best! – Imola BO – Baroncini Filippo Alphaville Piacenza Antonio Curtoni Paolo Rebecchi Alta Fedeltà Cagliari – Caterina Scano Arpa – Torino – Alberto Fiabane Berlin Vinile – Imola – Claudio Galamini Cari & Rari – Catania Gaetano Gulisano Casa Della Musica – Reggio Emilia – Marco Domeniconi Carillon Lissone MB Compact Disc la dischetteria Montebelluna TV – Lisi Bresolin Cuordivinile Record Shop – Bra CN Maurizio Marino De Santi Dischi – Castelfranco TV Paolo De Santi Dischi e Dintorni – Torino – Andrea Benedetti Disclan – Salerno Mario Maysse Disco Story Darfo Boario Terme BS – Lina Discorso – Sacile PN – Agnese Puiatti Discostores Legnano MI Discoteca Caporilli – Albano Laziale RM – Bruno Caporilli Elastik Rock – Roma – Simona Burini Filmusica – Valdagno – VI Stefano Branco Il Discomane Milano Valeria Baldan Jommi – Velletri RM – Erminio Jommi Jukebox all’idrogeno – Macerata – Francesco Zeffiretti Jungle Records Conegliano TV Luigi Buso Melluso Dischi – Messina – Rizzo Carmela Metrodora Tivoli RM – Giorgio Meloni Mondo Musica – Novara – Rosilde Catania Mr Musick. Nuoro Marco Ribaudo Musica Parliamone Roma – Gianni Guarino Muzak Cuneo – Enrico Bruna NonSoloMusica Nuoro Alberto Flumini Penny Lane – Novara Marco Pagine¬e – Caltanissetta – Germano Imprescia Pink Moon Roma – Alessandro Girlando Ritmi Urbani Santa Maria Capua Avetere CE Anselmo Pezza De Chiara Rock paradise Nerviano MI Mauro Pesce Rocker Record Store Pinerolo TO Manuel Lardaruccio Sky Stone And More Lucca Slow Record Shop Cecina LI Alessio Cruschelli Sottodisco Agropoli SA Garofalo Oreste Spazio Astra Foligno PG Ilaria The Hole Records Montebelluna TV Carlo Lilliu Too Much Music Grottaferrata RM Madrita Petrelli Top dischi Benevento Luigi Minicozzi Tune Dischi Novara Silvia Bassetti Volume 33 Music Store Monterotondo RM Tarquini Pietro
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