Tutto andrà bene 11

Supermercato

Finita la giornata in telelavoro o in lavoro agile o in beh non mi va di usare le parole inglesi, tanto ci siamo capiti e magari se ne avrà male Zoppas
😉
A cena, dopo aver finito il minestrone citato nel post #iorestoacasaperte tu fallo per me, chiedo a Lei: “Che ci scrivo nel post di oggi?“. Lei: “Perché devi scrivere anche oggi?”. Ci passo sopra perché stiamo ricapitolando la lista della spesa alimentare, con i detersivi da comprare “Prendi quello in basso che non sceglie nessuno e che va meglio“. Effettivamente funziona bene. Poi tocca alle verdure e frutta. Abbiamo ancora il nostro amico contadino chiuso ma forse abbiamo trovato un agricoltore che porta i suoi prodotti bio fin qui da noi.
Poi penso e quindi le dico: “Perché devo andare io? Ci ho paura.
Lei: “E de chi?“.
Io: “Della gente e dello stare in fila“.
Così mi è venuto d’impulso questo pensiero che alla fine mi è passato.
Tanto al supermercato saremo in pochi dentro ma tanti fuori in fila e vabbè.
Allora avranno ragione Joe Strummer e i suoi Clash che mi potrò perdere nel supermercato, cercando un’offerta speciale e prendendo più del necessario?

The Clash – lost in the Supermarket (1979)
Foto di Peggy CCI da Pixabay

Tutto andrà bene 10

Forbice da cucina e pettine per taglio fai da te

Ci aveva già provato qualche giorno fa, oggi era necessario continuare a far pratica o forse per ritoccare qualche dettaglio: insomma mi è toccata un’altra sforbiciata. Parlando viene fuori che da ragazzina avrebbe voluto fare la parrucchiera … poi la vita l’ha portata a fare tutt’altro … in questi giorni, per le necessità contingenti, riscopre (e mi torna utile) questa fantasia adolescenziale.
La canzone che dedico alla mia parrucchiera personale è Cut your hair dei Pavement (1994). Una canzone allegra da canticchiare … ovviamente in stile rock indipendente melodico. Il video è divertente: un barbiere paziente con cinque clienti (i Pavement) piuttosto fantasiosi.

Tutto andrà bene 9

Medicine foto di https://pixabay.com/images/id-257336/

Ieri, come da calendario, è stato il primo giorno di Primavera. Al mattino il colore del cielo non era proprio di buon auspicio: grigio e con un aria atmosferica umida. Dopo pranzo è apparso il sole su un cielo azzurro pallido. Pensavo “sarebbe bello fare una passeggiata nel verde“, ma era solo pura immaginazione, al massimo potevo prendere un po’ di sole, stando nel mio piccolo terrazzo.
In questi giorni, parlando al telefono con familiari ed amici, si discuteva di vaccini o medicine per la malattia Covid-19. Secondo me sarebbe importante che trovassero un farmaco per curare, ora, adesso. Ben venga un vaccino ma i tempi saranno lunghi, forse troppo.

Franco Battiato e il filosofo Manlio Sgalambro hanno scritto una canzone che è una delle più belle ed originali dichiarazioni d’amore: La Cura. Mi sembra una invocazione straordinaria per questi tempi che stiamo vivendo. Ascoltatela.

Franco Battiato – La Cura

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Tutto andrà bene 8

Foglie in controluce in primavera presa da https://pixabay.com/

Evviva la primavera! E’ la mia stagione preferita, mi piace per la luminosità, per le giornate più lunghe, per la temperatura minima, non troppo bassa e per la temperatura massima, non troppo alta e sempre piacevole. Questa è di fatto la prima settimana di lavoro a casa, partendo dallo scorso venerdì. Oggi ho lavorato per “ottimizzare” il lavoro di alcuni colleghi parigini, eh sì, anche loro si stanno affrettando a lavorare da casa. Non abbiamo avuto modo di parlarci perché il tempo che avevo a disposizione era molto poco, ma sembra che non si rendano conto a cosa potranno andare incontro con la malattia Covid-19. Personalmente con una collega francese mi sono raccomandato di rispettare le regole che avranno, come lavarsi bene le mani, mantenere le distanze e tutto quello che sapete già e rispettate, non è vero amici lettori?
😉

La fissazione per i Webcore è continuata ma mi rendo conto che può esser noioso ascoltare gli stessi gruppi. D’altronde di questa band della Cornovaglia si trova poco nella rete, sarà per questo che mi intrigano. Persino su Spotify non li ho trovati: alla faccia di quando si dice che nella musica liquida c’è tutto ma proprio tutto. Forse stanno piacendo tanto che ho una certa pigrizia a cambiare musicisti, forse dipende dallo stare in casa, mah?!? Poi ho ripensato a By This River di Brian Eno: molto suggestiva, soave e malinconica. La voce di Eno è rarefatta, mentre la musica è una seta che ti accarrezza…

Brian Eno – By This River (1977)

E comunque ho scelto un altro brano dei Webcore, magari vi intrigheranno e scaverete negli anfratti della rete per scoprire di più su di loro e non scordatevi di mettermi al corrente di qualche scoperta.
😉

Webcore – Doomsday Has Been Cancelled (1987)
Foto di Diese lizenzfreien Fotos darfst du zwar verwenden da Pixabay

Tutto andrà bene 7

Posto di lavoro in terrazzo smart working

E’ paradossale: sta arrivando la primavera e noi tutti chiusi in casa! La voglia di uscire c’è ma rispettiamo le regole e quindi ? Ci si attrezza e ci si organizza per lavorare in terrazzo, prendendo il primo sole caldo della mattina. Mica male,no ? Lei era entusiasta: i raggi del sole davano una luce e un calore piacevole, oltre che potenziare la vitamina D. Peccato che di questi tavolini da terrazzo ne abbiamo uno solo: magari si possono fare dei turni…..

Ero troppo preso bene dal primo disco dei Webcore: ieri sera ho ascoltato il secondo album di questi inglesi, intitolato “Webcore Webcore“. Questi musicisti provenienti dalla Cornovaglia diventano un pochetto più cupi, aggiungendo parti di musica elettronica. Questo disco è uscito nel 1988. I due album che ho sono proprio belli, intriganti. Esplorando nei meandri della rete, ho scoperto che uno dei membri fondatori della band, ha un proprio canale su YouTube: Phil Pickering.

Webcore – The Flywheel Fly

Tutto andrà bene 6

Webcore album 1987

Ieri pensavo allo spazio fisico che percorrevo fino ad una settimana fa, per raggiungere il posto di lavoro. Si trattava di decine e decine di chilometri. Scherzando fra colleghi dicevo che il mio sogno è di andar a lavorare in bicicletta. Ora invece lavoro nello stesso posto dove abito. È una situazione psicologica particolare per me, visto che è da sempre che mi muovo per raggiungere il posto di lavoro.

Ho ascoltato i Webcore, una misteriosa band proveniente dalla Cornovaglia. Questi ragazzotti suonano molto psychofolk, per una colonna sonora adatta a chissà quali rituali pagani. Fondono svariati stili musicali per creare una musica bellissima e suggestiva. L’album è uscito nel 1987, esiste solo in vinile, ed una sfida trovare informazioni su di loro Chissà se esistono ancora i Webcore, probabilmente no, si saranno persi nelle brughiere ?!?

Tutto andrà bene 5

La mia tazza da lavoro agile o smart work

Questa mattina, dopo aver fatto la doccia, mi hanno tagliato un po’ di capelli dietro la testa. Non c’era alternativa, visto che non si può andare dal barbiere. Giornata di lavoro in remoto, rivisti i budget con per i futuri progetti ICT. A fianco della tastiera del PC ho sempre la tazza: strumento di lavoro indispensabile per il lavoro agile.
🙂

Vieniamo alla musica, basta musica ambient e rilassante. Moby spacca in questa cover dei Mission of Burma. Rabbia ed energia: Una volta avevo i miei eroi Una volta avevo i miei sogni Ma tutto ciò è cambiato ora Hanno rovesciato le cose La verità non è così comoda

Poi chiaccherando con Mirco via Telegram, mi ha detto di ascoltare questo brano dei Metallica: Nothing Else Matters. Gran canzone, mi piace molto, non sono fra le band che ascolto ma per loro Massimo Rispetto!

Tutto andrà bene 4

E’ iniziata la mia prima vera settimana in “lavoro agile“, quello che viene identificato come “smart working“. Pensieri sparsi a fine della giornata. Ho organizzato un progetto di lavoro remoto per i colleghi francesi, in tutta fretta … poi si vedrà nei prossimi giorni che succederà in Francia. Sia io che i colleghi, non abbiamo riscontrato particolari problemi a lavorare al di fuori dell’azienda. Diciamo quasi come essere in ufficio. Però quasi, perché mancano i momenti di confronto con i colleghi che stimo, oppure i momenti i cui si scherza. Fuori c’è un bel sole di fatto primaverile e io chiuso in casa: uno scherzetto mica male della Natura! Pensavo, che essendo a casa di poter ascoltare un po’ di musica, ma fra il telefono e altri attività professionali di supporto non ho mai accesso lo stereo!!! Vabbè mi rifarò stasera.

Mia figlia ha aggiorato il suo blog, devo dire che è più brava di me nello scrivere e nella fantasia: Anna scrive. Ho dato qualche suggerimento per dei programmi di audio/video conferenza a degli amici. Fra l’altro uno di loro ha ripreso a scrivere sul suo blog: Less Gasmiro.

Ecco direi che questa sera serve una musica rilassante e molto ambientale: Brian Eno con Music for airports! Mannaggià non trovo il compact disc e quindi mi toccherà ascoltare l’album con il telefonino collegato allo stereo.

Tutto andrà bene.

Tutto andrà bene 3

Fra sabato e domenica mia figlia, che fa atletica leggera, ci ha preparato un programma di ginnastica da fare in casa. E’ divertente e un pochetto faticoso ma almeno ci muoviamo, teniamo il fisico in movimento con un piccolo obiettivo.

Ascoltiamo Enya con il suo album Watermark, capolavoro musicale e vocale, fra musica antica, ambientale e con una voce sognante e poetica.

Durante la ginnastica casalinga mio figlio ha collegato all’impianto stereo il suo PC con la colonna sonora del video gioco Far Cry 5. Molto bella, musica folk americana con voci e cori.

Fra ieri e oggi ho sentito al telefono vari amici, anche chi è molto lontanto. Tutto andrà bene.

Foto di Devanath da Pixabay

Tutto andrà bene 2

Ieri mattina mi sono alzato presto, non ho fatto colazione e sono andato subito a fare la spesa all’apertura del supermercato. Devo dire che c’era proprio tutto: gli scaffali delle corsie pieni e nel reparto ortofrutta gli addetti stavano predisponendo le verdure e la frutta. Insomma l’impressione è che tutto fosse come un normale giorno. Ovviamente quasi tutte le persone indossavano le mascherine e in molti i guanti in lattice.

Allora penso che sia giusto e doveroso ringraziare tutti gli addetti ai supermercati, ma soprattutto gli autisti dei camion e furgoni che continuano a trasportare le merci.

In casa abbiamo ascoltato Unplugged dei Nirvana: album struggente nell’interpretazione di Kurt Cobain e dei suoi compagni. Poi è toccato ad Moby con il suo bel album 18: dolce, energico, rilassante e meditativo.

Durante la cena Iggy Pop