Tutto andrà bene 8

Foglie in controluce in primavera presa da https://pixabay.com/

Evviva la primavera! E’ la mia stagione preferita, mi piace per la luminosità, per le giornate più lunghe, per la temperatura minima, non troppo bassa e per la temperatura massima, non troppo alta e sempre piacevole. Questa è di fatto la prima settimana di lavoro a casa, partendo dallo scorso venerdì. Oggi ho lavorato per “ottimizzare” il lavoro di alcuni colleghi parigini, eh sì, anche loro si stanno affrettando a lavorare da casa. Non abbiamo avuto modo di parlarci perché il tempo che avevo a disposizione era molto poco, ma sembra che non si rendano conto a cosa potranno andare incontro con la malattia Covid-19. Personalmente con una collega francese mi sono raccomandato di rispettare le regole che avranno, come lavarsi bene le mani, mantenere le distanze e tutto quello che sapete già e rispettate, non è vero amici lettori?
😉

La fissazione per i Webcore è continuata ma mi rendo conto che può esser noioso ascoltare gli stessi gruppi. D’altronde di questa band della Cornovaglia si trova poco nella rete, sarà per questo che mi intrigano. Persino su Spotify non li ho trovati: alla faccia di quando si dice che nella musica liquida c’è tutto ma proprio tutto. Forse stanno piacendo tanto che ho una certa pigrizia a cambiare musicisti, forse dipende dallo stare in casa, mah?!? Poi ho ripensato a By This River di Brian Eno: molto suggestiva, soave e malinconica. La voce di Eno è rarefatta, mentre la musica è una seta che ti accarrezza…

Brian Eno – By This River (1977)

E comunque ho scelto un altro brano dei Webcore, magari vi intrigheranno e scaverete negli anfratti della rete per scoprire di più su di loro e non scordatevi di mettermi al corrente di qualche scoperta.
😉

Webcore – Doomsday Has Been Cancelled (1987)
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Posto di lavoro in terrazzo smart working

E’ paradossale: sta arrivando la primavera e noi tutti chiusi in casa! La voglia di uscire c’è ma rispettiamo le regole e quindi ? Ci si attrezza e ci si organizza per lavorare in terrazzo, prendendo il primo sole caldo della mattina. Mica male,no ? Lei era entusiasta: i raggi del sole davano una luce e un calore piacevole, oltre che potenziare la vitamina D. Peccato che di questi tavolini da terrazzo ne abbiamo uno solo: magari si possono fare dei turni…..

Ero troppo preso bene dal primo disco dei Webcore: ieri sera ho ascoltato il secondo album di questi inglesi, intitolato “Webcore Webcore“. Questi musicisti provenienti dalla Cornovaglia diventano un pochetto più cupi, aggiungendo parti di musica elettronica. Questo disco è uscito nel 1988. I due album che ho sono proprio belli, intriganti. Esplorando nei meandri della rete, ho scoperto che uno dei membri fondatori della band, ha un proprio canale su YouTube: Phil Pickering.

Webcore – The Flywheel Fly

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Webcore album 1987

Ieri pensavo allo spazio fisico che percorrevo fino ad una settimana fa, per raggiungere il posto di lavoro. Si trattava di decine e decine di chilometri. Scherzando fra colleghi dicevo che il mio sogno è di andar a lavorare in bicicletta. Ora invece lavoro nello stesso posto dove abito. È una situazione psicologica particolare per me, visto che è da sempre che mi muovo per raggiungere il posto di lavoro.

Ho ascoltato i Webcore, una misteriosa band proveniente dalla Cornovaglia. Questi ragazzotti suonano molto psychofolk, per una colonna sonora adatta a chissà quali rituali pagani. Fondono svariati stili musicali per creare una musica bellissima e suggestiva. L’album è uscito nel 1987, esiste solo in vinile, ed una sfida trovare informazioni su di loro Chissà se esistono ancora i Webcore, probabilmente no, si saranno persi nelle brughiere ?!?