Minimal Compact – Minimal Compact (1981)

Minimal Compact - Minimal Compact

I Minimal Compact sono un gruppo israeliano di Tel Aviv, che migrò all’inizio degli anni’80 in Europa, ad Amsterdam. La scelta di lasciare il proprio paese fu dettata per esprimersi più liberamente dal punto di vista musicale, non avendo i condizionamenti provinciali della loro città natia.

Questo disco dei Minimal Compact è per me un piacevole ricordo, ricco di suggestioni e nostalgia di quando avevo qualche anno in meno. Il vinile è un EP a 45 giri e che acquistai alla Crash Records di Padova. Fu pubblicato nel 1981 dall’etichetta discografica belga Crammed Discs. I Minimal Compact sono stati spesso paragonati ai Tuxedomoon per lo stile e l’approccio musicale.

La musica dei Minimal Compact è un viaggio musicale interessante e cadenzato, ma non ossessivo, una danza musicale malinconica e talvolta allegra. Una musica che è nuova e ritmica, con sfumature ed ispirazioni nascoste fra le note europee, medio orientali o dalla tradizione ebraica. La band vagabonda fra gli stili della musica dance, elettronica e new wave. Chi fa da guida nei sentieri musicali, è la voce di Sami Birnbach, cupa, sensuale, calda e malinconica, che fa emergere ed ascoltare le più profonde emozioni. Oltre agli strumenti tipicamente “rock”, si insinuano il sax e il clarinetto e proprio quest’ultimo strumento, nella prima uscita discografica, ha un assolo emozionante.

Dischi in vinile: trucchetti per farli risorgere

Vinile trucchetti per pulizia vinile e copertina

Scrissi un po’ di tempo fa un post dedicato alla Crash Records, il leggendario negozio di dischi di Padova e ho avuto la fortuna di avere tra i lettori Michele.
Abbiamo scoperto che eravamo entrambi clienti della Crash Records da vecchia data ovvero dagli anni’80, come passa il tempo eh?
Scambiandoci ricordi e commenti, ho saputo che Michele riesce a far la pulizia dei dischi in vinile e a sistemare le copertine se rovinate. Lui li chiama trucchetti.
Mica male far risorgere i dischi della propria collezione, ho pensato.
Allora perché non scrivere un post su questi trucchetti e condividerli qui nel blog? Magari anche altre persone ne hanno di simili e ci si potrebbe confrontare.
Roba da vecchi? Non lo so però se non altro è un buon modo di passare il tempo e per riascoltare buona musica!

Prossimamente troverete qualche post che vi sarà utile a ridare nuova vita ai vostri dischi in vinile.

Attenzione: l’autore dei post e il blog stesso non si prendono nessuna responsabilità sul risultato finale dell’operazione sui dischi in vinile e sulle copertine. Il nostro consiglio è di provare su vinili di poco valore e non rarità.

Il canale YouTube di Michele

Thee More Shallows

Thee More Shallows, A History Of Sport Fishing, 2002

Una canzone a volte ti arriva casualmente,
non ci pensi ma poi non fai altro che ascoltarla, ripetutamente.
Magari è l’atmosfera che la melodia crea e non smetti d’ascoltarla.
Magari non sai nulla di chi l’ha scritta.
Eppure e’ giusta per ora, per il tempo che stai vivendo.

Ecco così è per A history of sport fishing dei Thee More Shallows.
Chi sono? Non lo so.

Ero quest’estate alla Beczar Music Society (ex Crash Records) di Padova.
“Dai, dammi un gruppo che non conosco, mi fido”,
così ho conosciuto questo misterioso, almeno per me, gruppo di San Francisco USA.

Rockgarage, la Fanzine e l’autoproduzione, ne parla Marco Pandin

Rockgarage, è stata la prima Fanzine che lessi un bel po’ di anni fa. L’acquistai alla Crash Records di Padova e fu veramente una scoperta. Ero un ragazzino (un teenager) e non mi era mai capitata fra le mani una fanzine o meglio “il primo giornale rock di mestre-venezia 1982-1984“. Il numero Zero/Quattro conteneva due vinili a 7” ma era tutto l’insieme che mi incuriosì e mi appassionò, trovavo interessante leggere di gruppi musicali che non conoscevo ma che erano  italiani e che avevano davvero qualcosa di reale da esprimere. Mi piaceva il formato e lo stile di Rockgarage. Per farla breve, scrivo a Marco e mi faccio raccontare qualcosa. Ne è venuta fuori questa specie d’intervista che è anche un racconto di quegli anni, di un gruppo di ragazzi e ragazze che si sono inventati davvero qualcosa di speciale.

D: Come ebbe inizio la fanzine Rockgarage? Cos’era che ti spinse a farla?
R: Mi trovo un po’ perso a raccontare la mia vita nella Mestre di trent’anni fa, e non tanto perché ho traslocato altrove nel 1987 quanto perché nel frattempo sono successe tante cose anche gravi che mi hanno sradicato da tutti i giri. Ho interrotto i rapporti con grande parte dei miei amici e compagni di quartiere, coi compagni di scuola, di radio e col gruppo in cui suonavo; sono riuscito a riprendere in mano qualche vecchio filo rosso solo da poco. Te la faccio breve, ma le radici di questa storia affondano molto più indietro nel tempo: nell’estate del 1981 ho trascorso quattro settimane a Londra (le prime ferie della mia vita, da quando avevo 16 anni durante le vacanze estive lavoricchiavo) e al ritorno ho dato vita con un gruppo di compagni a Rockgarage. Avevo lo zaino pieno di dischi, cassette, volantini e fanzine, roba praticamente mai vista da queste parti: è stata forse solo un’imitazione di quello che succedeva altrove, non credo di essere stato particolarmente bravo o brillante.

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Vinile e dischi a Padova? Al negozio Crash Records

Li conosco da anni che quasi mi commuovo se penso alle volte che andavo a comprare qualche disco, quando avevo meno di diciotto anni, spendendo le “mancette” messe da parte. Sto cercando di descrivere un piccolo negozio di dischi (vinile e qualche cd), la Crash Records. Dove si trova? In centro storico a Padova, vicino a Piazza delle Erbe. La Crash Records è sempre stata specializzata in dischi di genere, quali rock, jazz, classica, blues, folk e varie curiosità discografiche. Si presenta con una vetrina normale, entrando dalla porta si notano al centro del negozio i contenitori blu dei vinili, ordinati per genere.

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Isolation Ward … una band belga dall’oblio new wave

Ascoltai il 12″ degli Isolation Ward a casa di un amico, l’aveva preso alla Crash Records di Padova perché prodotto da Peter Principle dei Tuxedomoon e da Gilles Martin, però dopo qualche ascolto non gli era piaciuto e mi chiese: “Lo vuoi tu?”. Non ci pensai su un minuto, mi piaceva la voce incerta della cantante su quella musica ipnotica e suadente. Qualche mancetta ce l’avevo da parte e non avevo intenzione di perdere questo strano gruppo belga.

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Negozi storici di dischi a Padova

Verso fine Agosto ho fatto un giretto a Padova per fare qualche acquisto di dischi musicali. Sono rimasto contento di trovare ancora la Crash Records e il 23.
La Crash Records è ancora come una volta, una stanza piccola ma piena di ottimo vinile!
Il 23 invece riesce sempre mantenere dei prezzi interessanti e bassi sui cd, nonostante la musica scaricata via internet. Insomma per un appassionato di musica (vinile o cd) restano degli ottimi negozi da frequentare.