Gli smartphone ai concerti

Non ho intitolato a caso questo post, perché oramai lo smartphone è nelle tasche, anzi nelle mani di tutti.
Rimango perplesso dall’uso costante dei “telefonini” durante un concerto. Le persone sono sempre lì a tentare di scattare foto o di fare dei video. Poi, immediatamente a mandarli sulle congregazioni sociali, i cosiddetti “social“. Si dovrebbe essere al buio e solo il palco dove suonano i musicisti illuminato dalle luci … invece no. Nel pubblico ci sono tutti questi vetrini luminescenti accesi e dita che scorrono continuamente.
Trovo seccante essere sempre connessi e vedere queste schermi alzati sopra le teste, vicini e lontani da dove mi trovo che si illuminano, restano accesi, poi svaniscono e poi ricompaiono.
Ricordo che una volta a un concerto di Vinicio Capossela, il musicista invitò simpaticamente ad alzare le mani per un brindisi, invece di avere le braccia alzate con gli smartphone.
Va bene scattar qualche foto, lo faccio pure io ma c’è un limite, oppure no?

C’era invece chi come il Prof. Valentine scriveva una poesia.

Le foto sono state scattate ai concerti di Rag’n’Bone Man a Verona (2017) e dei Cigarettes After Sex a Ferrara (2018).

No books only smartphones

Siamo stati a Londra per qualche giorno.
Il mezzo ideale per spostarsi nella capitale britannica è la metropolitana (Underground o Tube).
Era da parecchi anni che non tornavo a Londra, ma mi ricordavo che molte persone durante le corse leggevano i libri.
Quest’anno mi aspettavo vederne di lettori, invece no: solo gente con lo smartphone.

Persone con smartphone nella London Underground

Una rarità la persona che leggeva un libro: “H is for Hawk” di Helen Macdonald.

H is for Hawk di Helen Macdonald

Foto scattate nella linea Circle / District a Londra.

Noi siamo il traffico, l’inno alla bicicletta in città dei Têtes de Bois

Ascoltando la canzone Noi siamo il traffico dei Têtes de Bois viene da chiedersi: a chi pensa ai ciclisti urbani? La canzone è un accorato e divertente inno all’uso della bicicletta nelle città. Andare su due ruote fa bene alla propria salute, facendo del sano movimento. L’ascolto del brano però solleva delle domande che le amministrazioni pubbliche dovrebbero porsi: i ciclisti cittadini hanno delle corsie preferenziali? Le strade ciclabili sono collegate fra loro? Vengono fatte in tratti in cui ce ne è bisogno? I percorsi ciclabili sono sufficientemente attrezzati e protetti? Periodicamente sono fatte le manutenzioni stradali? È lasciata la precedenza ai ciclisti dagli altri mezzi di trasporto?

Andare in bicicletta è un grande diritto e quindi:

  • reclamiamo piste ciclabili;
  • richiediamo il buon mantenimento delle ciclabili;
  • ricordare alle persone al volante delle automobili di avere rispetto dei ciclisti.

È un bel invito ad usare la bicicletta, più spesso o magari ogni giorno, per compiere spostamenti!

Noi siamo il traffico
noi siamo il traffico

Siamo il caos e ci fottiamo le macchine
tutti in gruppo sulla tangenziale
vogliamo aria e strada senza catrame
e acqua e terra
da bere e coltivare

Noi siamo il traffico
noi siamo il traffico

Passiamo la notte a benedire una bici
che dorme allacciata ad un vecchio lampione
catena leggera
preghiera ogni sera
pisciata di cane proprio sul cerchione

noi siamo il traffico
noi siamo il traffico

che ogni mattina
s’incontra per caso
e s’incammina
che non fa proclami e agisce d’istinto
che non s’iscrive all’alba
e a niente obbedisce
e gira gira e vola
che muove i piedi e vola
divide la corsia ed esce sull’aiuola

siamo il traffico
siamo il traffico

che si rompe e si ripara
che se è vecchio si trasforma
che se è scrostato si vernicia
che se è passato si riaggiorna

Riferimenti
  • Il sito ufficiale dei Têtes de Bois
  • La canzone Noi siamo il traffico fa parte dell’album Goodbike (2010) e della raccolta Mai di moda – Since 1992 (2012)
  • Scritto e pubblicato per Riusa: il portale dell’economia circolare

La zucca anarchica

la zucca anarchica
Alcuni amici del Sommagas hanno un piccolo orto collettivo e quest’anno è cresciuta una zucca gigante.

La zucca è cresciuta libera e senza regole imposte.

La si può ammirare allo spaccio di Faccio Bio a Sommacampagna (VR).

Si.

Coltivare in modo eco compatibile oggi è possibile

Pesticidi Agricoltura Ecocompatibile SommaGas Convegno 28 02 2015 locandinaGli amici del SommaGas presenteranno il convegno Verso un’Agricoltura Ecocompatibile il 28 febbraio 2015 alle ore 9,30 a Custoza (VR).

Fa molto piacere, perché dopo il successo dell’incontro del 17 gennaio a Sommacampagna, a cui hanno partecipato circa 200 persone, ora il SommaGas e Aveprobi inviteranno agronomi, agricoltori, periti ed addetti ai lavori ad un incontro tecnico di approfondimento,  presso la cantina di Custoza (VR).

L’incontro, dalle 9.30 alle 13, sarà guidato dall’esperienza di agronomi provenienti dal Friuli, (Giovanni Bigot) e dal Veneto (Renzo Lovato, Arnaldo Fazzini). Il convegno sarà aperto dal prof. Gianni Tamino, biologo.
Il convegno vale come credito formativo per i Periti Agrari.

Saranno illustrate le tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale usate in agricoltura biologica su vite e kiwi.
Ognuna di queste colture richiede un metodo diverso anche se il principio su cui si basano è unico e si chiama rispetto per l’ambiente, protezione della biodiversità, difesa della salute degli operatori e dei consumatori. Questi obiettivi oggi sono alla portata di chiunque sia disposto prima di tutto ad informarsi. Questo convegno mostra la concretezza di queste tecniche di coltivazione attraverso esperienze ormai trentennali, arricchite ed aggiornate dagli apporti delle ricerche, esperienze e tecnologie più recenti.

Scarica la locandina del convegno.

 

Pesticidi nel piatto

Vi siete mai chiesti se le verdure e la frutta che mangiate nel piatto fanno effettivamente bene a voi, agli agricoltori e all’ambiente circostante?
Beh, credo che partecipare alla conferenza Pesticidi nel piatto! possa chiarire bene le idee. Segnatevi la data: sabato 17 gennaio ore 09:30.

SommaGas Pesticidi nel piatto conferenza 2014
La pericolosità dei pesticidi per la SALUTE umana e di tutti gli esseri viventi: IL CAMBIAMENTO E’ POSSIBILE!
I relatori saranno:
– Prof. Gianni Tamino
– Dott. Roberto Magarotto
– Dott.ssa Renata Alleva
– Dott. Daniele Degl’ Innocenti

Moderatori:
– Dott. Giovanni Beghini
– Dott.ssa Linda Gelmetti
La conferenza si terrà presso la sala al primo piano nella palazzina del Bar degli impianti sportivi in via Bassa a Sommacampagna (VR).

Maggiori informazioni: SommaGas conferenza

Facebook Killed The E-mail

Facebook killed the E-amilHo il mio indirizzo di posta elettronica come la maggior parte delle persone che usano le rete internet, però in questi ultimi mesi mi sono accorto di un dato ormai di fatto: non ricevo più e-mail se non newsletter!
Una volta ricevevo racconti di fatti, impressioni, qualche foto, informazioni su cose in generale, link interessanti o saluti, ora quasi più nulla.
Possibile che i miei amici o contatti non mi scrivano più?

Non ci ho messo più di tanto a darmi una risposta, ormai tutti scrivono o postano link su Facebook. Ho rivolto la stessa domanda a qualche amico e conoscente e alla fine hanno ammesso che usano Facebook per comunicare con le persone. Insomma tutto quello che una volta era scritto sotto forma di e-mail è veicolato all’interno del mare magnum del più noto dei social network.

Questo fenomeno non mi sorprende, Facebook è effettivamente facile, comodo, vedi se un amico è collegato, grazie a tutte quelle funzioni che rendono amichevole l’universo del social network. Inoltre questa situazione si è amplificata con i dispositivi mobili perché si ha la possibilità o scelta di avere questo accesso a portata di mano e di essere continuamente on-line. Ti colleghi a Facebook e ti ritrovi addosso un mosaico fitto fitto di parole e di immagini statiche o in movimento, magari nostre o proposte da chissà chi in base agli algoritmi di Facebook e quindi ecco che contatti l’amico via chat o con un commento o schiacci un mi piace e addio alla posta elettronica!

Michele è il traffico

Michele è un ciclista quotidiano, nel senso che scorazza in giro per la città e la provincia con la sua bella biclicletta.
Ogni suo spostamento è fatto e pensato con la bici, con qualunque tempo e stagione.

Michele ha tutta la mia ammirazione e così ho pensato di dedicare la canzone Noi siamo il traffico dei Têtes de Bois, a lui e alla sua iniziaitiva.

[…] Sei convinto che l’automobile sia la maggior fonte di pericolo per le nostre città? Credi anche tu che stiamo negando ai nostri figli un’infanzia all’aria aperta, solo per non esporli ai pericoli della strada?
[…] Ritieni, come noi, che 127.000 morti ogni anno (quasi 350 al giorno!) nella regione europea monitorata dall’Organizzazione mondiale della sanità (oltre 4.000 in Italia) siano un tributo non accettabile pagato alla civiltà e all’industria dell’auto?Ti fa arrabbiare pensare che 2,4 milioni di persone vengono ferite o rese disabili in incidenti stradali ogni anno (300.000 solo in Italia)?
Firmando questo appello renderai più forte la richiesta alle autorità italiane ed europee di un sistema elettronico che limiti la velocità delle auto, adeguandola ai limiti stabiliti localmente. […]

Per approfondire:

Limitiamo la velocità delle auto.

Una nuova zattera per cambiare

La Zattera logo dell'Iniziativa di informazione nell'economia solidale veroneseIl nuovo progetto editoriale: un periodico elettronico per l’economia solidale veronese.

Alzi la mano chi è contento della Verona in cui viviamo. Una provincia terziarizzata, che non produce quasi più niente, che vive di finanza, di speculazione immobiliare, di lavori pubblici, e anche di xenofobia.

Una provincia che, se tornassero i tempi dell’autarchia, non riuscirebbe a sfamare nemmeno il 10 % dei suoi abitanti, a meno che non li si convincesse a mangiare soldi, tabacco e cemento.

Una provincia governata, a tutti i livelli, da un sistema di potere a parole ribelle e secessionista, ma nei fatti dissoluto e rapace, sicuramente distruttivo per il territorio.

Eppure, in tutto questo sistema dominante, c’è qualcosa che si muove. È un movimento poco omogeneo, poco incline a essere etichettato dalle forze politiche, per niente strumentalizzabile, quasi inafferrabile dalle definizioni classiche.

È la Verona che si riconosce nei principi del Sélese, che cerca altri modelli di economia, dove il profitto è un accessorio, non la strategia, dove i valori relazionali contano più di quelli economico-finanziari, dove i progetti e le persone sono al centro delle decisioni.

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