La festa del 25 Aprile riguarda la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, ma non si parla mai dei disertori, anzi sono sempre visto come figure disonorevoli. Invece perché non si sposta il punto di vista su di loro ?Non possiamo vederli come dei veri pacifisti non violenti? E’ paradossale, ma se tutti i cittadini fossero “disertori” chi farebbe i soldati?
“Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi” (Bertolt Brecht)
La Crus – Mangia dormi lavora ripeti, dall’album: Proteggimi da ciò che voglio (2024).
Corri e competi Dentro un ruota di quattro pareti, come criceti Mangia, dormi, lavora, ripeti e poi crepi Dentro l’inferno di un flusso di dati e di reti Mangia, dormi, lavora, ripeti
Si sta rintanati Fuori santi, ma dentro dannati, blindati Mangia, dormi, lavora, ripeti, rifiati E tieni a bada i tuoi vecchi segreti spietati E dimmi la verità
Ma tu come fai? Non dico l’amore Ma tu come fai? A non crollare
Ti alzi e combatti Come di notte nei buchi gli insetti, gli specchi Svelano tutto il tuo mondo negli occhi già vecchi Mangia, dormi, lavora, ripeti, ripeto E dimmi la verità
Ma tu come fai? Non dico l’amore Ma tu come fai?
Non ti stupire se sei devastato Se sposti il tuo limite sempre più in là Se un vuoto dentro ti toglie anche il fiato La vita normale è un passo più in qua
Ma tu come fai? Non dico l’amore Ma tu come fai?
Ma tu come fai? Non dico l’amore Ma tu come fai? A non sprofondare
Sarebbe la parola guerra, non avrei alcun dubbio, perché fa parte della storia dell’uomo e la stiamo sentendo ripetutamente in questi ultimi tempi. Però proprio perché fa parte di noi, non la bandirei, la terrei lontana perché è una parola malsana.
Scaraventata a terra maestà d’Israele Piange nella notte lacrime d’amaro Non un consolatore tra i suoi amanti Lunghe lamentazioni e langue il cuore
Magnificat Magnificat anima Dominum Magnificat
Le nostre case ad altri le donne vedove Pietre disperse all’imbocco della strada Guidano i passi dell’intifada Agli insolenti l’ira la grazia ai giusti
Andy Rourke ha suonato negli Smiths come bassista. La loro musica ha fatto parte della mia adolescenza. Nel video seguente possiamo goderci il “tiro” del suo basso.
Il 25 aprile non lo festeggerò andando alle manifestazioni, perché quest’anno sono in forte imbarazzo nel vedere le istituzioni italiane che parlano di antifascismo e di pace, ma continuano ad inviare armi per una guerra che senso non ha.
La canzone che ho scelto narra di alcune delle protagoniste della Resistenza italiana, che andavano in bicicletta per portare nascosti messaggi e dispacci. La canzone è scritta da Vinicio Capossela e cantata assieme a Mara Redeghieri. Le staffette sono raccontate a due voci in modo rispettoso, allegro e con molta ammirazione da Mara e Vinicio, che interpretano il senso del coraggio delle staffette. Sono fra l’altro ricordate con i loro nomi.
Vanda, Gina Rina, Rosina Bruna, Antonia, Elisabetta La staffetta in bicicletta Pompa cuore Il sangue ancora Batti cuore, batti nel cuore La staffetta in bicicletta Serafina, Alice, Anita Passa il ferro, l’arma, la vita Passa il testimone Che arrivi fino a noi Come il vento di primavera Non si ingabbia nella rete Come i vostri capelli, come i sorrisi Come l’aria quando corre in bicicletta Questa è la libertà: azione e responsabilità Guardo i vostri nomi che sanno di bucato Che sanno di un altro paese Di aspirazioni migliori In cui è venuto naturale Prendere parte e da che parte stare Iside, Nelda Natalina Adriana, Stella Ada, Armina La staffetta in bicicletta Emma, Zaira Alma, Corina, Vincenzina Desdemona, Lina La staffetta in bicicletta Baluardo di civiltà Testimoni di umanità Fiori sulle sepolture E cure, cure Per fare Guerra alla guerra Dispacci nascosti nei bigodini E poi guanti e maglioni Filati e calzini E nomi di martiri in cornici Arrotolati nelle canne delle bici Ada, Gina Agnese, Armida Che scrivete una storia minore Di partecipazione Un litro di latte Un pezzo di pane Un chilo di carbone tolto al nemico È fermare l’occupazione Resistenza, latitanza Corrimi dietro Corri veloce E non dire parole Non dire parole, non dire parole E non dire parole… Voi che passate il testimone Perché arrivi più avanti Perché arrivi fino a noi Che ancora abbiamo da resistere Al mostro e le sue fauci Sepolte ai nostri piedi Per fermare la guerra Per fermare ogni guerra, insegnateci Voi madri, figlie Sorelle, compagne dell’umanità ricordateci Come il vento di primavera Non si ingabbia nella rete Come i vostri capelli, come i sorrisi Come l’aria quando corre in bicicletta Questa è la libertà: azione e responsabilità Voi che di voi dite che Non vi sembra d’aver fatto granché
Testo de Staffette in bicicletta, tratto dall’album Tredici Canzoni Urgenti di Vinicio Capossela (2023), cantato assieme a Mara Redeghieri.
Nel 1977 il 18 marzo uscì White Riot dei Clash. Cosi tanto per ricordare. La canzone è ispirata alle rivolte di Notting Hill Gate a Londra nell’agosto del 1976, durante gli scontri razziali fra i residenti giamaicani e la polizia.
White riot – I want to riot White riot – a riot of my own White riot – I want to riot White riot – a riot of my own
Questo è un obice di una guerra del secolo scorso. L’abbiamo trovato presso la pieve sulla sommità del monte Loffa, lungo il sentiero delle “Sette fontane” in Lessinia (VR).
“Mettete dei fiori nei vostri cannoni“: ecco noi l’abbiamo fatto.
I Giganti - Proposta (Mettete dei fiori nei vostri cannoni)
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
era scritto in un cartello
sulla schiena di ragazzi
che senza conoscersi,
di città diverse,
socialmente differenti
in giro per le strade della loro città
cantavano
la loro proposta,
ora pare che ci sarà un'inchiesta
tu come ti chiami?
Sei molto giovane
Me ciami Brambilla e fu l'uperari
lavori la ghisa per pochi denari
e non ho in tasca mai
la lira
per poter fare un ballo con lei
mi piace il lavoro,
ma non son contento
non è per i soldi che io mi lamento,
ma per questa gioventù
c'avrei giurato che mi avrebbe dato di più
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate,
ma note musicali
che formino gli accordi
per una ballata di pace,
di pace, di pace
Anche tu sei molto giovane,
quanti anni hai?
E di che cosa non sei soddisfatto?
Ho quasi vent'anni e vendo giornali
girando quartieri fra povera gente
che vive come me,
che sogna come me
sono un pittore che non vende quadri
dipingo soltanto l'amore che vedo
e alla società non chiedo
che la mia libertà
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate,
ma note musicali
che formino gli accordi
per una ballata di pace,
di pace, di pace
E tu chi sei?
Non mi pare che abbia di che lamentarti...
La mia famiglia è di gente bene
con mamma non parlo,
col vecchio nemmeno
lui mette le mie camicie
e poi critica se vesto così
guadagno la vita lontano da casa
perché ho rinunciato ad un posto tranquillo
ora mi dite che ho degli impegni
che gli altri han preso per me
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate,
ma note musicali
che formino gli accordi
per una ballata di pace,
di pace, di pace
Nulla è più anarchico del potere. Il potere fa praticamente ciò che vuole, e ciò che il potere vuole è completamente arbitrario, o dettatogli da sue necessità di carattere economico che sfuggono alla logica comune.
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