Sarebbe la parola guerra, non avrei alcun dubbio, perché fa parte della storia dell’uomo e la stiamo sentendo ripetutamente in questi ultimi tempi. Però proprio perché fa parte di noi, non la bandirei, la terrei lontana perché è una parola malsana.
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Sarebbe la parola guerra, non avrei alcun dubbio, perché fa parte della storia dell’uomo e la stiamo sentendo ripetutamente in questi ultimi tempi. Però proprio perché fa parte di noi, non la bandirei, la terrei lontana perché è una parola malsana. Bob Dylan scrisse Masters of War nel 1963, una canzone rabbiosa contro i costruttori e mercanti di armi. Un forte atto d’accusa anche verso i governanti degli stati, che spesso ne sono complici. L’autore si trova davanti alla domanda: “cosa posso fare?” e il suo stato d’animo trasborda nel finale in un collerico augurio di morte.
Traduzione a cura di Maggie’s Farm sito italiano dedicato a Bob Dylan. Il 2020 è giunto al termine ed è stato segnato dall’orribile presenza del virus Covid-19. Matt Berninger – Serpentine PrisonIl cantante dei The National è uscito con un suo album solista bello e dal suono caldo, del resto con una voce baritonale come la sua è facile attirare l’attenzione. La musica è semi acustica ed intima. Campos – LatlongI pisani Campos producono un album italiano personale, in cui ho trovato suoni acustici ed elettronici, una specie di folk alternativo. Particolari i testi, seguendo una scrittura di tipo cantautoriale. Nick Cave – Idiot prayer – Alone at Alexandra PalaceAvere le canzoni di una carriera ultra decennale e presentarle in una forma embrionale e senza il gruppo dei Bad Seeds. Un piccolo regalo (ben pagato fra l’altro) che il cantautore rock ha dato al pubblico. Questo concerto solista (voce e pianoforte) è stato registrato in piena solitudine, senza pubblico. Grande esecuzione, magari qualche brano è meglio nella sua versione con la band, ma resta davvero una grande interpretazione. Idiot Prayer è nato durante il lock down in Inghilterra. Nick Cave, Nicholas Lens – L.I.T.A.N.I.E.S.Lens, compositore di classica moderna, ha chiesto, durante il lock down, a Cave di scrivere dei testi per delle litanie di lodi e di richieste verso un essere divino (?!?). Lens ha poi musicato le litanie in dodici composizioni di circa cinque minuti ciascuna. I brani vanno ascoltati tutti insieme, per non interrompere il flusso poetico e magico dell’opera. Straordinarie ed emozionanti le voci dei cantanti. Bob Dylan – Rough and rowdy waysDylan durante questo periodo è uscito con disco nuovo: folk rock blues. Musicalmente bello da ascoltare e suonato splendidamente. La sua voce è magnetica in molti brani, non puoi restare impassibile. I testi? Beh, sono la parte importante di questo album, perché l’immaginazione poetica di Dylan non ha confini per i temi: la storia, la letteratura, la musica, l’amore e il destino riguardante l’autore o l’uomo? Bella domanda, eh? Diciamo che c’è chi l’ha spiegato meglio di me, oltre che con le parole, ha fatto una bella ricerca iconografica, il suo bel articolo lo trovate nel blog: Intonazioni conseguenti. Se proprio non vi bastasse, come del resto ho fatto pure io, c’è un sito italiano vecchio stile, dedicato completamente a Bob Dylan, dove hanno tradotto i testi di Rough and rowdy ways. Einstürzende Neubauten – Alles im AllemIl gruppo berlinese era da molti anni che non registrava un album. Alles im Allem è stato ideato nel loro solito modus operandi: tutto da soli, nel proprio studio, con il supporto dei fan, così facendo hanno il pieno controllo della propria opera musicale. Il centro nevralgico di tutta la loro quarantennale carriera è Berlino, a cui il disco è dedicato. Un disco che cresce, ascolto dopo ascolto, mostrando luci ed ombre della storia, delle situazioni del passato e del presente della metropoli tedesca. L’album, musicalmente e liricamente, è molto raffinato e carico di un espressionismo sonoro indimenticabile. Max Richter – VoicesIl compositore Max Richter si è ispirato alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, per scrivere l’album Voices. Ho recuperato queste parole del compositore: “In questi momenti è facile sentirsi senza speranza ma, proprio come i problemi del nostro mondo sono di nostra creazione, così lo possono essere le soluzioni. Mentre il passato è immutabile, il futuro è ancora da scrivere e la dichiarazione delinea una visione di un mondo migliore e più giusto che è alla nostra portata se lo scegliamo. ‘Voices’ è uno spazio musicale per riconnettersi con questi principi ispiratori“. L’album è composto di due dischi, nel primo ascoltiamo, assieme alla musica, una moltitudine di voci e di lingue, che leggono le frasi iniziali della Dichiarazione dei diritti, nel secondo disco solo le musiche senza le voci. Entrambi i dischi sono molto suggestivi ed emozionanti. The Last five minutes – The Last five minutesSuoni e ripetizioni che prendono forme musicali per esplorare gli ambienti. Questo progetto musicale nasce da un’idea di Marco Pandin suggerita ad Alberto Carozzi e Matteo Uggeri degli Sparkle in Grey. Se volete approfondire trovate qui un’intervista ai due autori. La mia non classifica musicale annuale degli anni scorsi è qui. |
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