Festa del papà

Anna: Sei a casa, papà? Se si, allora passo che ti porto un biglietto.

Elliott Smith, già dieci anni sono trascorsi dalla sua scelta

Elliott Smith ritratto in b&n

Un artista che ha saputo scrivere importanti pagine di musica dalla metà degli
anni ’90 fino alla fine dei suoi giorni (2003).
Pagine sussurrate in punta di voce mentre la sua anima urlava tutto il suo
amore e la sua infinita disperazione.

Inutile citare canzoni. Troppo comodo. Elliott Smith va conosciuto accordo
dopo accordo, strofa dopo strofa, canzone dopo canzone.

La sua musica sfiora la pelle per poi penetrare lentamente in vena e una volta
in circolo non smette di circolare, crescere ed emozionare.

Le sue canzoni rimangono a parlarci della sua dolcezza sussurrata dal fondo di
un pozzo dove solo chi conosce il silenzio può coglierne le infinite sfumature.

Elliott Smith va cercato. Come una nota smarrita, come un colore senza nome.

Fabio Fiocco

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E’ tutto quello di cui abbiamo bisogno, vero John?

 

I am Sam, la colonna sonora

Lo devo proprio confessare, ho acquistato questo CD soprattutto perchè ero curioso di ascoltare la versione di “Let it be” di Nick Cave, anche se devo dire che oltre a lui ci sono dei nomi niente male come Eddie Vedder (il cantante dei Pearl Jam), i Grandaddy, i The Black Crowes, Paul Westerberg (l’ex cantante dei The Replacements), Ben Harper e altri. Tutte le canzoni rappresentanto la colonna sonora del film “I am Sam” interpretato da Sean Penn, una persona con problemi mentali che ascolta sempre le canzoni dei Beatles, e Michelle Pfeiffer.
La selezione dei brani è molto interessante e non scontata, peccato che non sia stato preso in considerazione nessun brano di George Harrison ma solo quelli scritti dalla coppia John Lennon e Paul McCarty.

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