Siamo stati a Londra per qualche giorno.
Il mezzo ideale per spostarsi nella capitale britannica è la metropolitana (Underground o Tube).
Era da parecchi anni che non tornavo a Londra, ma mi ricordavo che molte persone durante le corse leggevano i libri.
Quest’anno mi aspettavo vederne di lettori, invece no: solo gente con lo smartphone.
Una rarità la persona che leggeva un libro: “H is for Hawk” di Helen Macdonald.
Foto scattate nella linea Circle / District a Londra.
Hai ragione, ma, senza rendercene conto, lo facciamo pure noi! Lo schermo ci tiene incollati allo smartphone!
Vuoi diventare uno zombie digitale?
No, grazie…
Ahahah meno male, mi preoccupavo.
ho riflettuto molto sul tuo articolo e ho capito bene cosa stiamo diventando: una somma di solitutudini
Urca! Non pensavo di scatenare una riflessione così profonda… a dirla tutta sono d’accordo con te: le persone sono così iperconnesse in digitale ma poi si fa davvero fatica a parlare, anche con un vicino di posto. Mah.
sì, è veramente assurdo se ci si pensa
Si, poi ci possono essere implicazioni sul controllo e sui dati, una sorta di “grande fratello”.
Che tristezza. Per me che con i libri ci lavoro, poi, anche una certa inquietudine.
Si, impressionante però orami “funzia” così…
è così enri…in tutto il mondo, ne sono convinta..una tragedia, il bello è che non sono solo i giovanissimi, pure i “maturi” e parecchio. ciaooo buona domenica
Non so che dire. Mah. Contenti loro contenti noi ?!? Ciao e grazie!
questo è certo, mio caro….l’altro ieri ero a una riunione e mentre s’aspettava il relatore tutti a leggere messaggi, postare foto, social insomma. io ho tirato fuori dalla borsa il mio libretto di poesie di lorca e ho notato una certa inquietudine nei vicini 😀
Fatto bene. Poi come diceva Marghian e altri commentatori là qualità proprio non c’è.
stupidità da socials…ciao enri
Si sì. Una situazione pazzesca, perder tempo così.
Ciao. Davvero rara, la lettura su libro. Ma quel che mi preoccupa non è tanto il supporto quanto la qualità della lettura, da “quel ramo del lago di como che volge a mezzogiorno……” si è passati a a “credevo ke eri al bar ieri sera, xché non c’eri?”, corredato non di foto illustrative ma di video di bullismo. La cultura sta lasciando piano piano il posto ad un insulso “cazzeggio” che, in certi piccoli momenti puo’ anche starci ma che, senza altro argomento, è solo alienazione. . Ciao 🙂
Sai che la tua considerazione di fondo è proprio interessante: non importa il supporto ma la qualità del contenuto. Ciao!
ma sai che anche a la metropolitana milanese è tutta un digitare sui cellulari? libri pochissimi (un tempo invece molto frequenti), qualche lettore digitale (non troppi) e parecchi viaggiatori isolati nelle loro cuffie. 🙂
Mammamia. Tutto il mondo è paese!
Grazie del tuo passaggio qui. Ciao!
cambia il mondo ehhh.. e a Londra cambia ancora di più e prima che qui. Quando ci andai io, qualche anno fa, erano tutti con il pc portatile e le cuffie enormi alle orecchie 🙂
Ora tutto è più piccolo…
Io leggo anche sul cellulare, ogni mezzo per poterlo fare per me è lecito, soprattutto quando i libri in casa non ci stanno più
Certo, infatti ha evidenziato l’aspetto del “volume” occupato.
Sai, invece faccio fatica a leggere sugli schermi luminosi, forse è il salto generazionale…
Credo sia abitudine
è l’era delle immagini e non dell’immaginazione…
ohibò 😉
Echetelodicoaffare?!? Effettivamente si ha ha tanto a disposizione ma poca immaginazione, mi pare che si subisca passivamente i contenuti, probabilmente perché così tanto almeno si ha questa sorta di impressione e poi che resterà? Mah
Hai presente quando passa un ciclone? ecco, uguale uguale: macerie. E toccherà ricostruire tutto.
Mammamia!!! Dai speriamo che non sia così catastrofico.
eheheheh! menti e coscienze martellate così mi sa che non lasciano scampo.
ma speriamo in una involuzione spontanea 😉
serenanotte
Speriamo… c’è parecchia piattezza in giro. Buonanotte.
la lettura è fatta anche di odore d’inchiostro, carta, peso specifico, e a quasi sessant’anni non cambio per quei cosi
Concordo con te, devo riconoscere che più di qualcuno si trova bene con i tablet, non saprei. Personalmente trovo molto stancante leggere sugli schermi, specialmente alla sera o alla notte.
anche per me è così
Hahahahah mi sento meno solo!
hermano con me non sei mai solo, vinile e carta, cazzo!
Si si ehm aggiungo anch i cidì…
ve beh
Concessi?
sì hermano
Grazie troppo buono!
d’altra parte il mio lettore cd Marantz del 91 non perde un colpo
Robbba buona il vecchio Marantz!
piatto Lenco, ampli Perla Nera Sansui e cd Marantz, robba eterna
Ti ammiro!
wow
Ma neppure un kindle muffo per far sospettare che leggano fuori dai social.
Per dove sono andato solo smartphone.
Non ci scommetterei ma era così.
Eh…
Sai alla fine ognuno decide per sé stesso… mah.
Per fortuna a casa mia entrano ancora tanti libri.
Saluti a presto.
Mi fa piacere saperlo.
Tanti saluti grazie del tuo commento.
Io ho sempre amato il peso e la sostanza delle cose. Compro ancora libri cartacei, dischi, manga, poster, giornali ecc…
Ho bisogno di sentire la consistenza.
Vedere tutto in 3d e non in 2d.
Sei anche un accumulatore seriale …
Lo stesso vale per me.
Si, sento davvero il bisogno di toccare con mano. Percepire quello che ho.
Credo sia importante.
Le emozioni salgono piu’ velocemente nella testa secondo me.
Piu’ sensi usiamo piu’ siamo umani
Interessante quello che scrivi. Effettivamente è così, non si ha la stessa sensazione con un dispositivo elettronico.
D’altronde c’è un cambiamento in atto epocale.
il problema è che siamo di fronte ad un cambiamento epocale, perché il mondo non sarà più come prima. Le prossime generazioni saranno completamente digitalizzate e non oso pensare come saranno le persone fra 300 anni. E’ triste lo so, io per esempio non riuscirei mai a leggere un libro sopra un tablet perché sono terribilmente legato al cartaceo, al prodotto che si sente in mano con tutto il suo contenuto culturale, ma dobbiamo rassegnarci…
Hai colto il punto della mia impressione, temo anch’io. Per fortuna i miei figli leggono ancora molto su “carta”.
Sulla metro ci sta…il problema è che tanti fanno così mentre camminano per strada!
Vero anche questo.
Beh, ognuno è libero di fare quello che preferisce, però quando c’è una comitiva e invece di parlarsi stanno lì ognuno a guardare il suo cosophone quello mi sembra un po’ ridicolo.
Si sì per carità.
Sono rimasto sorpreso tutto qui.
Il cosophone è magnetico, non si riesce a staccarsene.
Beh, mi fa piacere, trovo lo smartphone un mezzo fantastico.
Benvenuta! Così va il mondo.
Porca vacca se è vero…. E triste per quanto mi riguarda
Ale come ho scritto in un commento non ci scommetterei ma l’impressione è stata quella che ho avuto: no books. Devo dire che ho girato molto nella tube.
Come in Italia, purtroppo!
Non ci scommetterei ma mi è sembrato così.
Si può dire che tutto il mondo è paese.
A dimostrazione del fatto che spesso si legge per noia, per passare il tempo…
Moz-
Spiritoso
🙂
Anch’io ricordo i lettori di libri nella metro a Londra; chissà, magari stanno leggendo un ebook sullo smartphone.
Chi lo sa? Non sbirciato, mi sembrava poco educato.
Mal comune mezzo…disastro!
(Anche i proverbi ormai vanno aggiornati)
Sembra proprio di sì, caro Guido.
felice di essere a_social 😀
La penso come te. È un mondo pazzesco.
eh… se leggono libri ok, sennò fanno la fine dell’Italia…
Mah, non mi son messo a sbirciare, però mi pareva tutta “roba” social.