Franco Schirone, nel suo libro “I Provos, i Beatniks e l’anarchia (1966-1967)“, ha fatto un lavoro di ricerca negli archivi storici di documenti e volantini italiani del periodo della fine degli anni sessanta. Tutta documentazione prodotta da alcuni esponenti di una gioventù che sognava una società molto differente da quella reazionaria, che fu quella italiana degli anni settanta.
L’autore interviene e commenta i rapporti fra il movimento della contestazione globale e i giovani anarchici: qui dentro ci sono le scintille che accenderanno gli hippies e la controcultura in Italia.
Occorre ricordare che al tempo non erano ancora state inventate le fotocopie o i fax e quindi la comunicazione avveniva con una “velocità” diversa.
Il libro è anche una raccolta di documenti di non facile reperibilità, i quali non hanno per nulla perso la loro freschezza di idee.
Riferimenti
- Editrice Bruno Alpini – e-mail: bruno.alpini@libero.it
- Il libro di 76 pagine non è distribuito commercialmente, si può richiedere a stella*nera oppure a Dethector in cambio di un’offerta libera/consapevole.
Wow, quanta roba stellare 🙂
Grazie, mi fa piacere che trovi questo articolo.
Interessante! Possiedo un libro autoprodotto (“ciclostliato in proprio” nel 1982) intitolato “Il seme anarchico” (edizione né dio né padrone”) in cui un attivista di nome Bruno ha raccolto vent’anni di volantinaggi per le strade di Milano, era in pratica un “bloggatore” ante litteram che ciclostilava le sue riflessioni e le distribuiva davanti alle scuole e in altre contesti per la città. Cercandolo in rete ne ho trovato traccia qui: http://bfsopac.org/cgi-bin/koha/opac-detail.pl?biblionumber=657
Un saluto
Ciao Zop! Che bella sorpresa il tuo commento.
Chissà se il tuo “Bruno” non sia lo stesso della casa editrice.
Vado a darci una sbirciatina alla pagina web del tuo commento. Grazie.
I ritmi della comunicazione attuale portano all’esaurimento nervoso sia di chi li fa che di chi li subisce… non è vero ?
Ciao Marco, non saprei se essere così categorico ma trovo condivisibile il tuo commento. Grazie per il tuo passaggio qui.
quello che mi fa sempre pensare è appunto la velocità dell’informazione , quella di allora per noi tartarughesca..deve essere davvero un libero affascinante, buona serata enri
Grazie Viki, mi fa sempre piacere ritrovarti qui. Il libro è interessante e curioso. Buonanotte.
ottimo WE mio caro <3
Grazie! Ciaooooooo
c’era il ciclostile, ora nella leggenda
Infatti… ne sai qualcosa eh?
l’ho usato per l’ultima volta nel 1977
Anno leggendario.
sì, anno della mia maggior età (sigh!)
Pensa te ! Hai visto cosa ti ho fatto venire fuori!
più che altro lacrime nostalgiche
Potresti scriverci una poesia.
Molto interessante!
Sereno pomeriggio.
Grazie e buon proseguimento di giornata.
Sui volantini più in generale Pablo Echaurren pubblicò nel 1997 “Volantini italiani. Storia frammentaria del XX secolo” con le AAA edizioni (defunte ma benemerite per la cosiddetta controcultura).
Grazie per il tuo contributo, non la conoscevo questa pubblicazione. Mi piacciono questi libri che raccontano la storia recente.
Quello di Echaurren attraversa tutto il 900. Credo che oggi sia reperibile solo su bancarelle o remainders.
Grazie Tony per l’informazione.
decisamente interessante !!
Si, tenendo conto della ricerca sui materiali storici, come dici tu: decisamente interessante !!. Ciao!
Mi associo al barman Grazie!!!
shera
Cara Sherazade, sono contento che ti sia piaciuto questo articoletto.
Seguirò questo tuo consiglio Grazie ancora
Ne sono onorato.
🙂
oh che parolone
grazie della dritta, lo compro di sicuro !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Benissimo! Ti piacerà grazie ciao
Anche la copertina interessante. 😀
Si, è in linea con libro. Grazie ciao.