Le Luci della Centrale Elettrica non esistono più, ora Vasco Brondi si propone con il suo nome: ieri sera era a Villafranca in provincia di Verona. Questo è stato il secondo concerto dell’anno a cui siamo andati. Eravamo composti e distanziati, sempre meglio di non esserci. Il cantante alterna alle sue canzoni, poesie o brani di scrittori e ieri sera ha citato e letto Pier Vittorio Tondelli. Vasco Brondi ha poi ricordato Franco Battiato, suonando Bandiera bianca.
Visto ieri. Mi è piaciuto molto. Lo conoscevo fin dal suo primo disco ma era la prima volta che lo ascoltavo dal vivo. Devo dire che la sua voglia di poesia, lo fa diventare un narratore a tutti gli effetti, alternando brani intimisti a quelli più ritmati, e in fondo lo spettacolo regge bene fino alla fine, e le sue storie si fanno piacere proprio per la loro disponibilità, uguali alle nostre. Il movimento scorrevole dei suoi testi mi ha attratto da sempre e ha lasciato il segno anche questa volta. Buoni anche i suoi monologhi e la sua disponibilità adatta per emozionarci. Bravo!
Si, ripensandoci sta trovando la sua dimensione sul palco: canzoni e letture e sue parole.
che nostalgia x verona e villafranca… tondelli è un autore che amo molto e battiato è battiato bravo vasco brondi…ciao enri
Carissima!
Grazie del tuo passaggio qui, mi fa piacere. Ti auguro di aver modo di passare a VR allora!
speriamo un bacione
Grazie+++
lo vado a vedere proprio questo mercoledì: suona quasi sotto casa mia. Ti saprò dire…
Mi dirai… cmq sempre piacevole.
Le canzoni nuove sono meglio dal vivo che non su disco.
Grandissimo, l’ho visto con le Luci della centrale elettrica, persona gentile, alla mano, grande autore del malessere contemporaneo!
Si, molto originale nel suo “leggere” questi tempi. Mi piace molto è stata la sesta volta che la vedevo.
Indie rock d’autore. Merita di più rispetto a certe chiaviche che girano…
Mah, francamente non ho voluto pensarci, volevo ascoltare l’artista. Fra l’altro non ha fatto alcun riferimento alle sue ultime idee.
La sua L’amore ai tempi dei licenziamenti dei metalmeccanici l’ascoltavo dieci anni fa mentre camminavo di notte nella nebbia quando lavoravo a scuola in volontario esilio veneto. Che ricordi meravigliosi, grande Vasco Brondi
Aaaahhhh sospiro….
Che brano che resta e mi pare di capire che Vasco ti ha “radiografato”.
Testi ermetici, si sposano bene con ambienti non troppo POP per dirla ahah, la pianura nebbiosa ci sta alla grande e i CCCP non ci sono più da un bel pò
E se non sai come si fa, chiedi a Settantasette!
Che ha detto di Tondelli? Comunque Vasco é l’anima delle Luci della centrale !!!!
Parlava di un autostrada verso il nord Europa…
Uuuuuh ha parlato del suo primo libro !!!!! Adoro Tondelli. Si é capito !
Lo ha inserito in un discorso sull’Emilia.
L’Emilia paranoica … Reggio Emilia la viveva come una sorta di patrie-prigione. Se vuoi approfondire Tondelli parti proprio dal suo primo scritto. Altri Libertini.
Grazie, c’è l’ho in lista da tempo memorabile. Dovrò leggerlo.
L’ha fatta “L’amore al tempo (dello sblocco) dei licenziamenti dei metalmeccanici”?
Purtroppo no. Quasi tutto l’ultimo album è qualche cosa dagli altri.