L’anno venturo ovvero il 2018

Teatro Ristori, Verona

L’augurio per l’anno venturo è che ogni luogo sia un’area d’incontro, un posto dove ascoltare, confrontarsi pacificamente, senza violenza verbale o fisica:
che sia un teatro, una casa, un ufficio, una piazza, un bar, un’osteria o un prato.

L’altra sera al crepuscolo ho fotografato il piccolo Teatro Ristori a Verona, restaurato da pochi anni e mi è sembrato molto bello da vedere così illuminato.

BUON 2018!

Lorenzo Monguzzi e Marco Paolini a Pejo Suoni delle Dolomiti 2013

Lorenzo Monguzzi e Marco Paolini Val di Pejo, Suoni delle Dolomiti 14 luglio 2013Partiamo dal parcheggio della scuola materna, siamo io e Alberto di domenica mattina e fa già caldo. Certo siamo a luglio.
Ho voglia di sentire Lorenzo Monguzzi con il suo nuovo progetto musicale e poi c’è anche Marco Paolini.
Finalmente arriviamo, saliamo facendo il primo tratto in cabino-via, poi su a piedi, fino alla conchetta del concerto.
Sole è allo zenith, picchia giù bene, siamo a quasi duemila metri.
Siamo già in molti e mentre ci sediamo sull’erba altra gente continua ad arrivare.
Leggerò giorni dopo che eravamo in duemila persone per Monguzzi e Paolini in Val di Pejo (TN).

Poco prima delle 14 si inizia. Lorenzo è accompagnato dalla Piccola Orchestra Variabile. Marco Paolini prende la parola dicendo: “Ho intuito che avrei creato un bel rapporto con Lorenzo, quando ho capito che lui parlava della Lombardia come io del Veneto.”

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Shakespeare rappresentato

Teatro Romano Verona palco per Molto rumore per nulla 2013Ogni anno in estate a Verona sono rappresentate le commedie di William Shakespeare per il Festival shakespeariano. Il palcoscenico e’ il suggestivo Teatro Romano a ridosso del fiume Adige e a fianco di Ponte Pietra.
Quest’anno ho visto Il Mercante di Venezia e Molto rumore per nulla. La regia della prima commedia era di Valerio Binasco e il ruolo principale di Shylock era interpretato da Silvio Orlando, mentre la seconda era diretta da Giancarlo Sepe.
Entrambe le commedie non erano rappresentate in modo tradizionale, Il Mercante di Venezia molto moderno con una scenografia minimale e astratta, gli attori con i costumi vestiti come impiegati e faccenderi del secolo scorso, mentre in Molto rumore per nulla la scenografia sembrava la bottega di un rigattiere e di uno sfasciacarrozze, gli attori invece con costumi da gitani, pirati e guasconi. Sicuramente queste due rappresentazioni rendevano brillante e divertente le storie, sopratutto la seconda con balli e canti.

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