Benvenuti in america

La copertina della rivista Time.

Restiamo umani?

Si, restiamo umani.

La Vespa che mi ha ricordato l’Estate dell’Amore del 1967

Vespa Piaggio summer of love 1967 estate dell'amore

Pochi giorni fa stavo passeggiando in centro e ho visto una Vespa multicolore con i simboli tipici dell’Estate dell’Amore del 1967.

Esattamente cinquant’anni fa nascevano degli eventi sociali e politici incredibili negli USA: gli hippy e le persone contro la guerra in Vietnam si unirono in un grande movimento di protesta, la cosiddetta Summer of Love.
Diedero origine a manifestazioni e concerti.
Uno di questi fu il primo festival rock a grande affluenza, il Monterey Pop Festival.
Nei tre giorni vi suonarono alcuni grandi artisti: Simon & Garfunkel, Janis Joplin, Jefferson Airplane, The Buffalo Springfield, The Who, Jimi Hendrix e tanti altri.
San Francisco divenne la capitale della controcultura: musica, arte, grafica, diritti civili, pacifismo, tutto poteva essere in nome dell’amore.

La canzone più simbolica è proprio San Francisco (Be Sure to Wear Flowers in Your Hair) cantata da Scott McKenzie. La musica e il testo invitano alla gioia e alla speranza per quello che potrà o poteva essere un futuro migliore o diverso.

San Francisco (be sure to wear some flowers in your hair)San Francisco (porta dei fiori nei capelli)San Francisco (porta dei fiori nei capelli)
If you're going to San Francisco
Be sure to wear some flowers in your hair
If you're going to San Francisco
You're gonna meet some gentle people there

For those who come to San Francisco
Summertime will be a love-in there
In the streets of San Francisco
Gentle people with flowers in their hair

All across the nation such a strange vibration
People in motion
There's a whole generation with a new explanation
People in motion people in motion

For those who come to San Francisco
Be sure to wear some flowers in your hair
If you come to San Francisco
Summertime will be a love-in there

If you come to San Francisco
Summertime will be a love-in there
Se andrai a San Francisco
assicurati di avere dei fiori nei capelli
se andrai a San Francisco
conoscerai della gente veramente cordiale

Tutti coloro che verranno a San Francisco
durante l'estate troveranno un amore
Nelle strade di San Francisco
troverai tutti coi fiori nei capelli

Attraverso tutta la nazione
ci sono strane vibrazioni
sono le emozioni della gente
c'è un'intera generazione
con una nuova spiegazione
le emozioni della gente

Tutti coloro che verranno a San Francisco
dovranno assicurarsi di avere dei fiori nei capalli
se tu verrai a San Francisco
durante l'estate troverai un amore

Se tu verrai a San Francisco
durante l'estate troverai un amore
Riferimenti

Salviamo il nostro mare

Promontorio del Conero, mare Adriatico

Promontorio del Conero nelle Marche, mare Adriatico.

Prendo la staffetta del Salviamo il nostro mare da Giuliana.

Il fatto futuribile che entro il 2050 negli oceani vi sarà più plastica che pesci, è drammatico.

Se pensiamo che metà della plastica la usiamo solo una volta, è vergognoso.


Tra pochi giorni i governi di tutto il mondo si incontreranno e potrebbero fermare la marea di plastica, prendendosi l’impegno epocale di ripulire gli oceani. La pressione pubblica ha già obbligato l’Indonesia, secondo più grande produttore di rifiuti plastici, a impegnarsi a ridurli del 70%! Ora dobbiamo fermare anche gli altri.

Se arriveremo a un milione di firme per questo appello globale, il direttore del programma ONU per l’ambiente annuncerà la nostra campagna davanti a tutti i governi mondiali e lavorerà con noi per arrivare al divieto della plastica usa-e-getta e a far respirare di nuovo il mare. Firma ora.

 

#iostocongabriele

La notizia di oggi 24 aprile 2017: Gabriele è libero e in Italia!!!

#iostocongabriele di Zerocalcare

#iostocongabriele disegno di Zerocalcare.

→ Prosegui la lettura di #iostocongabriele

Se ci fosse una botta e risposta di Pace

La bandiera della Pace

Non è possibile che vi debba essere sempre una botta e risposta militare, continuamente.

È dalla prima guerra del golfo nel lontano 2 agosto 1990, che nell’area medio orientale non vi è Pace, per tutti.

È possibile una botta e risposta impostata sul dialogo?

Post (utile ?) suggerito da Un post inutile di Ernest.

 

La libertà non è un bavaglio

La libertà non è un bavaglio

Questo è il Nostro blog, questo è il Nostro spazio per esprimerCi.

Le notizie false in rete e la diffamazione si combattono con più cultura e senso civico, non con limitazioni della libertà, degne della peggior dittatura.
di Web sul blog.

Ho preso il banner dell’iniziativa che è stato realizzato da Ofelia Deville del blog Pride.

 

Neil Young sta con i nativi di Standing Rock

Proteste Standing Rock NODAPLIn onore delle nostre future generazioni, noi combattiamo questo oleodotto per proteggere la nostra acqua, i nostri luoghi sacri e tutti gli esseri viventi.
Standing Rock.org

Purtroppo la storia si ripete con gli indiani d’America: pochi giorni fa è stato sgombrato il campo base dell’accampamento di protesta di Standing Rock. I nativi americani che vivono nella omonima riserva stanno contestando e cercando di bloccare pacificamente la costruzione dell’oleodotto Dakota Access Pipeline che attraverserà delle aeree fluviali e lacustri. I nativi sono molto preoccupati per l’impatto ambientale e ai possibili danni causati dall’inquinamento. Le proteste sono iniziate nel 2014 e hanno avuto una risonanza anche internazionale. Molte celebrità hanno dato il loro supporto e sono state a Standing Rock. Fra chi ha dato il suo contributo, non poteva mancare il rocker Neil Young. Il cantautore canadese ha dedicato una canzone alla battaglia di Standing Rock, tratta dal suo ultimo disco Peace Trail (2016).

L’album è stato definito un instant record perché affronta temi contemporanei su cui c’è un forte dibattito: la politica, l’ambiente da salvaguardare o la riflessione sul disinteresse delle persone. Il disco è diretto e scarno per testimoniare l’urgenza dei messaggi. Proprio il brano Indian Givers è a favore delle persone di Standing Rock e della loro causa. Il video della canzone è stato montato con reportage televisivi e riprese fatte con lo smartphone da Neil Young stesso. La canzone è un duro atto d’accusa verso i bianchi e l’ipocrisia che sta dietro alla costruzione del Dakota Access Pipeline. È noto che fra i finanziatori ci sono due banche europee: l’italiana Intesa Sanpaolo e l’olandese ING.

Greenpeace Italia ha lanciato una petizione per chiedere a Banca Intesa di non finanziare il Dakota Access Pipeline. [Si può firmare qui].

There’s a battle raging on the sacred land
Our brothers and sisters have to take a stand
Against us now for what we’ve all been doin’
On the sacred land there’s a battle brewin’
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
Now it’s been about five hundred years
We keep taking what we gave away
Just like what we call Indian givers
It makes you sick and gives you shivers
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
Big money goin’ backwards and ripping the soil
Where graves are scattered and blood was boiled
When all who look can see the truth
But they just move on and keep their groove
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
Saw Happy locked to the big machine
They had to cut him loose and you know what that means
Yeah, that’s when Happy went to jail
Behind big money justice always fails
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
Bring back the days when good was good
Lose these imposters in our neighborhood
Across our farms and through our waters
All at the cost of our sons and daughters
Our brave songs and beautiful daughters
We’re all here together fighting poison watersStanding against the evil way
That’s what we have at the end of dayI wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
I wish somebody would share the news
C’è una battaglia che infuria sulla terra sacra
I nostri fratelli e sorelle devono prendere posizione
Contro di noi per colpa di ciò che stiamo facendo
Sulla terra sacra una battaglia si avvicina
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Ormai sono cinquecento anni che
Continuiamo a tenerci quello che abbiamo portato via
E continuiamo a dirci, “che indiani generosi” (1)
Ti fa sentire disgustato e ti dà i brividi
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Il denaro torna indietro e lacera la terra
Cosparsa di tombe e dove il sangue ribolliva
Quando chiunque guarda può vedere la verità
Invece se ne va e torna alla sua vita
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Ho visto Happy incatenato alla grande macchina (2)
Dovevano dargli il benservito, sai cosa vuol dire
Yeah, fu così che Happy andò in prigione
Davanti ai soldi la giustizia perde sempre
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Torniamo ai giorni in cui il bene era il bene
Cacciamo questi impostori dal nostro quartiere
Dalle nostre fattorie e dai nostri fiumi
Ne va dei nostri figli e delle nostre figlie
I nostri coraggiosi figli e le nostre bellissime figlie
Siamo qui tutti insieme a combattere le acque avvelenate
In piedi contro il male
E’ quello che ci resta alla fine della giornataSpero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Spero che qualcuno condividerà la notizia
Note

(1) “Indian givers” è un’espressione che significa “persona che vuole riprendersi ciò che ha regalato”. Tale espressione nacque in America all’epoca dei colonizzatori europei e viene oggi ritenuta offensiva nei confronti dei nativi americani (Wikipedia). Non essendo possibile tradurla letteralmente, si è optato per una traduzione che rendesse lo stesso significato critico e ironico che costituisce il messaggio della canzone. Con l’espressione originale Young intende sottolineare che l’uomo bianco si comporta esattamente come coloro che ha sempre criticato e combattuto: i nativi.
(2) Young si riferisce ad un episodio avvenuto durante le proteste a Standing Rock. Dale “Happy” è un attivista che è stato arrestato per essersi incatenato alle attrezzature in segno di protesta.
Curiosità: Neil Young ha festeggiato il suo 71° compleanno suonando con gli indiani a Standing Rock.
Nota: Il testo e la traduzione sono del sito neilyoungtradotto.blogspot.it.

Pubblicato su Bioimita.

Tu dal tuo trono

Cielo

Tu che dal tuo trono annunci una nuova corsa all’armanento.

Noi invece qui e lontani, mi chiedo se guardi mai un cielo come questa mattina.

Tu che pensi di governare e comandare.

Noi invece qui e mi dico che sono e sarò lontano da te.

Tu che potresti avere un punto di vista diverso e invece mi pare il niente … ma vai a farti fottere.

I pugni di Donald Trump

Stavo sfogliando il supplemento speciale dell’Internazionale intitolato “Presidente Trump” e mi accorgo che fa il pugno, come se fosse di sinistra.

Resto sorpreso, poi ho capito, è lui che è aggressivo.

Io, Daniel Blake di Ken Loach

Daniel non può riprendere a lavorare a 59 anni dopo un arresto cardiaco. La sua vicenda diventa assurda perché il sistema che dovrebbe aiutarlo, con la sua burocrazia lentamente lo immobilizza, senza fargli ottenere il legittimo sussidio di disoccupazione per invalidità. Il protagonista non si arrende e continua tenacemente la quasi disperata richiesta.
Ken Loach racconta la vicenda con realismo, con un pizzico di ironia e un profondo rispetto per i personaggi.
Il regista mostra i meccanismi articolati che schiacciano Daniel e le storie che si intrecciano con lui.
Un film speciale sul senso di solidarietà e con una critica sociale molto attuale.
Memorabile la scena di Daniel con la bomboletta spray.

Io, Daniel Blake trailer ufficiale

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