Sebastiano Effe è un polistrumentista ed autore, nonché chitarrista dei Kailashnero. Oggi è stato rilasciato il suo album electro – ambient. Molto suggerito come ascolto.
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Sebastiano Effe è un polistrumentista ed autore, nonché chitarrista dei Kailashnero. Oggi è stato rilasciato il suo album electro – ambient. Molto suggerito come ascolto. Chi sono i Kailashnero? Sono un gruppo veronese che ho visto dal vivo più volte e che mi piacciono molto. Sanno suonare e scrivono la “loro musica” completamente. Sanno di essere una piccola entità, ma vanno avanti per la loro strada, in una direzione personale e non allineata al pensiero comune. Si esprimono con canti di protesta, quindi ho chiesto a Svend di raccontare chi sono i Kailashnero. Esiste una montagna dell’insorgenza, della ribellione agli “stati di cose”, al dominio collettivo e a quello intimo individuale, alle situazioni codificate di imperi e colonie accettate supinamente dall’abbaglio del “benessere”. Questa montagna si trova al centro del centro del mondo, il nostro, quello della musica. Un orrido che non ha ne’ longitudini ne’ soprattutto latitudini. È un A-centro che vive in ognuno di noi e che respira nero. Il kailash della ribellione parla di se’ stesso, quando attacca gli “scogli di fuoco” della realtà quotidiana di dominio dell’uomo sull’uomo per offendere ogni concretizzazione di privilegio castale, ogni stato d’obbligo e d’essere tendente alla sottomissione. Il kailash erutta senza essere un vulcano, nelle sensualità mitiche d’Apollonia, in un rapporto d’intrecci, mentre il tempo crolla in una pietra capovolta. Il kailash si copre di nuvole nere per cancellare ogni nome, preso nell’idolatria egoica dell’autoaffermazione, per ridonare colori d’invenzione agli occhi del sogno. Ma è proprio nella quotidianità del vivere che si fa’ strada la rabbia per i “detentori del censo”, chiusi nelle loro altezzose illusioni di ricchezze, anche tecnologiche, paradossalmente annullabili nella preparazione di un semplice “masala”. L’apice del “Gana Parvat” trasforma in cibo per gatti l’oro, la fionda, la cecità, il velo, la prigionia di chi non vive con passione, per indicare una vendetta degli ultimi contro chi lavora ad una pacificazione promossa dai “vincitori” di ogni credo e di ogni dove. Come le larve che si insinuano nei tessuti sociali, che ricoprono cariche inamovibili, che muovono e architettatano la “stabilità del loro personale potere d’oppressione”. Una ribellione di “morti dentro” che serpeggia dai cuori dei disillusi, degli sbagliati e dei vigliacchi, atta ad erodere impercettibilmente le spire del “drago imperatore” trascinato nell’implosione piroplastica dei “reietti per l’eternità”. E allora quel kailash, da quasi un secolo circondato all’occupazione militare dell’indifferenza, diviene la “montagna inespugnabile dell’Anarchia”, nera come le colate laviche dei vulcani, (questa volta sì) d’Islanda, pronti ad inghiottire costruzioni di dominio blustellate, invadenti e subordinate ad un “nuovo” ordine mondiale destinato a frantumarsi sulle note aggressive del Grande Nulla. Riferimento: Kailashnero su Bandcamp.com I Kailashnero sono: Parole: Svend
Per informazioni vedere la locandina allegata. I veronesi Kailashnero hanno rilasciato da pochi giorni il loro primo omonimo album. Ho già visto due volte il gruppo dal vivo, sono davvero bravi ed intensi. A me piace molto il rock indipendente ed irruente di protesta: questo disco centra musicalmente molti temi politici e sociali degli ultimi tre anni. I testi di Svend, sono cantati in italiano. L’album è autoprodotto e registrato professionalmente, cin molta cura. Riferimento: Kailashnero su Bandcamp.com I Kailashnero sono: Svend: Voce Parole: Svend I Kailashnero sono sempre più convincenti in concerto. Visti al Giarol Grande, a ridosso delle rive del fiume Adige a Verona. Sebbene il tardo pomeriggio estivo era afoso, il gruppo non si è risparmiato con il loro “rock popolare di protesta”. Il primo album autoprodotto è stato rilasciato nel durante il mese di settembre, seguirà un aggiornamento. Riferimento: Kailashnero su Bandcamp.com I Kailashnero sono: Svend: Voce Parole: Svend Incontro divulgativo per insinuare il dubbio anche sull’uso del “telefonino”. Campofontana è una frazione di Selva di Progno (VR), si trova nella Lessinia Est, al confine fra le provincie di Verona e Vicenza. L’altitudine della località Campofontana è di 1224 metri e oggi avrei voluto fare il sentiero che parte dal cimitero e porta a Cima Lobbia (1672 metri), ma purtroppo è scoppiato un temporale ed ero praticamente già giunto al parcheggio della località. Poco male, pazientemente ho aspettato che smettesse la pioggia, tanto ero già lì e ho pensato di fare una passeggiata nei dintorni. Così facendo ho potuto ammirare una parte della gran varietà floreale della Lessinia. Lungo il piacevole sentiero panoramico che porta verso Durlo, capita spesso di incontrare le vecchie malghe e delle placide vacche ad alpeggio libero e da cui si ricava il formaggio Monte Veronese. Nella galleria fotografica ecco i fiori che ho incontrato. Tornando indietro, ho proseguito per il sentiero di Cima Lobbia, vedendo dall’alto la Contrada Pagani, tipico nucleo di origine Cimbra a 1260 metri. Partendo dal Casino di Caccia poco sotto Custoza, frazione di Sommacampagna (VR). Si arriva sul Monte Godi e si riscende nel sentiero del bosco. percorrendo un anello. Si apprezzano i campi verdi, gli alberi ed il bel cielo primaverile. Capita spesso di vedere i rossi papaveri. Può capitare di incontrare un fagiano. La Polizia in Lamborghini a Verona, in piazza Brà. L’ho vista ieri, primo d’aprile e non è un “pesce d’aprile”. Gli interventi delle forze dell’ordine saranno più rapidi, alla faccia del consumo di carburante e del “le auto pattuglie non girano per le strade come una volta, perchè non hanno risorse per il carburante”. 😉 L’ombra si riposa sulla vecchia mulattiera e tira il fiato (pure lei), per raggiungere Prada Alta (VR). |
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