CCCP Fedeli alla Linea – Palestina

Bandiera Palestina e simbolo della Pace

Galilea Samarìa
Nazareth Cafarnao Genesaret
Jerusalem Giudea
Hebron Betlem Emmaus Qumram Qumram Gerico

Scaraventata a terra maestà d’Israele
Piange nella notte lacrime d’amaro
Non un consolatore tra i suoi amanti
Lunghe lamentazioni e langue il cuore

Magnificat
Magnificat anima Dominum
Magnificat

Le nostre case ad altri le donne vedove
Pietre disperse all’imbocco della strada
Guidano i passi dell’intifada
Agli insolenti l’ira la grazia ai giusti

Magnificat magnificat
Magnificat anima Dominum
Magnificat

CCCP – Fedeli alla Linea – Palestina, dall’album “Canzoni, preghiere, danze del II millenio” (1989).

Massimo Zamboni 17 novembre 2022 Cavriago

Massimo Zamboni ha presentato il suo libro “La trionferà”, leggendone vari brani, tutti dedicati alla storia del paese di Cavrigo (RE). Fra una lettura e l’altra, Massimo e il suo gruppo di musicisti, hanno suonato la maggior parte dell’album “La mia patria attuale”.

La mia non classifica musicale del 2022

Sono giunto alla fine del 2022 e ho scritto la mia Non classifica musicale del 2022. È stato un anno difficile da vivere, specialmente per le scelte illiberali, che ho subito, ma non sono mai stato solo. Sicuramente la musica mi ha accompagnato, ascoltando dischi nuovi o riscoprendo musiche del passato. Devo ringraziare sia la mia compagna che è sempre stata consapevole e battagliera, che i miei figli. Non posso scordare il resto della famiglia naturale e quella allargata di alcuni amici: siamo stati tutti uniti. Qualcuno si è perso per strada, ma chi se ne fotte, d’altronde c’è una strofa di Faber che è significativa: “… in direzione ostinata e contraria…” Sono riuscito a recuperare dei biglietti di concerti rimandati dal 2020 e sono stati tutti eccezionali: Pearl Jam, Beck e altri come i Bauhaus, Gorrilaz, Idles, Niccolò Fabi, Nada e il mio amatissimo Massimo Zamboni. Dai, finalmente essere ad un concerto dal “vero”, dal “vivo”. Non posso non ricordare Giuseppe del blog Una volta ho suonato il sassofono e il gruppo di amici musicofili del suo canale Telegram Ubu Dance Party, vale la pena esplorarlo e unirsi al canale.

Big Thief – Dragon New Warm Mountain I Believe In You

Traccia d’ascolto

Francesco Benozzo e Fabio Bonvicini – Cronache da un Naufragio

Traccia d’ascolto

Breathless – See Those Colours Fly

Traccia d’ascolto

Fontaines D. C. – Skinty Fia

Traccia d’ascolto

OFF! Free LSD

Traccia d’ascolto

Starlight Assembly – Starlight and Sill Air

Traccia d’ascolto

Massimo Zamboni – La Mia Patria Attuale

Traccia d’ascolto

Voi che ne pensate?

Se poi volete ascoltare la mia non classifica musicale di quest’anno, ho preparato una lista. Prima di tutti gli altri brani metto “L’anno del Grande Inganno” di Francesco Benozzo e Fabio Bonvicini, non essendo presente ad oggi sulla nota piattaforma d’ascolto musicale. Per informazioni potete rivolgervi a: stella*nera.

La mia non classifica musicale annuale degli anni scorsi è qui.

Intervista ai curatori di Vennero in sella due gendarmi

Vennero in sella due gendarmi è una raccolta di scritti e musica curata per aiutare il fondo di difesa Genova Antifascista. I curatori sono Marco Pandin e Marco Sommariva, così ho pensato di sentire da loro come sta andando la situazione per supportare il fondo di difesa genovese.

Come sta proseguendo l’iniziativa?

Marco Sommariva: Alla grande: da sabato scorso 6 febbraio la prima tiratura è da considerarsi esaurita, e questo significa che è andata via in sole tre settimane. A giorni partirà la ristampa.
Marco Pandin: Vero, questa velocità di diffusione mi sorprende e mi rende felice. Ma la soddisfazione più grande è stata il rendersi conto della grande voglia di partecipare, di essere e di esserci, del desiderio di contribuire come possibile. Marco ed io abbiamo costruito questa rete di contatti senza avere un disegno o una strategia, sono bastati cinque-dieci minuti al telefono quindi neanche il tempo tecnico per metterci d’accordo. Abbiamo chiesto, fatto girare la voce. E non ne farei neanche una questione di comune orientamento politico, tanto siamo diversi – tutti. Penso che sia stato compreso a fondo il nostro spirito più autentico, la nostra voglia di fare qualcosa. Ho già curato altre raccolte nel passato, penso che sia la prima volta che nessuno tra i partecipanti mi abbia chiesto una qualche lista delle adesioni già pervenute – e questo trovo la dica lunga sull’atteggiamento di come ciascuno ha messo a disposizione la propria creatività senza chiedere niente in cambio.

Qual’è la tiratura di Vennero due gendarmi … ?

M. S.: 600 copie la prima tiratura, e di altre 600 sarà la seconda.

Avete agito su espressioni artistiche diverse: il disegno, la musica e la scrittura.

M. S.: Ogni forma d’arte può veicolare il messaggio antifascista, così come ognuno di noi può combattere quotidianamente ogni forma di fascismo, e se per caso avessimo difficoltà a identificare questo cancro che a volte s’insedia anche in famiglia, forse può aiutare ricordare cosa scrisse Pasolini nel ’74: “Se la parola fascismo significa la prepotenza del potere, la “società dei consumi” ha bene realizzato il fascismo”. E aggiungo che quello di combattere personalmente il fascismo, ogni giorno e in ogni luogo, è uno sforzo che dobbiamo fare perché, come scriveva Orwell, “Se sostenete che il fascismo è soltanto un’aberrazione che in breve tempo si esaurirà da sola, vi cullate in un sogno dal quale vi desterete nel momento in cui qualcuno vi darà una manganellata sulla testa”.
M. P.: Quando avevo vent’anni ho letto un volantino dei Crass dove c’era scritto press’a poco “La nostra arma più potente è la creatività”. Ero un fanzinaro, del genere non so cosa fare e come fare, ma lo faccio comunque. Col mio giro di amici di allora amavamo ascoltare musica, suonare, disegnare, scrivere, sognare – tutti pretesti per incontrare, conoscere, imparare, scambiare, confrontarsi, crescere. Ecco, quella frase mi ha colpito, ispirato ed accompagnato, ed ho cercato di farla mia anche nelle mie storie di tutti i giorni. Se ne ho ricavato un insegnamento? Direi che pensarla così è stato fondamentale per riuscire a sopravvivere nel posto di lavoro, per impostare la vita in casa e l’educazione dei figli. Per costruire una mentalità che sia condivisione, oltre che perenne capacità di meravigliarsi.

Come è stata accolta dai genovesi la raccolta per il fondo di difesa Genova Antifascista?

M. S.: Benissimo. Tutte le realtà antifasciste genovesi hanno acquistato numerose copie e, ne avessimo ancora a disposizione, ne acquisterebbero altre: abbiamo consegnato pacchi contenenti sino a 40 confezioni. Grande attenzione ci è stata dedicata anche dalle altre province liguri: Savona, Imperia e La Spezia. Ma l’iniziativa sta andando forte anche fuori dai confini regionali: tutta l’Italia s’è mossa, dal Friuli alla Calabria, dalla Sicilia al Piemonte, passando per la Sardegna.

Alla luce di quanto mi avete raccontato, come sarà il futuro?

M. S.: Dopo l’evoluzione della repressione che è passata dal “solo” picchiare coi manganelli al picchiare coi manganelli e sulle tasche degli antifascisti, ho l’impressione che il Sistema dovrà ulteriormente cambiare tattica per provare a mettere in ginocchio l’antifascismo, visto che – militanti e non – non ci hanno pensato su due volte a metter mano al portafogli per riempire la cassa che occorrerà a coprire le spese legali dei 56 denunciati per gli scontri di Piazza Corvetto, del maggio 2019. Per noi antifascisti il futuro è roseo, e non può essere diversamente dopo i “muscoli intellettuali” mostrati con questo doppio cd; lo vedo nero, invece, per chi sta dall’altra parte. Siamo tanti, uniti, preparati, e combattiamo su più livelli: noi abbiamo un futuro, questo è certo.
M. P.: Sorrido nel sentire Marco che parla così: parla come un disco di Franti, io tenderei a essere più introspettivo e pensoso come un disco dei Kina. Entrambi facevano però fiorire in cuore delle belle speranze, e non c’era bisogno di trucchi e travestimenti o slogan urlati dal palco. Miravano al cuore della gente, e hanno fatto centro. Quando ero ragazzo era stato creato questo mito del “non futuro” – coi Sex Pistols lo cantava buona parte del punk, e dopo gli anni di piombo e nel bel mezzo degli anni di televisione obbligatoria io lo trovavo opprimente e insostenibile. Il futuro c’era eccome, solo che bisognava farsi il culo per costruirlo. Una cosa che ho imparato in questi anni è che il “non futuro” era una trovata pubblicitaria per derubarci degli spiccioli e della speranza. Forse ho fatto bene allora ad ascoltare il cuore.

Si può richiedere la raccolta in 2CD, con offerta libera e responsabile a: Genova Antifascista

Si ascoltare l’intervista a Marco Sommariva per Genova Antifascista a cura di Gianluca Polverari su: Radio Città Aperta Podcast.

Contributi scritti di:

Erri de Luca, Giansandro Merli, Franco Arminio, Maurizio Maggiani, Fabio Geda, Paolo Cognetti, Haidi Gaggio Giuliani, Max Mauro, Alessandro Spinazzi, Carmine Mangone, Stefano Giaccone, Marco Sommariva

Contributi grafici di:

Zerocalcare, Gaia Cocchi, Fabio Santin, Chiara Sestili, Elia Fortunato, Federico Zenoni, Stefano Sommariva, Shinbross [Giulio Sciaccaluga], NicoComix

Le canzoni del doppio CD “Vennero in sella due gendarmi, vennero in sella con le armi”:
  1. Giorgio Canali – Genova per noi
  2. Andrea Sigona – La ballata dell’innocenza
  3. Yo Yo Mundi con Marco Rovelli – Anarcobaleno
  4. Ascanio Celestini – La camminata del moribondo
  5. Mars on Pluto – La violenza
  6. L’Estorio Drolo – La chansoun de Nadu
  7. Alessio Lega – Matteotti
  8. Banda POPolare dell’Emilia Rossa – Non mi scorderò di te
  9. Modena City Ramblers – La legge giusta
  10. Nuovo canzoniere Partigiano – Festa d’aprile
  11. Bandabardò – Tre passi avanti
  12. Lo ZOO di Berlino con Franco Fabbri – Pontelandolfo
  13. Gang – Marenostro
  14. Luca Bassanese – Il bombarolo
  15. Loris Vescovo – Sigur
  16. Simona Boo – Estate ’89 (Una storia dal mare)
  17. Paolo Capodacqua – I nidi degli uccelli
  18. Od Fulmine con Davide Toffolo – La verità
  19. Dany Franchi – Wanna know
  20. Franti – Quando me ne andrò
  21. Massimo Zamboni – Fine
  22. Umberto Maria Giardini – Molteplici e riflessi
  23. Subsonica – Preso blu
  24. Kina – Sabbie mobili
  25. Wu Ming Contigent – Peter Norman
  26. Daniele Sepe e i Fratelli della Costa – Cazzimmao (Pesciolini & pesci a brodo)
  27. Caparezza – L’uomo che premette
  28. Luca ‘O Zulù Persico – Bella ciao
  29. Mauràs – Majorana
  30. Signor K feat. ‘O Zulù – Corre forte la locomotiva
  31. Assalti Frontali – Roma meticcia
  32. Putan Club – Sens la mort
  33. Cesare Basile – Nesima rodeo
  34. Lalli e Stefano Risso – Le colline spezzate

Si può richiedere la raccolta in 2CD, con offerta libera e responsabile a: Genova Antifascista

Vennero in sella due gendarmi – 2CD per il fondo di difesa di Genova Antifascista

A Genova, il 23 maggio 2019, più di un migliaio di cittadini, si sono incontrati a Piazza Corvetto per esprimere la propria contrarietà ad un comizio di casa pound. Purtroppo ci fu una reazione spropositata delle forze dell’ordine verso il giornalista Stefano Origone di Repubblica e i partecipanti antifascisti. Il primo fu vittima e testimone delle violenze. Successivamente, agli altri sono arrivate 56 denunce e circa 60.000 euro di multe da pagare e quindi queste persone si dovranno difendere in tribunale dall’accusa di antifascismo. Una situazione, posso dire, paradossale.

Vennero in sella due gendarmi Copertina

Per dare una mano e per non far sentire soli, è nato un fondo di difesa e per sostenerlo Marco Pandin e Marco Sommariva hanno avuto l’idea di chiedere ad amici artisti un supporto. Musicisti, disegnatori, pittori, scrittori e performer hanno partecipato con una loro opera. Così è nata la raccolta in 2CD “Vennero in sella due gendarmi, vennero in sella con le armi“. Creata con il semplice passaparola, oltrepassando le distanze e gli stili espressivi dei partecipanti, ma con la volontà di unire la propria voce “in un coro di vibrante protesta“. I due Marco sono rimasti felici e anche un pochetto sorpresi da tutta questa solidarietà, per sostenere il fondo di difesa.

Tutti gli artisti, chi più o meno noto, hanno partecipato in maniera volontaria e del tutto gratuita. La raccolta è interessante e mi piace molto perché variegata, ma proprio dalla diversità di voci, suoni, disegni e parole, si respira un ossigeno vitale, che invita a non restare indifferenti. Un altro motivo per ascoltare “Vennero in sella due gendarmi, vennero in sella con le armi“, è che fra le canzoni vi sono parecchi inediti.
La copertina è una elaborazione grafica autorizzata di Zerocalcare e rappresenta un estintore, di tragica memoria: il G8 di Genova del 20 luglio del 2001.

Si può richiedere la raccolta in 2CD, con offerta libera e responsabile a: Marco Sommariva

Si ascoltare l’intervista a Marco Sommariva per Genova Antifascista a cura di Gianluca Polverari su: Radio Città Aperta Podcast.

Contributi scritti di:

Erri de Luca, Giansandro Merli, Franco Arminio, Maurizio Maggiani, Fabio Geda, Paolo Cognetti, Haidi Gaggio Giuliani, Max Mauro, Alessandro Spinazzi, Carmine Mangone, Stefano Giaccone, Marco Sommariva

Contributi grafici di:

Zerocalcare, Gaia Cocchi, Fabio Santin, Chiara Sestili, Elia Fortunato, Federico Zenoni, Stefano Sommariva, Shinbross [Giulio Sciaccaluga], NicoComix

Le canzoni del doppio CD “Vennero in sella due gendarmi, vennero in sella con le armi”:
  1. Giorgio Canali – Genova per noi
  2. Andrea Sigona – La ballata dell’innocenza
  3. Yo Yo Mundi con Marco Rovelli – Anarcobaleno
  4. Ascanio Celestini – La camminata del moribondo
  5. Mars on Pluto – La violenza
  6. L’Estorio Drolo – La chansoun de Nadu
  7. Alessio Lega – Matteotti
  8. Banda POPolare dell’Emilia Rossa – Non mi scorderò di te
  9. Modena City Ramblers – La legge giusta
  10. Nuovo canzoniere Partigiano – Festa d’aprile
  11. Bandabardò – Tre passi avanti
  12. Lo ZOO di Berlino con Franco Fabbri – Pontelandolfo
  13. Gang – Marenostro
  14. Luca Bassanese – Il bombarolo
  15. Loris Vescovo – Sigur
  16. Simona Boo – Estate ’89 (Una storia dal mare)
  17. Paolo Capodacqua – I nidi degli uccelli
  18. Od Fulmine con Davide Toffolo – La verità
  19. Dany Franchi – Wanna know
  20. Franti – Quando me ne andrò
  21. Massimo Zamboni – Fine
  22. Umberto Maria Giardini – Molteplici e riflessi
  23. Subsonica – Preso blu
  24. Kina – Sabbie mobili
  25. Wu Ming Contigent – Peter Norman
  26. Daniele Sepe e i Fratelli della Costa – Cazzimmao (Pesciolini & pesci a brodo)
  27. Caparezza – L’uomo che premette
  28. Luca ‘O Zulù Persico – Bella ciao
  29. Mauràs – Majorana
  30. Signor K feat. ‘O Zulù – Corre forte la locomotiva
  31. Assalti Frontali – Roma meticcia
  32. Putan Club – Sens la mort
  33. Cesare Basile – Nesima rodeo
  34. Lalli e Stefano Risso – Le colline spezzate

Si può richiedere la raccolta in 2CD, con offerta libera e responsabile a: Marco Sommariva

Nada Senza un perché

Me la ricordo eccome questa canzone, ora tornata a sorpresa alla notorietà del grande pubblico dei media.

Sono a cena da un caro amico e mi parla entusiasticamente della serie The Young Pope, diretta da Paolo Sorrentino. Aggiunge: “che c’è una canzone bellissima, di una cantante italiana …“. Mi racconta la scena dove in sottofondo si ascolta Senza un perché di Nada.

È da quella sera che ascolto moltissimo il brano di Nada. Sono quelle canzoni che mi entrano in testa e girano circolari. La melodia musicale insiste, la voce di Nada gentile e decisa, mi porta a visualizzare una persona buona e con una vita interiore profonda …

P. S.

La canzone è stata interpretata nella tournée di Nada assieme a Massimo Zamboni e raccolta nell’album live L’Apertura del 2005.

Post-C.S.I. Ferrara 20 06 2015

I Post-C.S.I. hanno presentato Breviario Partigiano, una lettura contemporanea della lotta partigiana al nazifascismo.
Il tutto nasce da un’idea di Massimo Zamboni, confluita anche nel suo libro L’eco di uno sparo.

Grande interpretazione, sia delle nuove che delle vecchie canzoni.
Essere vicino ai musicisti, riconoscere le storie partigiane.
Incrociare gli sguardi di chi è vicino a te per condividere la stessa idea.

Il concerto faceva parte di Ferrara sotto le stelle, serata perfetta.

La mia non classifica musicale del 2015

La mia non classifica 2015 musicale

I dischi del 2015 che ho trovato più interessanti sono di autrici e interpreti femminili, voci molto personali, suggestive e affascinanti.
Si devono ascoltare di più le Donne? Chissà …
Il regalo natalizio è stato il secondo album della Contrada Lorì.
Durante il 2015 ho visto molti concerti, tutti molto piacevoli non solo per la musica ma per le belle situazioni di amicizia.
Ecco tutto quello che ha attraversato musicalmente le mie orecchie e la testa nel 2015.

Contrada Lorì “Eviva il mar”

La Contrada Lorì è il gruppo che ho e abbiamo visto di più dal vivo, d’accordo sono di Verona quindi è facile, però come non si fa a non essere presenti a un loro concerto?
Ogni volta una festa, fra allegria e ironia, che coinvolge il Loro pubblico sempre con una simpatia contagiosa. I musicisti veronesi possono esserci tutti o in parte, una formazione variabile che ci regala, come dice Marco, il Concertone! A fine 2015 è uscito il nuovo album Eviva il mar.
Provo a dare una definizione? Post folk moderno veronese di ricerca da osteria. Bravissimi.

Föllakzoid “III”

È stata la colonna sonora principale della nostra compagnia musicale! Visti dal vivo a Verona al Canarin, i ragazzi venuti dal Cile ci hanno introdotti vorticosamente nel loro space rock psichedelico … È Föllakzoid … Incidono per l’etichetta discografica Sacred Bones Records, una scoperta sorprendente.

Franti “Non classificato” 2015

Rispetto all’edizione precedente Marco Pandin di stella*nera ha aggiunto molto materiale sui Franti: volantini, interviste, scritti ecc. Un ottima occasione per approfondire o scoprire il collettivo musicale torinese di Lalli, Stefano Giaccone e soci.

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La mia non classifica musicale del 2013

La mia non classifica 2013 musicale

Siamo già nel 2014 e come sempre la musica mi accompagna nel corso del tempo che vivo.
Mi è piaciuto scrivere su quello che ho ascoltato nel 2013, non sono i migliori del 2013 ma sono quelli che mi hanno dato qualcosa e che hanno camminato con me durante l’anno appena trascorso.

Blixa Bargeld Teho Teardo “Still Smiling”, 2013

Ero molto curioso di sentire questa collaborazione apparentemente insolita. Blixa è il leader degli Einstürzende Neubauten, mentre Teho proviene dalla scena indipendente italiana e ha scritto colonne sonore per il cinema. L’album è molto suggestivo e porta avanti un concetto di musica d’avanguardia, tipico dei due autori.
Ascoltando le musiche e i testi ho trovato l’ironia e giochi di parole con la lingua italiana, rimandi poetici sui colori. Un album davvero affascinante e intelligente.

Grant Hart “The Argument”, 2013

Il musicista si è ispirato ai canti poetici del Paradiso Perduto di John Milton e all’interpretazione di William Burroghs.
L’ex batterista e cantante degli Hüsker Dü ha scritto un album originale, interessante e mi è sembrato poco presente nelle classifiche di fine anno. Grant Hart interpreta i testi e crea musiche e melodie in stile indie pop folk rock, insomma proprio come un fricchettone che ne ha viste …

Lorenzo Monguzzi “Portavérta”, 2013

Lorenzo l’ho visto tre volte in concerto quest’estate con la Piccola Orchestra Variabile e devo dire che sono bravissimi!
La musica è un mix moderno di cantautorato con sfumature popolari, piacevoli, allegre e mai noiose. Si resta avvolti dal loro spettacolo poi se è presente Marco Paolini il tutto si sposta verso il Teatro Canzone … Lorenzo Monguzzi racconta figuratamente una certa Italia, ci racconta esperienze di vita come il servizio di leva.
La mia canzone preferita è La Tempesta, perché c’è la voglia di non bloccarsi e di tirare dritto, nonostante gli ostacoli che la vita ci mette davanti.

Sir Oliver Skardy “Ridi Paiasso!”, 2013.

Un disco sincero, allegro e di denuncia. Il “capo” dei Pitura Freska mi ha fatto ridere e pensare. In questa avventura ci sono una marea di ospiti come Natalino Balasso, Elio, Paolo Belli ecc.

Massimo Zamboni Angela Baraldi “Un’ Infinita Compressione Precede Lo Scoppio”, 2013

In questo album Zamboni sceglie la cantante bolognese per interpretare le nuove canzoni.
Massimo con il suo sguardo osserva, racconta l’Italia e come la nostra generazione vive, ora.
Un album importante suonato alla post – punk con tutta l’urgenza e la delicatezza del caso.

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