Duemila papaveri rossi per la pace

Fabrizio de André ritratto di Fabio Santin

Duemila papaveri rossi è una raccolta molto particolare di canzoni di Fabrizio De André, suonate e cantate da musicisti senza nome, o sconosciuti. Artisti che stanno ai confini del mercato discografico, che non gliene importa delle leggi commerciali del mondo musicale. Queste canzoni ci portano lo spirito di uguaglianza e di pace, che ha sempre cantato Faber. Le sue canzoni sono per tutti e di tutti, indistintamente da razza, sesso, credo religioso e politico. Originariamente questa raccolta fu fatta a sostegno di A/Rivista Anarchica, curata da Marco Pandin di stella * nera, ormai esaurita con successo da tempo. Durante l’inverno scorso, Marco costretto a casa, si è messo a riordinare i suoi archivi in garage e per nostra fortuna ha trovato: “poggiate su uno scaffale in alto, scopro delle scatole dimenticate: dentro c’erano quasi 250 copie ciascuna dei cd di “Duemila papaveri rossi”. Nuove, ancora da confezionare. … Coi miei compagni e soci del collettivo stella*nera abbiamo pensato che sarebbe stato uno spreco e un errore tenere ancora lì fermo questo materiale, o peggio disfarcene, così abbiamo pensato di rimetterlo in circolazione – ma dentro a una nuova confezione. Invece che la copertina piccolina di cartoncino dell’edizione originale abbiamo pensato uno di quei nostri libri grandi quasi come la copertina di un quarantacinque giri.“. Nel libretto sono stati aggiunti un articolo di Alessio Lega e uno scritto di Marco Pandin, entrambi tratti da A/Rivista Anarchica, un’intervista a Fabrizio de André fatta da Luciano Lanza (pubblicata al tempo su Volontà). È stato anche riprodotto più in grande, il bel ritratto che Fabio Santin aveva disegnato e donato allora. Ci sono pure le foto di Aldo Filippin scattate al concerto di Marostica nel settembre 1991, riprodotte sottoforma di cartolina. Un’altra cartolina è stata fatta utilizzando la riproduzione di un quadro che Stefano Sommariva ha dipinto, ispirandosi a una canzone di Faber. Infine, ancora la copertina con l’immagine che Eric Drooker ci aveva offerto – la sua “Gente che si ribella all’industria militare”, mai tanto appropriata quanto adesso, contro la guerra e per la pace.
Del ricavato della diffusione di questi cd giacenti in garage, nella nuova confezione, ne beneficerà il Centro Studi Libertari “Giuseppe Pinelli” di Milano.

Informazioni e richieste: e-mail stella_nera@tin.it; web www.centrostudilibertari.it, e-mail centrostudi@centrostudilibertari.it.

Songs of your life TAG

Songs of your life TAG

Ho scritto il post che stai leggendo, su invito di Kikkakonekka del 16 febbraio. E’ stato gentile a coinvolgermi nell’iniziativa fra blogger: Songs of your life TAG. In pratica si tratta di scrivere un articolo e di rispondere a delle domande riguardanti le canzoni che ti hanno particolarmente segnato nella tua vita. Il post è collegato idealmente e digitalmente ad altri articoli dei partecipanti di Songs of your life TAG. Ero un pochetto indeciso se parteciparvi, sarà che non amo le classifiche definitive e che non è facile sintetizzare una passione di una vita in un post, ma alla fine per rispetto di Kikkakonekka, ci ho voluto provare.

Regole facili di Songs of your life TAG
  • Citare il creatore del post (leggi sotto)
  • Inserire l’immagine ufficiale del post (vedi sopra)
  • Rispondere alle 15 domande (leggi sotto)
  • Nominare 10 blogger più lo stesso Neogrigio che è il creatore dell’iniziativa ed è molto curioso di leggere le risposte dei colleghi
Le 15 domande

Domanda: La tua canzone preferita?
Risposta: Non vale sono sempre tante o troppe, sono fatto così, sono in difficolta, allora scelgo La guerra di Piero di Fabrizio de Andrè.

D: Il tuo cantante/gruppo preferito?
R: Idem come sopra. Devo scegliere eh? Resto ancora in Italia: Vinicio Capossela.

D: Il tuo musicista preferito?
R: Uffa! Nick Cave! Non ci sto: Neil Young, Giorgio Gaber, Tom Waits, Blixa Bargeld, Paolo Conte, Franco Battiato, Ian Curtis dei Joy Division, i Tuxedomoon … vabbè mi fermo.

D: Il vostro cd preferito (no raccolte, live o greatest hits)?
R: Silence is Sexy dei berlinesi Einstürzende Nuebauten: è la somma della loro ricerca sonora e lirica.

D: Potessi fare un duetto in un live, con chi lo faresti? E con quale canzone?
R: Non lo farei proprio, sono stonato come una vecchia campana! Però ci metto due canzoni: Henry Lee cantata da P. J. Harvey e Nick Cave e un terzetto con Pensiero stupendoPatti BravoJoe dei La Crus e Manuel Agnelli degli Afterhours. Sto iniziando a rispondere liberamente.

D: Concerti: l’ultimo visto? Quello che vorresti vedere? Quello più bello? E quello più brutto?
R: Sono stato a tantissimi concerti, spesso ne ho scritto qui nel blog. L’ultimo è stato venerdì sera: Sick Tamburo, un gruppo di rock alternativo italiano, bravi, energetici. Mi piacerebbe vedere moltissimo dal vivo Tom Waits. Devo riconoscere che ho sempre assistito a concerti quasi tutti belli, se devo proprio scegliere, quello che mi è rimasto nel cuore è di Jeff Buckley a Correggio (RE), il 15 luglio del 1995. Il mio brutto? C’è di sicuro ma non lo ricordo.

D: Il tuo più vecchio ricordo musicale?
R: Il giradischi portatile automatico GA 45 POP della Grundig: ce lo alternavamo fra noi fratelli. Poi mia madre che ci raccontava di Sergio Endrigo, Luigi Tenco e metteva sullo stereo grande gli album di Mina.

D: Chi fareste tornare in vita per godere ancora della sua musica?
R: La vita non è come un nastro che puoi riavvolgere. C’e chi se ne è andato troppo presto come Jeff … comunque mi piacerebbe sentire come racconterebbero questo Paese il Signor G e Faber, ma forse l’avevano già fatto in alcune loro canzoni.

D: Dance anni ’70, ’80 o ’90?
R: Non sono mai stato un gran frequentatore delle discoteche, per età anagrafica direi gli anni ’80. In un lampo di memoria sento nelle orecchie New gold dream dei Simple Minds, Tainted love dei Soft Cell e Marian dei The Sisters of Mercy.

D: La canzone che vorreste fosse suonata al vostro matrimonio?
R: Non saprei ora, non mi devo risposare. Al tempo scegliemmo tre canzoni con la mia ex, ma non le scrivo. Si perderanno nella memoria.

D: Cd, mp3, Spotify o vinile?
R: A seconda della praticità della situazione. Non sono un maniaco del vinile, sebbene qualcuno lo compro ancora, se costa poco. Generalmente prendo i Cd, perché ascolto la musica in casa. Se trovo un buon negozio di musica compro sempre qualcosa che sia in Cd o in vinile ma usato: a Padova c’è il 23. In automobile prevalentemente la radio o su una chiavetta usb con gli album che ho in casa.

D: Che ne pensi della discografia musicale italiana degli ultimi 5 anni?
R: Direi che abbiamo Vasco Brondi de Le Luci della Centrale Elettrica: riesce a raccontare bene il recente passato e il presente con una visione futuribile. È molto sulle mie corde. Colgo l’occasione poi di segnalare il lavoro costante ed importante dell’Alligatore: nel suo blog da spazio in modo approfondito a musicisti esordienti. Non entro nel tema festival o altre trasmissioni televisive perché non mi interessano.

D: Qual è l’ultimo cd che hai acquistato?
R: Come ho risposto prima, dopo il concerto dei Sick Tamburo, il loro album del 2017 Un giorno nuovo, a dire il vero in vinile.

D: C’è una canzone che associ ad un bel ricordo? (indica canzone e ricordo).
R: È intrecciata spontaneamente ad un bel fine settimana: Antonella Ruggiero e i Subsonica con Per un ora d’amore.

D: Canzone e cd del momento?
R:  Circa un anno fa, uno dei gestori del sito Riusa: il portale dell’economia circolare, mi ha chiesto una collaborazione per scrivere qualche articolo sulla musica e sull’ecologia. Il tema mi ha parecchio intrigato, ho fatto e sto continuando a fare delle ricerche per pubblicare qualche post: l’ultima canzone quindi è Meat is Murder degli Smiths. L’album che sto ascoltando è Sound of  Silver degli LCD Soundsystem, andremo con un amico ad ascoltarli fra qualche mese a Berlino.

I 10 blogger a modo mio

Ammetto che ho cambiato la regola finale, perché non sono riuscito a raggiungere i dieci nomi di blogger: alcuni sono già coinvolti in Songs of your life TAG, oppure hanno partecipato in passato a qualcosa di simile. Comunque ho pensato ad una sorta di elenco diviso in due parti: nella prima ho messo i compagni musicofili che potrebbero essere interessanti, mentre nell’altra riprendo i blogger musicali che mi piacciono tanto e che ho già citato in La mia non classifica 2017. Dateci una letta ai loro blog, vale il tempo dedicato.

Inoltre ho invitato gli amici del portale RiusaLo scopo di riusa.eu è mettere in rete tutti gli operatori del riuso: aziende, associazioni, enti pubblici, singoli cittadini.” Ecco il loro post Songs of your life TAG.

In questi blog i post sono scritti con una particolare originalità ed accuratezza. Durante la lettura immediatamente si capisce il genere musicale e se vale la pena di approfondire il gruppo. Vi è ironia, profondità e competenza, senza essere saccenti. Sono blog che cerco di leggere con attenzione.

Anonimo – De André è vivo !

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Anonimo – De André è vivo !

Mi piace questa foto.
Chissà chi l’avrà scattata?
Chissà chi avrà fatto la scritta sul frangiflutti giù in Sardegna?

De André é vivo, lo dico.
De André é vivo, lo dico più forte.
De André è vivo, lo dico ancora più forte!

La canzone ideale per questi giorni in Italia

Trovo vergognoso ed indescrivibile quello che sta accadendo in questi giorni nel nostro Paese: la fiducia posta al Senato per la Legge sulle Intercettazioni e l’esternazione sulla Costituzione Italiana da parte del Presidente del Consiglio.
Profetica la canzone di Fabrizio De André “La Domenica Delle Salme“.

Fabrizio De André – La Domenica Delle Salme