La Mute Records è un etichetta discografica fondata nel 1978 da Daniel Miller a Londra. Le produzioni di Miller si sono distinte per una certa originalità sugli stili musicali, in particolare sulla musica elettronica. I Depeche Mode, Moby e Nick Cave sono fra i musicisti più noti che hanno inciso per la Mute.
Quest’anno ricorrono i quarant’anni di attività dell’etichetta discografica e per festeggiarli è stato stampato un succulento catalogo con i progetti grafici (artwork) per le uscite discografiche dei musicisti sotto contratto. Il libro è stato pensato dallo scrittore e musicista Terry Burrows, coaudiuvato dallo stesso Daniel Miller. Il tomo è particolarmente curato dal punto visivo e segue un percorso cronologico, selezionando le scelte grafiche per le copertine dei dischi e del materiale promozionale. Non vi sono solo i musicisti più noti. Per ogni periodo si vedono i bozzetti o le fotografie originarie su cui dopo furono fatte le elaborazioni dai grafici: 320 pagine di foto, documenti e memorabilia dagli archivi dell’etichetta discografica.
Fra i fotografi che maggiormente hanno lavorato per la Mute Records, caratterizzando artisti come i Depeche Mode, salta all’occhio Anton Corbijn. Le sue immagini in bianco e nero riescono a contraddistinguere fortemente i soggetti. Corbijn è anche regista di videoclip e ha diretto alcuni film come Control su Ian Curtis dei Joy Division.
Il libro è interessante e appagante: ricco di contenuti musicali per chi né è appassionato ma anche piacevole semplicemente da sfogliare.
Uniti al piacere visivo c’è quello tattile: la copertina è in rilievo, la carta è di una certa grammatura e per ultimo il dorso è con rilegatura a vista curata per ottenere un’ulteriore “trovata” grafica. Una sorta di cronistoria in 320 pagine ricche di foto, fermi immagine, biglietti rari, artwork e attrezzature tratti dagli archivi dell’etichetta e di Miller. Nel volume oltre alle discografie, l’albero genealogico degli artisti Mute.
Riferimenti
- Il sito web della Mute Records
- La pagina web del libro: Mute – A visual document From 1978 -> Tomorrow
- Il sito web di Anton Corbijn
Great!
puoi starne certo !
questa dritta non me la perdo di certo: tutto ciò che è musica, grafica e arte insieme, per me sono vera droga, e proprio per questo devo stare attento al portafoglio. Ben vengano questi anniversari !!!!!!
Barman, lo devi avere, fidati, l’ho trovato su amazone uk fra i venditori e speso poco….. è bellissimo ci sentiamo in privato se vuoi
I hope you visit my blog and follow ….. thank you
Ciao, sono Rita di Mai sulla Terra, grazie dei tuoi like! Ti seguiremo con piacere
Grazie a voi, un po’ alla volta leggerò il vostro blog.
https://youtu.be/CKuMMXUROrE
Shera
Grazie per il brano dei Mamas & The Papas! Buon lunedì!
Lunedi di pioggia fredda a Roma !
Sherabrrrrr
Grigio anche qui al nord… mi sta stufando questo inverno.
Tra Mute e 4AD ne hanno sfornato di artisti …Bel libro e bel post
Grazie!
Sai che proprio oggi pensavo ad un libro simile sulla 4AD? Sarebbe figo.
Si …perchè sulla Rough Trade 🙂
Sei proprio un intenditore! Si anche sulla Rough trade e ci aggiungo la Factory Records, che ne pensi ?
.già la Factory …io metterei anche l’ italiana Contempo Records e si ritorna alla New Wave al Tenax agli anni 80 …e non se ne esce piu 🙂 per non dire della I.R.A Records :))
Si sì sì !!!
E l’Italian Records di Oderso Rubini?
Qui c’è questo bel libro che ti suggerisco… ne parlerò più avanti loro che erano avanti…
http://shop.beatstream.it/shop/italian-records/oderso-rubini-no-input-no-output-the-italian-records-history/
.Neon e Gaznevada e cosi mi metto anche a piangere :). Io sto leggendo Rock Bazar di Mr. Cotto
Ma dai ! Si prende il meglio e lo si porta con se stessi guardando avanti.
https://www.amazon.it/Rock-Bazar-575-storie-rock/dp/8897637337
Prendo nota, mi sa che lo prenderò. Grazie della dritta.
la Mute, una semi major che non ha mai perso l’identità indie.
Perfetta sintesi nel tuo commento. Grazie.
Un post molto interessante!
Saluti a presto.
Grazie sei sempre molto gentile. Saluti.
Tutto molto bello. Come sai, sono un grande fan di Nick Cave e the Bad Seeds 🙂
Grazie, ne ero certo che avresti apprezzato.
Questo è un libro che voglio non solo per me ma anche per un paio di amiche. 😀
Non ve ne pentirete fra l’altro costa davvero poco. Grazie.
Immagino infatti piacevolissimo da sfogliare…
Sherabientot
Si sì ma da leggere… 🙂
che bel post enri…tra l’altro istruisci anche una come me che si è quasi sempre persa nella classica e nell’opera…bacione
Viki, i tuoi commenti mi lasciano sempre senza parole! Questo tomo è un coffee table book niente male, ricco di curiosità ma soprattuto vi è una creatività che ha lasciato il segno.
Gentilissima, grazie.
ma grazie a te enri!
Che bella idea! Originale anche da regalare
Si sì, fra l’altro costa pure poco, un edizione davvero particolare. Grazie.
Grazie a te
Io adoro Anton Corbijn (è il mio fotografo preferito per distacco), e seguo con particolare interesse da anni la Mute Records (DM in primis). A dire il vero non costa neppure troppo. Ci penso.
Ti faresti un bel regalo! Ti piacerà sicuramente.
Ho trovato delle curiosità sui DM e scoperto band che non conoscevo. Grazie.
A parte che dei DM ho preso la biografia (ora a memoria non mi viene il titolo) saranno state 1000 pagine, era immensa. Ma sarebbe interessante per conoscere meglio Miller, vero pioniere indipendente (ma alla fine ha un po’ ceduto pure lui…)
Infatti il libro è interessante sulla parte “indie”, di fatto la quasi totalità del libro è sul periodo.
Ho capito a quale tomo dei DM ti riferisci, ce l’ho in nota.