In onore delle nostre future generazioni, noi combattiamo questo oleodotto per proteggere la nostra acqua, i nostri luoghi sacri e tutti gli esseri viventi.
Standing Rock.org
Purtroppo la storia si ripete con gli indiani d’America: pochi giorni fa è stato sgombrato il campo base dell’accampamento di protesta di Standing Rock. I nativi americani che vivono nella omonima riserva stanno contestando e cercando di bloccare pacificamente la costruzione dell’oleodotto Dakota Access Pipeline che attraverserà delle aeree fluviali e lacustri. I nativi sono molto preoccupati per l’impatto ambientale e ai possibili danni causati dall’inquinamento. Le proteste sono iniziate nel 2014 e hanno avuto una risonanza anche internazionale. Molte celebrità hanno dato il loro supporto e sono state a Standing Rock. Fra chi ha dato il suo contributo, non poteva mancare il rocker Neil Young. Il cantautore canadese ha dedicato una canzone alla battaglia di Standing Rock, tratta dal suo ultimo disco Peace Trail (2016).
L’album è stato definito un instant record perché affronta temi contemporanei su cui c’è un forte dibattito: la politica, l’ambiente da salvaguardare o la riflessione sul disinteresse delle persone. Il disco è diretto e scarno per testimoniare l’urgenza dei messaggi. Proprio il brano Indian Givers è a favore delle persone di Standing Rock e della loro causa. Il video della canzone è stato montato con reportage televisivi e riprese fatte con lo smartphone da Neil Young stesso. La canzone è un duro atto d’accusa verso i bianchi e l’ipocrisia che sta dietro alla costruzione del Dakota Access Pipeline. È noto che fra i finanziatori ci sono due banche europee: l’italiana Intesa Sanpaolo e l’olandese ING.
Greenpeace Italia ha lanciato una petizione per chiedere a Banca Intesa di non finanziare il Dakota Access Pipeline. [Si può firmare qui].
There’s a battle raging on the sacred land Our brothers and sisters have to take a stand Against us now for what we’ve all been doin’ On the sacred land there’s a battle brewin’ I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news Now it’s been about five hundred years We keep taking what we gave away Just like what we call Indian givers It makes you sick and gives you shivers I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news Big money goin’ backwards and ripping the soil Where graves are scattered and blood was boiled When all who look can see the truth But they just move on and keep their groove I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news Saw Happy locked to the big machine They had to cut him loose and you know what that means Yeah, that’s when Happy went to jail Behind big money justice always fails I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news Bring back the days when good was good Lose these imposters in our neighborhood Across our farms and through our waters All at the cost of our sons and daughters Our brave songs and beautiful daughters We’re all here together fighting poison watersStanding against the evil way That’s what we have at the end of dayI wish somebody would share the news I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news I wish somebody would share the news |
C’è una battaglia che infuria sulla terra sacra I nostri fratelli e sorelle devono prendere posizione Contro di noi per colpa di ciò che stiamo facendo Sulla terra sacra una battaglia si avvicina Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Ormai sono cinquecento anni che Continuiamo a tenerci quello che abbiamo portato via E continuiamo a dirci, “che indiani generosi” (1) Ti fa sentire disgustato e ti dà i brividi Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Il denaro torna indietro e lacera la terra Cosparsa di tombe e dove il sangue ribolliva Quando chiunque guarda può vedere la verità Invece se ne va e torna alla sua vita Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Ho visto Happy incatenato alla grande macchina (2) Dovevano dargli il benservito, sai cosa vuol dire Yeah, fu così che Happy andò in prigione Davanti ai soldi la giustizia perde sempre Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Torniamo ai giorni in cui il bene era il bene Cacciamo questi impostori dal nostro quartiere Dalle nostre fattorie e dai nostri fiumi Ne va dei nostri figli e delle nostre figlie I nostri coraggiosi figli e le nostre bellissime figlie Siamo qui tutti insieme a combattere le acque avvelenate In piedi contro il male E’ quello che ci resta alla fine della giornataSpero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia Spero che qualcuno condividerà la notizia |
Note
(1) “Indian givers” è un’espressione che significa “persona che vuole riprendersi ciò che ha regalato”. Tale espressione nacque in America all’epoca dei colonizzatori europei e viene oggi ritenuta offensiva nei confronti dei nativi americani (Wikipedia). Non essendo possibile tradurla letteralmente, si è optato per una traduzione che rendesse lo stesso significato critico e ironico che costituisce il messaggio della canzone. Con l’espressione originale Young intende sottolineare che l’uomo bianco si comporta esattamente come coloro che ha sempre criticato e combattuto: i nativi.
(2) Young si riferisce ad un episodio avvenuto durante le proteste a Standing Rock. Dale “Happy” è un attivista che è stato arrestato per essersi incatenato alle attrezzature in segno di protesta.
Curiosità: Neil Young ha festeggiato il suo 71° compleanno suonando con gli indiani a Standing Rock.
Nota: Il testo e la traduzione sono del sito neilyoungtradotto.blogspot.it.
Pubblicato su Bioimita.
è proprio il caso di dirlo, la ruggine non dorme mai! Grandissimo Neil
Si, verissimo! Mi piace Neil perché è rimasto attento a certe tematiche nonostante il successo ecc ecc
Bravo Neil Young, in tutti i sensi! L’ho visto in concerto l’estate scorsa a Milano ed è ancora fantastico!
È un grande Artista, so che il concerto che hai visto è stato forte, io invece ero qui
https://www.sullamaca.it/musica/neil-young-piazzola-13-07-2016/
Sì, è stato davvero bello. A un certo punto è salito sul palco anche Willie Nelson, un mito!
Ah si si, a Piazzola sul Brenta uno dei figli di W. Nelson ha reso omaggio all’Italia, cantando Nel blu di Modugno.
Sì quello lo hanno fatto anche a Milano, ma devo dire che quando è arrivato Willie Nelson, che avrà più di 80 anni, con le trecce lunghe bianche, è stato davvero fantastico…!
Nello Il Giovane è sempre stato un grande oltre ad esser coerente con quello che scrive canta
http://timeisonmysideblog.blogspot.it/2015/03/gente-comune.html
Nello il Giovane è fra i miei preferiti, probabilmente anche per la sua vita, come scrivi tu. Grazie per il commento e ora vado a leggere il tuo post su Neil Young ops Nello il Giovane.
Purtroppo succede spesso che la parte debole debba essere sopraffatta da chi esercita il potere anche se in modo pessimo. Per fortuna c’è chi si oppone ad ogni forma di ingiustizia. Un sorriso. Lila
Lila, sottoscrivo il tuo commento, grazie del sorriso. Enri1968
Ammirevole lui è bella la canzone soprattutto le parole.
Sherabientot
Si, infatti anche se ha la sua età ed una rockstar, resta attento a certe tematiche, d’altronde è un “vecchio hippy”.
Grande Neil, grande Enrico … e l’amico Lucien ha ragione, purtroppo!
Felice che sei passato di qui anche questa volta, grazie Alligatore.
Non si cambia mai… aveva ragione John Trudell quando diceva che mascherare un’omicidio lungo 500 anni, avevano coniato la parola “genocidio”, mentre si continua perpetuare in ogni campo, ogni tipo di mercificazione e ogni tipo di schifo…
P.S.
Neil è sempre il migliore !
Caro Barman grazie per il tuo commento, mi fa piacere che hai ricordato John Trudell.
Effettivamente Neil Young è sempre sul “pezzo”.
la storia in fondo si ripete, siamo ancora fermi ai nordisti che attaccano i campi degli indiani
un saluto
Si, veramente non impariamo mai e gli indiani che insistono a proteggere la loro terra…
bravo enrico, ottimo post…buon lunedì
Era facile scriverlo, era già tutto lì a Standing Rock. Grazie Viki, buona settimana.