Daniele Ciullini e la compilation New Wave Mutazione

VVAA Mutazione Italian Electronic & New Wave Underground 1980 - 1988Daniele mi ha scritto pochi giorni fa per informarmi che il suo brano Ancora Icone è stato inserito nella compilation Mutazione, edita dall’etichetta inglese Strut Records. La raccolta include molti gruppi underground degli anni ’80 italiani. La maggior parte dei pezzi uscirono per compilation edite da fanzine e quindi non di facile reperibilità ora. La compilation è un ottima occasione per ascoltare o scoprire queste band dell’underground nostrano, dove la sperimentazione e la creatività correva sicuramente liberamente.
Mi sono fatto raccontare da Daniele un po’ di cose. La compilation è stata curata da Alessio Natalizia membro dei gruppi Disco Drive e Walls.

Domanda: Il brano con cui partecipi alla compilation Mutazione a quando risale?
Risposta: Ancora icone
è stato registrato nel 1982 alla fine di una interazione col gruppo genovese De Rezke: ognuno era, al momento, sconosciuto all’altro.

D: Da cosa nasce?
R: Prende avvio dall’idea di attivare una “struttura modulare illimitata” che consentisse, prima del diffondersi della rete, a musicisti lontani geograficamente di lavorare insieme sullo stesso brano. Sviluppa il modus operandi della mail art che realizza mostre e pubblicazioni frutto della partecipazione di molti artisti. Qui il concetto viene però allargato e si è lavorato a produrre un “unico”, formato dal contributo di molteplici.

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3 Perché dovevi registrare un vinile negli anni ’80?

Bi Nostalgia è il leader e il cantante del progetto musicale Endless Nostalgia, un gruppo indipendente italiano degli anni’ 80, tutt’ora attivo. La particolarità degli Endless Nostalgia che sebbene erano persi nella “bassa e nebbiosa”  veronese, si crearono un loro universo musicale parallelo, sviluppato in un ambiente elettronico new wave. Le sue parole ci raccontano il perché lasciare una traccia sonora su vinile.

NeTLOTG official logo - Endless Nostalgiall’immaginario new wave italico, si doveva certificare in qualche modo la testimonianza su vinile, l’appartenenza a quel periodo.
E parla chi, di album, non ne ha mai pubblicati e che amava i 45 giri più che i 12″.
Provenendo da una base non-musicante, la fase della composizione era quella che mi dava più soddisfazione, all’epoca. Certo che, avere un proprio vinile in mano è per un musicista, come concepire un figlio, come dare alla luce qualcosa di proprio, anche se in studio quell’atto d’amore veniva ripetuto e simulato centinaia di volte, per dargli forma. Ore di drum machine, di riff insistiti, di scelta timbrica, per confluire in pochi minuti di piacere.
Adesso, credo, sia tutto più semplice, l’idea iniziale è più facile da tenere sotto controllo rispetto alle registrazioni casalinghe e il risultato più fresco, meno condizionato da ragioni di etichetta e di simil-sound oltre manica.
Tutt’ora mi manca quella parte umorale della composizione, tanto che, solleticato da qualcuno, ho trovato il coraggio di riprendere il filo interrotto anni fa.

Riferimenti

Vinicio Capossela e Psarantonis al Rifugio Vajolet

Vinicio Capossela, Psarantonis, Rifugio VajoletNon avevo alcun dubbio che sarebbe stato un evento unico ascoltare Vinicio Capossela per I Suoni delle Dolomiti.
Il concerto si è tenuto sabato 3 agosto a circa 2240 metri, mentre in pianura c’era un caldo afoso.
Abbracciati da uno scenario naturale grandioso proprio nel cuore delle Dolomiti nella Val di Fassa, attendendo il sorgere del sole.
La performance si è svolta nella piana poco sopra il Rifugio Vajolet (Gruppo del Catinaccio) ed era intitolata Antropos, colui che guarda in alto – Canzoni per rocce, vento e terra.

Vinicio Capossela era accompagnato dal suo chitarrista Alessandro Asso Stefana e da quattro musicisti cretesi. E dalle parole di Capossela abbiamo saputo che Psarantonis è:

… Un mito vivente. Una specie di Zeus con la lira. … Psarantonis è il più originale, ascoltarlo è come ascoltare la roccia, il verso dell’aquila, il canto degli alberi o del vento. Suona la lira cretese e verrà accompagnato dai suoi figli, musicisti anch’essi. Suoneremo insieme diversi brani “omerici” dall’ album Marinai, Profeti e Balene e altre cose.

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